PONTI, Giovanni
Fulvio Irace
PONTI, Giovanni (Gio). – Nacque a Milano il 18 novembre 1891 da Enrico e da Giovanna Rigone, in una famiglia molto rappresentativa della borghesia imprenditoriale lombarda.
A [...] il suo primo studio con Emilio Lancia, a Milano era nato da poco il Gruppo 7 e il dibattito sul razionalismo infiammava la battaglia culturale delle nuove generazioni, in un clima di scontri rispetto ai quali Ponti si sarebbe tenuto sostanzialmente ...
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SACCHI, Ada
Costanza Bertolotti
SACCHI, Ada. – Nacque il 19 aprile 1874 a Mantova, penultima dei dieci figli di Achille e di Elena Casati.
Ebbe come fratelli Carlo (1859-1950), Attilio (1860-1956), [...] e familiari, agli ideali di fratellanza e di progresso sociale, all’eguaglianza fra i sessi e a un razionalismo antidogmatico. «Formate [...] un manipolo compatto di combattenti per il bene [...] comune della patria e della società» (Bertolotti, 2012 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dalla medicina sacerdotale alla medicina ippocratica
Valentina Gazzaniga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È possibile conoscere la medicina [...] 420 a.C. nei pressi cronologici dell’epidemia di cui narra Tucidide e della stessa nascita e diffusione della medicina razionale ippocratica; i testi omerici parlano di lui solo come del re tessalo padre di Podalirio e Macaone, guerrieri esperti nell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La grande ricchezza culturale e religiosa che caratterizza l’area islamica si rispecchia [...] ’equilibrio dell’organismo malato attraverso interventi sul regime di vita, ma anche – una novità questa per il razionalismo medico di stampo galenico – attraverso un’attenzione nuova dedicata alle pratiche magiche e soprattutto alla relazione tra ...
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Regista georgiano (n. Tbilisi 1938). Direttore del Teatro Rustaveli di Tblisi, nella sua lunga attività di regista teatrale ha portato in scena autori classici (W. Shakespeare, Molière, Sofocle, A. P. [...] con K'avk'asiuri carcis c're "Il cerchio di gesso del Caucaso" di B. Brecht (1975), nel quale rivitalizzava il razionalismo di Brecht con la ritualità spontanea e carnevalesca della festa di piazza. Maestro acclamato in patria e all'estero, S. ha ...
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RIFORMISMO
Walter Maturi
. Fu il metodo politico dominante nei secoli XVIII e XIX, ma il vero e proprio riformismo fu quello del sec. XIX: al riformismo del sec. XVIII, che ignorava naturalmente la [...] lato che riformisti furono, in Inghilterra, in Francia, in Svizzera, e nella stessa Italia, i radicali dalla mentalità tipicamente razionalista e antistoricista, e dall'altro canto che non meno storicisti del Gioberti furono i maggiori teorici della ...
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Teologo cattolico (Dreierwalde, Vestfalia, 1775 - Bonn 1831); prof. di dogmatica a Monaco (1807), poi a Bonn (1819); sotto l'influsso del pensiero kantiano cercò di fondare la fede cristiana entro i limiti [...] da un gruppo di valenti allievi di H., come W. Braun, P. Elvenich e J. H. Achterfeld. Presto il loro razionalismo suscitò opposizioni, fino a essere condannato da Gregorio XVI (1835), e la dottrina si estinse allorché, nel 1860, Braun e Achterfeld ...
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(o Accademia dell’A.) Accademia letteraria, fondata a Roma (1690) da G.V. Gravina, G.M. Crescimbeni e altri 12 letterati, dopo la morte di Cristina di Svezia, nel cui salotto erano soliti riunirsi. Il [...] un deciso programma di reazione al gusto barocco, l’A., in nome di un ideale di classicità e di razionalismo, diede vita a una poesia nella quale si rispecchiava serenamente la dolcezza di vita del mondo intellettuale settecentesco prerivoluzionario ...
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Scrittore danese (Korsør 1764 - Amburgo 1826); con i suoi scritti in danese e in tedesco si affermò come il più vivace e brillante ingegno dell'ultimo '700 nordico. Rispecchiò nella sua vastissima opera, [...] e Schiller, Ch. M. Wieland e Madame de Staël).
Opere
Prodigiosamente versatile e recettivo, seguace di Voltaire e di Rousseau, del razionalismo di Kant e del misticismo di F. H. Jacobi, più che nella polemica contro A. G. Oehlenschläger, in cui pure ...
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KANT, Immanuel
Pantaleo Carabellese
Filosofo tedesco, nato in Königsberg (Prussia orientale) il 22 aprile 1724, quarto tra i nove nati in un ventennio dal matrimonio del sellaio Giovanni Giorgio di [...] ottenersi sul senso mediante l'azione morale, la quale soltanto ha valore meritorio e quindi è il vero e l'unico culto razionale di Dio: ogni altro culto è feticistico.
Con quest'opera sulla religione e con l'altra sui progressi della metafisica può ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...