Poligrafo (Chieri, Torino, 1735 - Torino 1794); combatté il razionalismo (Della falsa filosofia, 1777); la sua opera più nota è Il secolo d'Augusto (1769), nella quale preannuncia per l'Italia un "imminente [...] risorgimento" ...
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Storico, filosofo e polemista (La Carla, Ariège, 1647 - Rotterdam 1706). La produzione di B., nata da intenti polemici e ispirata al razionalismo, trova la sua migliore espressione nel Dizionario storico-critico [...] 06; un quinto volume uscì postumo), ove tra l’altro B. discusse le tesi di W. King sul male. La fortuna del Dictionnaire fu larghissima e costituì nel Settecento un veicolo privilegiato della cultura storico-critica e del razionalismo seicentesco. ...
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Uomo politico (n. Stia, Casentino, 1698 - m. presso Napoli 1783). Rivestì autorevoli ruoli presso la corte borbonica napoletana, e fu fautore deciso di riforme, più per inclinazioni politiche che per adesione [...] al razionalismo illuministico. T. legò il proprio nome alla lotta anticuriale, che unificò tutte le forze innovatrici. Avversario dell'assolutismo pontificio, fu uno dei principali ispiratori della soppressione dei gesuiti (1773), concordemente ...
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Scrittore svedese (Jönköping 1828 - Djursholm 1895). Giornalista militante, fautore delle idee liberali, deputato al parlamento (1870-72), accademico di Svezia (dal 1877), fu tra i più significativi esponenti [...] dell'età di transizione dal romanticismo al razionalismo. Fantasia, erudizione, ricerca di un nuovo umanesimo cristiano privo di dogmi si fondono nelle sue opere, dalla novella romantica Singoalla (1858) ai romanzi Den siste atenaren ("L'ultimo ...
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CASTIGLIA, Benedetto
Francesco Brancato
Nacque a Palermo il 31 marzo 1811 da Francesco e da Anna Maria Puccio.
Laureatosi in giurisprudenza, esercitò per qualche tempo l'avvocatura. Allievo di D. Scinà, [...] ebbe una formazione culturale ispirata all'empirismo e al razionalismo di tipo illuministico, per cui predilesse il Romagnosi, molto letto nella prima metà dell'Ottocento in Sicilia, e che egli massimamente ammirò e difese dalle "malignità" a cui era ...
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Teologo, filosofo ed erudito francese (Caen 1630 - Parigi 1721). Figlio di un protestante ma educato dai gesuiti a Caen, fu (1670) precettore del Delfino insieme a J.-B. Bossuet, con cui curò le edizioni [...] sacerdote nel 1676; fu autore di scritti storici, filosofici e letterarî; cartesiano da giovane, combatté poi il razionalismo di Cartesio negando all'uomo la possibilità di raggiungere il vero senza l'aiuto della Rivelazione (Demonstratio evangelica ...
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Teologo e storico luterano (Gottinga 1789 - Berlino 1850), di origine israelita (il suo nome era David Mendel); convertitosi (1806), fu prof. nelle univ. di Heidelberg (1812) e Berlino (1813). Scrisse [...] (6 voll., 1825-52) concepita in opposizione alle teorie di D. F. Strauss; opere di teologia ed etica avverse al razionalismo e all'hegelismo e piuttosto nel senso del nuovo "pietismo scientifico". Insieme con C. J. Nitzsch e J. Müller fondò (1850 ...
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Ravenna, Renzo. – Uomo politico italiano (Ferrara 1893 - ivi 1961). Nacque da famiglia ebraica e borghese, fu interventista e volontario durante la prima guerra mondiale, e iscritto al PNF dal 1924. Amico [...] l’aspetto urbanistico della città, con una significativa ricostruzione, poi definita addizione novecentista, per molti aspetti ispirata al razionalismo dominante in quel periodo. Con il giornalista N. Quilici e altri vicini a Balbo fu molto attivo ...
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Bovio, Giovanni
Filosofo e politico (Trani 1837-Napoli 1903). Prof. a Napoli di filosofia del diritto, fu il filosofo della democrazia repubblicana e negli Scritti filosofici e politici (1883) e nella [...] il programma del gruppo repubblicano, di cui fece sempre parte. Nei suoi ultimi scritti filosofici, il B., che in gioventù aveva subito l’influsso del razionalismo hegeliano, mostrò di propendere verso una forma, del resto assai vaga, di naturalismo. ...
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Uomo politico e letterato francese (Martigues, Provenza, 1868 - Saint-Symphorien, Tours, 1952). Teorico del movimento nazionalista e monarchico dell'Action française, espresse le sue teorie politiche in [...] attiva nell'affare Dreyfus inneggiando al ridestato antisemitismo; combatté tutti gli sviluppi del pensiero moderno (razionalismo, liberalismo, socialismo, ecc.) e soprattutto il Romanticismo quale disordine letterario e confusione mentale e politica ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...