WATSON, Richard
Due sono i teologi protestanti inglesi che hanno il medesimo nome e cognome. Il primo, nato a Heversham nel 1737 morto nel 1816, insegnò prima teologia a Cambridge (1771), fu poi parroco [...] e come segretario della missione nelle Indie Orientali. aiutando il movimento antischiavista. Accusato di "arianesimo", cioè di razionalismo si difese con apposito scritto; e anche nella questione della predestinazione che divideva i metodisti (v ...
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SCHINK, Johann Friedrich
Carlo Grünanger
Poeta tedesco, nato a Magdeburgo il 29 aprile 1755, morto a Sagan il 10 febbraio 1835. Studiò teologia a Halle e iniziò quindi nel 1777 a Berlino, dopo il successo [...] e manipolando con la stessa sciattezza ogni genere di materia tragediabile, non viene mai meno al suo carattere di tardo erede del razionalismo onde si spiega anche la sua predilezione per il dramma borghese. Un suo Johann Faust (1804) ha il merito d ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] anche fra i letterati un’ondata di spregiudicatezza e di rigore critico. Detto anche racionalismo armónico per la sua componente razionalista e ottimista, il krausismo, che ebbe grande influenza tra il 1854 e il 1874, fu la fonte di ispirazione ...
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Filosofo (Grass Valley, California, 1855 - Boston 1916). Dopo aver studiato negli USA e in Germania (tra gli altri con H. Lotze), fu (dal 1882) professore alla Harvard University. Preoccupazione dominante [...] dei suoi contemporanei. Insoddisfatto delle forme tradizionali di metafisica e gnoseologia, come il realismo e il razionalismo critico (etichetta sotto la quale R. ricomprende anche le posizioni empiristiche e materialistiche a lui contemporanee ...
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Cuòco, Vincenzo. - Storico e uomo politico (Civita Campomarano 1770 - Napoli 1823). Fondatore del Giornale italiano (1804), a Napoli ricoprì importanti cariche sia durante il regno di G. Murat sia dopo [...] e la difesa della tradizione di fronte al giacobinismo dei rivoluzionari si traduce in una critica totale e nel rifiuto del razionalismo illuministico, tacciato di astrattezza. A principi e leggi validi per tutti i tempi e tutti i luoghi, il C ...
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Architetto austriaco (Vienna 1928 - ivi 2019). Coerente interprete del modernismo, P. ha dimostrato, con i suoi lavori, come il moderno possa evolversi e proporsi stilisticamente in piena autonomia. La [...] ha ricondotto sempre l'architettura a regole certe, applicando al mestiere logica e moralità, è caratterizzata da rigore, razionalità, chiarezza, equilibrio.
Vita
Laureatosi a Vienna (1954), ha qui avviato la propria attività professionale nel 1955 ...
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Nella storia e nella critica architettonica, quel filone che, dagli anni 1930, si contrappone antiteticamente alle correnti razionaliste. Il concetto di organicità, spesso associato o identificato con [...] di L. Sullivan a quelle di H. Häring, R. Neutra o A. Aalto. In Italia, a fronte di una contestazione critica del razionalismo, l’architettura o. fu introdotta da B. Zevi con il testo Verso un’architettura organica (1945); tra il 1945 e il 1950, l ...
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MAISTRE, Joseph de
Walter Maturi
Pensatore, nato a Chambéry il i° aprile 1753, morto a Torino il 26 febbraio 1821. Educato dai gesuiti e laureato in diritto all'università di Torino, entrò nel 1774 [...] la dottrina storicistica del Burke e condusse ancora più a fondo di lui la critica al contrattualismo e al razionalismo geometrico del pensiero rivoluzionario. Da questa critica non dedusse nel campo pratico una mera reazione, ma - tenendo presente ...
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INDUSTRIALE, DISEGNO
Hilda Selem
Maristella Casciato
(App. IV, II, p. 181)
Il d.i., inserendosi in un processo progettuale che coinvolge forma, tecnologia e tipo, nell'ambito del ciclo produzione-distribuzione-consumo, [...] design o disegno d'evasione che si riallaccia a esperienze figurative pop e concettuali per uscire dai vincoli del razionalismo e del funzionalismo e trova nelle mostre Italy: the new domestic landscape (organizzata dal Museum of modern art di ...
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La famosa questione degli antichi e dei moderni (querelle des anciens et des modernes), che fu molto dibattuta in Francia nell'ultimo trentennio del sec. XVII, e nei primi anni del sec. XVIII, ebbe, in [...] contemplazione del passato. Inoltre il Seicento fu il secolo classico della matematica, del giusnaturalismo e del razionalismo cartesiano. L'entusiasmo per la modernità fece considerare come barbare e antirazionali le tradizioni del passato, che ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...