GRASSELLINI, Gaspare
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Palermo il 19 genn. 1796 da Domenico, alto magistrato e poi presidente onorario del Real Patrimonio, e da Silvia Compagnone. Di famiglia appartenente [...] papi, d'altra parte l'attenzione per la metodologia di un Ranke o di un Leo o di un Hurter in antitesi al razionalismo francese testimonia in lui la presenza di una sensibilità aperta verso l'esterno; ed è forse da qui che scaturisce la sua proposta ...
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FAVA, Angelo
Nicola Raponi
Nato a Chioggia (prov. di Venezia) l'8 apr. 1808 da Gian Giacomo e da Teresa Meneghini. Trascorse gli anni giovanili a Verona, ove il padre era funzionario di polizia. Iscrittosi [...] proprio questa versione, accusata in un lungo articolo dall'Amico cattolico (I [1841], pp. 13-24, 211-240) d'inclinare al razionalismo per aver concesso troppo alla filologia e di tendere ad una lettura soggettiva del testo sacro al di fuori delle ...
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FALCINELLI ANTONIACCI, Mariano
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Assisi il 16 nov. 1806 da Giovanni Battista e da Aloisia Alessi, ricevendo i nomi di Lorenzo Baldassarre Luigi all'atto del battesimo, che [...] 'uomo mite che era sempre stato, indossava i panni del crociato e lanciava la sua sfida allo "spirito dell'abisso", il razionalismo, vero male del secolo, "angelo sterminatore" deciso a minare le basi della società elevando la ragione a quel posto di ...
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CEVA, Tommaso
Giovanna Gronda
Fratello minore del matematico Giovanni e maggiore del letterato gesuita Cristoforo, nacque a Milano il 20 dic. 1648 da Carlo Francesco e Paola de' Colombi, in una famiglia [...] si sforza di distinguere il metodo sperimentale delle scienze fisiche da ogni forma di materialismo e di razionalismo filosofico, nel vano tentativo di restaurare "philosophiam veterem inventis recentiorum quam plurimis" (p. 20). Alla confutazione di ...
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DE GRAZIA, Vincenzo
Roberto Grita
Nacque a Mesoraca (prov. di Catanzaro) il 19 febbr. 1785, da Marco e Laura Brondolillo. A cinque anni fu mandato a Napoli a studiare nel collegio reale di S. Carlo [...] et souvenirs sur la littérature contemp. du Royaume de Naples, II, Genève 1859, p. 381; G. Milone, La scuola di filosofia razionale, intitolata a S. Agostino, Napoli 1860, pp. 153-57; D. Camporota, Corona calabra, Napoli 1861, p. 41; R. D'Elia, Cenno ...
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CAMBELLOTTI, Duilio
Rossana Bossaglia
Nacque a Roma il 10 maggio 1876. Diplomatosi in ragioneria, dal 1893 al 1895 frequentò il liceo artistico industriale, sotto la guida di Alessandro Morani e di [...] , l'arredamento e la stessa architettura, dei modelli nella tradizione rustico-popolare italiana, con risultati ben diversi dal "razionalismo" cui aspirava, giacché egli resta ancorato a una visione simbolica dell'uomo e del suo ambiente e quindi a ...
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ANTONI, Carlo
Michele Biscione
Nato a Senosecchia (Trieste) il 15 ag. 1896, era studente in Francia allo scoppio della guerra mondiale. Riparò in Italia, e a Firenze, dove riprese gli studi di lettere, [...] diritti della ragione fatta da Hegel contro il morbido irrazionalismo dei romantici. Ma mostrava altresì che il razionalismo di Hegel, avverso anche all'intellettualismo dei lumi, era processo organico, collettivo, necessario: la storia. Poiché però ...
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BARTOLI, Adolfo
Alberto Asor-Rosa
Nato a Fivizzano (Massa) il 19 nov. 1833, seguì per desiderio del padre i corsi di giurisprudenza presso l'università di Siena, dove conseguì la laurea nel novembre [...] ispiratori della civiltà morente (misticismo, trascendenza, oscurantismo) e i principi ispiratori della civiltà nascente (razionalismo, umanesimo). Questo criterio, già presente nei Precursori del Rinascimento, è qui ripreso ancor più chiaramente ...
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GIACON, Carlo
Simone Pollo
Nacque a Padova il 28 dic. 1900 da Giovanni e Giuseppina Basso. Interrotti gli studi di ragioneria, nell'ottobre 1917 entrò nella Compagnia di Gesù. Trascorsi i primi anni [...] il pensiero moderno e contemporaneo. Questo indirizzo prese forma, nel 1954, nella pubblicazione de La causalità nel razionalismo moderno: Cartesio, Spinoza, Malebranche, Leibniz (Milano-Roma).
In quest'opera è analizzata la traduzione del classico ...
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FERRARI (Ferrario), Dionigi Maria
Rita Binaghi Picciotto
Figlio di Giovanni Battista e Lucrezia Lampugnana (Milano, Arch. st. civ., Materie, cart. 556), probabilmente di nobili natali (Milano, Arch. [...] di architettura, segno di una evoluzione spontanea del gusto lombardo che, molto tempo prima di essere codificato ... impone un razionalismo illuminato ..." (Gatti Perer, 1967, pp. 98 s.).
Nel secondo intervento in Fagnano, che risale al 1762, e cioè ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...