SOCINI, Lelio e Fausto
Delio CANTIMORI
Erano rispettivamente figlio e nipote del giurista Mariano. Per la storia del movimento riformatore italiano essi hanno poca importanza. Ma grande ne hanno come [...] .
Al di là delle questioni teologiche specifiche, il nome di Fausto S. è legato alla tolleranza religiosa e al razionalismo applicato alle questioni confessionali e religiose.
Il concetto di tolleranza non è originale di Fausto S.: nel sec. XVI ...
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SCHAROUN, Hans
Pia Pascalino
Architetto, nato a Brema il 20 settembre 1893, morto a Berlino il 25 novembre 1972; è stato uno dei maestri dell'architettura moderna.
La sua attività s'inizia in stretta [...] tra il 1939 e il 1945, in una gran quantità di disegni e in scarse realizzazioni, una dissoluzione del vocabolario razionalista in un'architettura dove il bagaglio sempre presente dell'espressionismo si media con i dettami della poetica organica. Nel ...
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Architetto e urbanista d'origine greca, nato a Baku l'11 aprile 1913; svolge attività specie nel settore dell'urbanistica. Fin dagli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, la sua [...] Cerca in questo modo di superare la schematicità degl'impianti urbanistici razionalisti, ereditando allo stesso tempo tutta la problematica più interessante prodotta dal razionalismo stesso: la definizione dei tipi per caratteristiche funzionali, la ...
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STESIMBROTO di Taso (Στησίμβροτος, Stesimbrŏtus)
Arnaldo Momigliano
Scrittore greco della seconda metà del sec. V a. C., emigrato in Atene, ricollegantesi con la storiografia ionica e in particolare, [...] il cui titolo è di chiara provenienza orfica. Ma questa religiosità si confonde, per non rara associazione, col razionalismo ionico, donde la mistione dell'interpretazione allegorica di Omero in opera apposita. Scarsa la fede storica di St., troppo ...
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PACI, Enzo
Emilio Renzi
PACI, Enzo. – Nacque a Monterado (Ancona) il 18 settembre 1911, da Corrado, veterinario, e da Maria Sbriscia, ambedue di Senigallia.
Frequentò il liceo a Cuneo, dove il padre [...] vertevano su Edmund Husserl, Georg Simmel, Friedrich Nietzsche e Georg Wilhelm Friedrich Hegel, all’insegna di un razionalismo critico che rifiutava l’idealismo di Benedetto Croce e di Giovanni Gentile, cui contrapponeva una visione della ragione ...
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Alighieri, Geri
Simonetta Saffiotti Bernardi
Renato Piattoli
Figlio di Bello di Alighiero I, primo cugino del padre di D., noto comunemente col nome di G. del Bello. È il primo membro della propria [...] la sua espressione nella figura dello sventurato congiunto. A questa carica sentimentale concentrata in D. fa riscontro il razionalismo di Virgilio che, riferendosi a dati precisi, mette in evidenza l'urgenza di proseguire il viaggio " quasi dica ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] Scienza e filosofia
Non è possibile segnare una netta cesura tra la maturazione del metodo sperimentale nel 17° sec., il razionalismo e l’empirismo da un lato, la gnoseologia illuministica dall’altro. Controverso è il ruolo del metodo e della fisica ...
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Scrittore francese (Rouen 1657 - Parigi 1757). Nipote dei due Corneille, per la protezione e sotto la guida di Thomas lasciò la città natale, dove esercitava l'avvocatura, per dedicarsi a Parigi al teatro [...] sur les Anciens et les Modernes (1688), e partecipano dell'evoluzione del pensiero e della letteratura dal razionalismo cartesiano all'enciclopedismo illuministico. Nelle sue opere maggiori, i Nouveaux dialogues des morts (1683), gli Entretiens sur ...
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Filosofo (Norwich 1675 - Londra 1729). Studiò a Cambridge dove entrò in contatto con Newton; fu parroco della chiesa anglicana di Norwich e poi cappellano della regina Anna. L'attività filosofica di C. [...] l'insostituibilità della rivelazione, sosteneva la possibilità di una dimostrazione matematica dell'esistenza di Dio e un razionalismo etico che ricorreva al metodo geometrico per giustificare i principî morali. Dopo avere curato nel 1706 una ...
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SIMON, Richard
Esegeta biblico francese, nato a Dieppe il 13 maggio 1638, morto ivi l'11 aprile 1712. Studiò a Dieppe, Rouen e Parigi, dove, nel 1662, entrò nell'Oratorio francese dedicandosi allo studio [...] sono attribuiti" (v. pentateuco); inoltre, moltiplicava ipotesi arbitrarie ed esponeva il tutto in maniera che fu giudicata infetta di razionalismo. Appena apparsa, l'opera incontrò la più viva ostilità nel giansenista A. Arnauld (v.) da una parte, e ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...