Tendenza, affermatasi nell’architettura italiana degli anni 1950, come reazione al razionalismo: architetti attivi soprattutto a Torino, Milano e Novara (R. Gabetti, A. Oreglia D’Isola, V. Gregotti, G. [...] Raineri, G. Stoppino e altri) si ispiravano alla continuità con la tradizione, attraverso un recupero della dimensione artigianale fusa con una raffinata ricerca compositiva e del dettaglio, e con la occasionale ...
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Nel periodo dal 1937 al 1948 nel campo dell'arredamento, la schematicità strutturale del primo "razionalismo" è, come era prevedibile, del tutto scaduta. Era logico, d'altra parte, che il razionalismo [...] tutte dal bisogno di restituire alla casa quel tanto di intimità e, dove necessario, proprio di ricchezza che il razionalismo primitivo aveva, non negato, ma praticamente obliterato.
Delle tre direzioni nuove, la prima, e forse la più coerente dal ...
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Arte e architettura
Composizione inconsueta, fantasiosa, bizzarra. Sottraendosi all’imitazione naturalistica e a regole compositive canoniche, si configura per la sua contrapposizione alle poetiche del [...] classicismo e del razionalismo illuministico. Anche se il termine ricorre nella letteratura artistica del 16° sec. (con riferimento al gotico e, soprattutto, alle grottesche), si può parlare propriamente di c. solo nel manierismo, nel barocco e nel ...
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LURÇAT, André
Pia Pascalino
Architetto, nato a Bruyères (Vosgi) il 27 agosto 1894, morto a Sceaux il 12 luglio 1970. Con Le Corbusier e Mallet Stevens è tra i massimi esponenti del razionalismo francese. [...] L'uso del nuovo linguaggio architettonico da parte di L. risale agli anni intorno al 1922. Una serie di case d'abitazione ne sono validi esempi. A Parigi la casa Rousset, la Cité Seurat, la casa del pittore ...
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Architetto, nato a Kuortani (Finlandia), il 3 febbraio 1898, diplomato alla Teknillinen Korkeakoulu (Scuola politecnica) di Helsinki nel 1921; sposato nel 1924 ad Aino Marsio, architetta, che da allora [...] A. nella polemica dell'architettura moderna si può definire, con le sue stesse parole, come una proiezione del razionalismo tecnicista sul campo umano. Il suo funzionalismo, cioè, superando i precetti costruttivi e utilitarî, si rivolge alle esigenze ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] breccia sul fronte della pura astanza, sulla ''non significanza'' dell'a. dei ''volumi puri sotto la luce'' di stampo razionalista, sull'esclusivismo dell'''aut-aut che caratterizza l'a. moderna ortodossa''. A cui è contrapposto il valore dei tanti ...
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Architetto e urbanista olandese, nato a Groninga nel 1914. Professionista della corrente neorazionalista. È associato dal 1948 con J.H. van den Broek e con lui ha eseguito moltissime opere sia in Olanda [...] di Cor van Eesteren all'Istituto superiore di urbanistica di Amsterdam, acquistando con lui una conoscenza approfondita del razionalismo europeo e in particolare del movimento De Stijl. Opere di rilievo: Rotterdam, Centro artistico 'T. Venster, 1947 ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] termine, tuttavia, assume particolare pregnanza solo nella prima metà del 20° sec., coincidendo a volte con quello di razionalismo. Nelle posizioni più estreme e polemiche, il f. contrappone a un’arte della costruzione una scienza della costruzione ...
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(XIII, p. 9; App. V, i, p. 843)
Nell'articolata analisi del d. - procedimento ed espressione artistica autonoma o funzionale alla realizzazione di un'opera di pittura, scultura o architettura - svolta [...] 'ombra. Per entrare nel dettaglio, la linea dell'innovazione ha coinciso con il d. del Movimento moderno nelle sue declinazioni razionalista e organica, con tutto quanto lo ha anticipato e ne è seguito. È appena il caso di ricordare che l'espressione ...
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Architetto, nato all'Aja il 1° marzo 1890, morto ad Amsterdam nel 1935; studiò al Politecnico di Delft. Con G. Rietveld, M. Stam, L.C. Van der Vlugt, ecc., fece parte per molti anni del gruppo 8 en Opbouw [...] in rigorosi termini di stile. Il D., benché abbia lasciato poche opere, è tra le più eminenti figure del "razionalismo" olandese.
Opere principali: Sanatorio Zonnestraal a Hilversum (con P. Bijvoet, 1928); Scuola professionale a Scheveningen (1931 ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...