RIFORMISMO
Walter Maturi
. Fu il metodo politico dominante nei secoli XVIII e XIX, ma il vero e proprio riformismo fu quello del sec. XIX: al riformismo del sec. XVIII, che ignorava naturalmente la [...] lato che riformisti furono, in Inghilterra, in Francia, in Svizzera, e nella stessa Italia, i radicali dalla mentalità tipicamente razionalista e antistoricista, e dall'altro canto che non meno storicisti del Gioberti furono i maggiori teorici della ...
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JOËL, Karl
Guido Calogero
Filosofo tedesco, nato a Hirschberg il 27 marzo 1864, per lungo tempo professore di filosofia all'università di Basilea.
Tra gli scritti di teoria i più notevoli sono: Philosophenwege [...] 1893-1901: contro il Socrate senofonteo, secondo il J. deformazione in senso volontaristico-cinico del Socrate razionalista, più fedelmente rappresentato da Aristotele); Geschichte der antiken Philosophie (I, Tubinga 1921: comprende tutto il periodo ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] . I platonici di Cambridge, come Henry More nei Divine dialogues del 1668, si richiamarono a una forma ancora più estrema di razionalismo, in base alla quale la libertà di Dio è limitata dal concetto di bene assoluto e dalle relazioni matematiche che ...
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Divismo
Samuel Thomas
Il fenomeno del d. è direttamente legato alla cultura di massa del Novecento e, in origine, al medium per eccellenza di questa cultura, il cinema. Nel 19° sec. erano già emerse [...] e al contempo arcaismo della modernità, i divi simboleggiano la potenza del mito del doppio all'interno della civiltà razionalista. Essi incarnano un bisogno moderno di fede, un bisogno psicologico e affettivo di proiezione e di identificazione dell ...
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PAULUS, Heinrich Eberhard Gottlob
Teologo evangelico, nato a Leonberg (Württemberg) il 1° settembre 1761, morto a Heidelberg il 10 agosto 1851. Studiò a Tubinga e fu professore di lingue orientali (1789) [...] patrimonio della tradizione cristiana e di tutelare in pari tempo i diritti della verità quale doveva apparire a un razionalista del suo tempo, egli non nega la necessità di distinguere i testi neotestamentarî dall'interpretazione teologica che di ...
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NEGRI, Gaetano
Marco Soresina
NEGRI, Gaetano. – Nacque a Milano l’11 luglio 1838, secondogenito di Luigi e di Giulia Vassalli, da una ricca famiglia della borghesia terriera dell’Abbiatense (tra Magenta [...] ) e uno di Giuseppe Mercalli (1883); scrisse inoltre saggi sulla scienza, attraverso i quali maturava il suo razionalismo filosofico, come La teoria della evoluzione nelle scienze naturali (Milano 1872).
Cominciò quindi la carriera politica che lo ...
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TOAFF, Elio (Elihú) Refaèl
Sergio Della Pergola
– Nacque a Livorno il 30 aprile 1915, da Alfredo Sabato, rabbino livornese, e da Alice Jarach, di Casale Monferrato.
Aveva due fratelli e una sorella, [...] – a differenza dell’altra scuola rabbinica esistente in Italia, quella del Collegio di Padova, orientata in senso più razionalista-illuminista e guidata prima da Samuele David Luzzatto e poi (quando, nel 1899, il Collegio si trasferì a Firenze ...
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semiotica Scienza generale dei segni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
Scienze [...] , nei trattati dei modisti del 13°-14° sec. (R. Bacone, Sigieri di Courtrai, Tommaso di Erfurt) e nella linguistica razionalista e ‘cartesiana’ di Port Royal, ricostruendone le vicende fino a Settecento inoltrato, da F. Bacone, T. Hobbes e G.W ...
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MINNUCCI, Gaetano
Alessandra Capanna
– Nacque a Macerata il 10 marzo 1896 da Carlo e da Ida Ridolfi. Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale come tenente di vascello di complemento nella R. [...] piena fiducia al fascismo, trovò in P.M. Bardi e nella sua galleria un sostegno alla II mostra di architettura razionale che il M. ancora con Libera organizzò nel 1931. All’evento inaugurale, rappresentato dalla consegna a Mussolini del Rapporto sull ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Affermatasi nel XVII secolo con Lully come l’emblema della monarchia assoluta, la tragédie [...] ; una certa resistenza alla penetrazione del dramma per musica all’italiana, inoltre, è causata dalla forte matrice razionalista della cultura: difficile, per il pubblico d’Oltralpe, accettare la complessità e l’irrazionalità degli intrecci italiani ...
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razionalista
s. m. e f. e agg. [der. di razionale1] (pl. m. -i). – Chi segue il razionalismo: è un r.; non fare il r.; in partic., seguace, rappresentante del razionalismo, come indirizzo filosofico o artistico o culturale: Spinoza è un razionalista....
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...