Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] ancora ad assicurarsi il dominio. Vi è qui una differenza essenziale tra il mondo sensibile e l'essere umano, che inizia una vita razionale dal momento in cui l'anima si unisce al corpo. Con il tempo, la situazione si stabilizza (44 b-c), e arriva a ...
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Cosmopolitismo
Massimo Mori
Definizione del concetto
Il termine 'cosmopolita' risale alla scuola cinica antica, all'interno della quale esso compare per la prima volta in Diogene di Sinope che, secondo [...] quale la comunità universale degli uomini si fonda sia sulla loro fratellanza in Cristo, sia sulla loro comune natura razionale. La correzione del cristianesimo con lo stoicismo consente a Erasmo di annettere all'universalismo del proprio pensiero un ...
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irrazionale
irrazionale [agg. Der. del lat. irrationalis "non razionale", comp. di in- neg. e rationalis "razionale"] [FAF] Non conforme a ragione; di tutto ciò che non possa essere penetrato, dimostrato, [...] , che non sono radici di tali equazioni (per es., il ricordato π). L'insieme dei numeri i. e di quelli razionali forma la classe dei numeri reali. ◆ [ALG] Superficie i.: quella tale che le coordinate dei suoi punti non possono essere espresse ...
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Filosofo (Edimburgo 1711 - ivi 1776). Rimasto orfano di padre a tre anni, trascorse l'infanzia a Ninewells con la madre. Successivamente fu di nuovo a Edimburgo e studiò in quella università. Nel 1734 [...] 'uomo e alcune forme o qualità che possono dirsi piacevoli. In politica H. negò innanzi tutto le pretese fondazioni razionali di alcuni principî, quali la giustizia, la proprietà, il contratto originario, il diritto divino dei re. Tuttavia parlò di ...
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Illuminismo
Edoardo Tortarolo
Italo Pantani
di Edoardo Tortarolo
Nella voce dell'Enciclopedia Italiana dedicata all'I. (18° vol., 1933) F. Chabod combinava sapientemente un nitido quadro del contenuto [...] in una medesima direzione e si sedimentavano nel "valore ideale" concepito dall'I., "l'aver fissato su basi puramente umane e razionali la vita dell'uomo e dell'umanità". Nella visione di Chabod l'I. costituiva, di conseguenza, il compimento del ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] del 16 dic. '51, "prodotti del caso e dell'accidente" giacché "ci sono certi tempi in cui pare che le leggi necessarie e razionali, che governano la vita dei popoli, siano come sospese e l'idea, lo spirito o quel che diavolo sia si nasconda o si ...
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Dottrina che si caratterizza per la totale negazione dei valori e dei significati elaborati dai diversi sistemi filosofici.
Il n. nella filosofia tedesca
Il termine (nella forma ted. Nihilismus) comparve [...] n. insomma nacque, per Nietzsche, quando l’uomo cominciò a ‘dire di no’ alla vita in nome di criteri razionali ai quali sottoporla, in nome di ‘valori’ contrapposti alla realtà. Platone, il cristianesimo, Kant, lo storicismo hegeliano, il positivismo ...
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WOLFF (o Wolf), Christian
Delio Cantimori
Filosofo dell'illuminismo tedesco, nato il 24 gennaio 1679 a Breslavia, morto il 9 aprile 1754 a Halle. Discepolo del Leibniz, che aveva conosciuto a Lipsia, [...] proposta di quello professore a Halle, nel 1706. Le invidie di colleghi e l'avversione dei circoli pietistici contro il suo razionalismo lo fecero deporre ed espellere dalla Prussia nel 1723. Dal 1723 al 1741 insegnò a Marburgo. Nel 1740 Federico II ...
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Magia
Gilbert Lewis
Evoluzione del concetto
Il termine 'magia', di uso corrente, ha una lunga storia e ha assunto connotazioni diverse nel corso del tempo. Lo scetticismo nei confronti dei poteri o [...] di mentalità che domina in ciascuno di essi, postulando un passaggio dalla religione alla scienza. Porre la ragione e la razionalità al centro degli schemi evolutivi non era una novità: si trattava ora di stabilire quale fosse il posto della magia ...
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ALIENAZIONE
Giuseppe Bedeschi e Alessandro Cavalli
Alienazione
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di alienazione in Hegel
Hegel è il primo pensatore moderno che abbia elaborato una vera e propria teoria [...] della realtà sociale in innumerevoli sistemi parziali, isolati l'uno dall'altro, che al loro interno sono sempre più 'razionali' e 'razionalizzati', ma che nei loro rapporti vengono a trovarsi sempre più in una condizione di accidentalità. Gli uomini ...
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razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...
razionale2
razionale2 s. m. [dal lat. rationalis «razionale», der. di ratio -onis «ragione, ragionamento»]. – 1. Nell’Antico Testamento, razionale o r. del giudizio (in latino rationale, in greco λογεῖον, in ebraico ḥōshen), rettangolo di...