Architetto urbanista (Vaasa 1910 - Helsinki 1964). Figura di rilievo nel panorama culturale finlandese del dopoguerra. Laureatosi a Helsinki nel 1937, ebbe i primi rapporti con la professione nello studio [...] a Helsinki il palazzo per uffici e l'albergo Teollisuuskeskus, in collaborazione con K. Petäjä. Ancora nell'ambito del nuovo razionalismo di tipo americano si collocano i progetti per il municipio di Toronto (1958) e per il grattacielo Peugeot di ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] in nome della scienza le discriminazioni razziali, la parola del vecchio filosofo significò difesa dell'uomo contro la "razionalità" nazista, contro una concezione e un uso della scienza e della tecnica che sarebbero approdati ai campi di sterminio ...
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DE GIOVANNI, Achille
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Sabbioneta (Mantova) il 28 sett. 1838 da Mario, medico condotto e possidente, prematuramente scomparso, e Rosina Traversi. Adolescente, sentì il richiamo [...] del D., che approdò al materialismo di matrice positivistica.
A determinare questo indirizzo concorsero per un verso la conoscenza del razionalismo di A. Franchi, per l'altro la lettura di alcuni testi provenienti d'Oltralpe. Il D. stesso ricorda il ...
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BOTTONI, Pietro (Piero)
Maristella Casciato
Nacque da Vincenzo e da Carolina Levi l'11 luglio 1903 a Milano, città dove abitò sempre e a cui legò gran parte della sua attività.
Conseguito il titolo di [...] pp. 45-50; M. Grandi-A. Pracchi, Milano, Bologna 1980, passim; P.B. (1903-1973), in 1930-1942 La città dimostrativa del razionalismo europeo, a cura di L. Caruzzo-R. Pozzi, Milano 1981, pp. 250-271, 324-343; G. Consonni-G. Tonon, Architetture per la ...
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latitudinarismo
Corrente teologica della Chiesa anglicana, nata come filiazione ideale dell’arminianesimo anglicano dei primi decenni del sec. 17°. I latitudinari miravano a una discriminazione tra fondamentale [...] di teologi carolini, anche se non tutti fiorirono sotto il regno di Carlo I (1625-41). Sotto la spinta del razionalismo, il l. diventò presto la filosofia religiosa, a carattere etico e antidogmatico, del centro moderato: se ne fecero portatori ...
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GARDELLA, Ignazio
Manfredo TAFURI
Architetto, nato a Milano nel 1905, professore della facoltà di architettura di Venezia dal 1949. Laureatosi presso la facoltà di ingegneria del politecnico di Milano, [...] denunciano il tentativo di superare, mediante una qualificazione formale, il rigore programmatico delle enunciazioni polemiche del "razionalismo" italiano di quel tempo. Nel dopoguerra approfondisce i motivi della sua tematica in opere come la casa ...
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Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] la carne, a quelli che, come Apollinare di Laodicea (v.), gli concedevano ancora l'anima, ma non la mente, cioè l'anima razionale (ψυχή λογική), la quale sarebbe stata in lui sostituita dal Logos. Ma anche qui il campo si divise tra le due scuole ...
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Storico e critico (Beauvais 1670 - Parigi 1742). Abate, fu impiegato nel ministero degli Esteri come pubblicista e svolse delle missioni diplomatiche, ma il suo nome è soprattutto legato alla sua attività [...] si unirono pacificamente agli abitanti della Gallia stanchi della dominazione romana; maggiore importanza hanno le sue Réflexions critiques sur la poésie et la peinture (1719), che si opposero al razionalismo imperante nel campo dell'estetica. ...
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Abbreviazione dell’inglese high technology, usata per indicare prodotti realizzati con tecnologie avanzate e innovative.
Le origini dell’architettura h. possono essere ricercate nelle opere di ingegneria [...] Students’ Club a Londra di N. Grimshaw, entrambi del 1967. Eredi della tradizione moderna e, in particolare, del razionalismo, gli esponenti dell’h. negano per lo più l’appartenenza a uno stile, considerando il proprio approccio progettuale l’unico ...
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Fisico e saggista austriaco (n. Vienna 1939). Dopo la laurea in fisica lavora come ricercatore presso diverse università e istituti di ricerca. Pur dedicando la propria vita alla scienza, vi guarda senza [...] ; invita a riflettere sul rapporto dell’uomo con l’ecosistema e sostiene la necessità di abbandonare il rigido razionalismo tipico della modernità. Tali riflessioni vengono riprese e ampliate nei lavori successivi, tra cui si ricordano: The turning ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...