Termine adottato nel linguaggio filosofico con il significato di «scienza matematica», soprattutto nella locuzione m. universalis, assunta a indicare nella filosofia moderna, e in particolare nel razionalismo [...] di Cartesio e di Leibniz, il progetto di una scienza matematica universale, distinta dalle altre discipline matematiche (aritmetica, geometria ecc.) e a esse sovraordinata, in quanto ha per oggetto i loro ...
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Architetto e designer (Boretto, Reggio nell'Emilia, 1895 - Camogli 1969). Fino al 1930 svolse prevalentemente attività di scenografo e cartellonista. Come architetto operò nell'ambito del razionalismo [...] con E. Persico realizzando, tra l'altro, la Sala delle Medaglie d'oro alla mostra dell'Aeronautica del 1934 a Milano. L'incontro con A. Olivetti nel 1940 dette inizio alla sua attività di disegnatore industriale. ...
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Teologo (Montpellier 1806 - ivi 1875), prof. di filosofia e teologia al seminario diocesano di Montpellier, vescovo di Grenoble (1853), poi arcivescovo di Lione (1870). Avverso al razionalismo e allo storicismo, [...] pubblicò una Histoire du dogme catholique pendant les trois premiers siècles de l'Église et jusqu'au concile de Nicée (prima parte, De Dieu considéré en lui-même, 1852) per dimostrare come i dogmi cattolici ...
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Architetto tedesco (Berlino 1872 - Stoccolma 1958); autore a Berlino, in collaborazione con i fratelli W. e H. Luckhardt, di varie opere improntate ai principî di un intransigente razionalismo (quartiere [...] residenziale Dahlem, sistemazione della Potsdamer Platz e dell'imbocco della Bellevuestrasse) ...
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Teologo luterano (Bayreuth 1766 - Dresda 1850), prof. a Erlangen (1790-93 e 1804-13) e a Gottinga (1793-1804). Subì dapprima l'influsso di Kant e del razionalismo, ravvisando in Gesù il "Messia morale" [...] (Entwurf einer reinbiblischen Theologie, 1792). Poi, predicatore di corte a Dresda (dal 1813), si conformò a tendenze conservatrici ...
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Teologo evangelico (Rossbach, Naumburg, 1777 - Weimar 1848), dal 1804 parroco in Ostrau (presso Zeiss), poi (1820) predicatore di corte e sovrintendente generale a Weimar; fu uno dei principali patrocinatori [...] Kritische Predigerbibliothek (1820-48), combatté il soprannaturalismo, le forme da lui giudicate equivoche fra razionalismo e soprannaturalismo, la nuova sopravveniente ortodossia e la concezione idealistica del cristianesimo; tentò di convalidare ...
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Filosofo (Montpellier 1815 - Prades 1903). Discepolo di A. Comte, R. può considerarsi l'iniziatore del neocriticismo francese riallacciantesi, oltre che a Kant, anche alla tradizione del razionalismo francese. Notevole [...] fu l'influenza esercitata dal R. sulla filosofia francese della contingenza e della libertà (E. Boutroux, H. Bergson) e sul pluralismo americano (W. James).
Vita e opere
R. si formò a Parigi, studiando ...
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Filosofo e storico della scienza austriaco, nato a Vienna il 13 gennaio 1924. Laureato in filosofia a Vienna nel 1951, ha perfezionato i suoi studi a Londra. Professore di Filosofia dal 1959 presso l'università [...] una propria ontologia. Polemico verso i tentativi volti a fornire una definizione di metodo scientifico (segnatamente verso il razionalismo critico di K. R. Popper, del quale è stato originariamente seguace), F. considera la ricerca scientifica un ...
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Teologo calvinista (Ginevra 1790 - Les Grottes, Ginevra, 1863). Nel 1816 aderì al movimento del "risveglio" in senso tradizionalista per il ritorno alla schietta religiosità calvinista e contro il razionalismo [...] illuministico e sociniano. Fondò (1831) la Société évangélique de Genève ...
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Arte e architettura
Composizione inconsueta, fantasiosa, bizzarra. Sottraendosi all’imitazione naturalistica e a regole compositive canoniche, si configura per la sua contrapposizione alle poetiche del [...] classicismo e del razionalismo illuministico. Anche se il termine ricorre nella letteratura artistica del 16° sec. (con riferimento al gotico e, soprattutto, alle grottesche), si può parlare propriamente di c. solo nel manierismo, nel barocco e nel ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...