Matematica
Parte della matematica che riguarda lo studio dei numeri, in particolare dei numeri interi. Il termine fu usato per la prima volta dai pitagorici, per indicare la scienza astratta dei numeri, [...] n-ma potenza, dia per risultato un dato numero intero assegnato. Si può dimostrare, per es., che non esiste alcun numero razionale il cui quadrato sia 2; ma si può vedere che è possibile costruire una successione crescente di numeri decimali, a 1, 2 ...
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In matematica, un insieme I si dice d. in un insieme A (o rispetto ad A), se ogni punto di A è punto di accumulazione per I, cioè se A è contenuto nell’insieme derivato di I. Un insieme d. rispetto a sé [...] stesso si dice denso in sé (➔ insieme). Per es., l’insieme dei numeri razionali è d. nell’insieme dei numeri reali ed è anche un insieme d. in sé. ...
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Discreto e continuo
Paolo Zellini
Matematica e intuizione
La matematica ha sempre cercato di stabilire un nesso tra il continuo e il discreto, il primo esemplificato, tipicamente, nelle figure dello [...] la complessità di un numero reale x è limitata da una funzione T: quando si può effettivamente calcolare in T(n) passi un numero razionale a la cui distanza (in valore assoluto) da x sia minore di 1/2n; oppure quando si può decidere in T(n) passi se ...
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Scienza egizia. Mantica
Christian Leitz
Michel Chauveau
Mantica
Per 'mantica' s'intende l'insieme dei diversi tentativi compiuti dagli Egizi per ottenere previsioni su eventi futuri sulla base dell'osservazione [...] di fatti presenti. Non si tratta di superstizioni irrazionali, bensì di metodi altamente razionali, che a ragione potevano essere considerati come 'scientifici' nella loro epoca. I procedimenti della mantica diventano superstizioni del tutto estranee ...
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Mentre vi è un generale consenso sulla valutazione morale di specifici comportamenti verso gli esseri umani, almeno nelle questioni essenziali (uccidere o provocare un danno fisico oppure esercitare una [...] finalità proprie e quindi una rilevanza morale, non appare però molto convincente. È evidente che anche gli esseri non razionali possiedono impulsi e finalità che sono loro propri e non vi è motivo di considerare moralmente rilevanti solo le frnalità ...
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Ordinare il mondo
Paolo Zellini
La matematica intesa come una razionalizzazione dell’esperienza, secondo la concezione del filosofo e matematico italiano Federigo Enriques (1871-1946), ha sempre cercato [...] di un anello o di un campo più o meno estesi, per es. di un generico polinomio oppure di un insieme di funzioni razionali di grado assegnato, le funzioni del calcolo ‘interno’ che vanno a formare la trama molecolare del calcolo su grande scala. La ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento filosofi e grammatici esaminano le relazioni del linguaggio con il pensiero [...] che vi sostengono i loro punti di vista nelle voci di carattere linguistico. Il più noto sostenitore della tradizione razionalista è Nicolas Beauzée, autore nel 1767 di una Grammatica generale in cui espone sistematicamente le tesi già apparse nelle ...
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Per molto tempo questo termine fu più specialmente assegnato agli argini che difendono dalle acque del mare; oggi però esso si riferisce a qualunque opera atta a formare, in modo permanente o temporaneo, [...] già alcuni secoli addietro, appena dalla metà del secolo passato il calcolo delle loro dimensioni si fa con metodi razionali.
M. De Sazilly, nel 1853 (Annales des Ponts et Chaussées), appoggiandosi alle ipotesi del Navier, impose talune condizioni ...
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Scritti d'arte del Cinquecento – Introduzione
Paola Barocchi
L'interesse sempre più vivo per la «retorica», stimolato dalle riflessioni strutturali, ha avuto anche in campo figurativo un'eco sensibile. [...] Le poetiche, non più considerate come il gelido riflesso di esperienze creative, ma come importanti testimonianze razionali, cariche di tradizione e comprensive di un'area extra-individuale, nella quale appunto l'artista ha operato, esercitano oggi, ...
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Hankel Hermann
Hankel 〈hàankël〉 Hermann [STF] (Halle 1839 - Schramberg 1873) Prof. di matematica nell'univ. di Lipsia (1867), e poi (1869) in quella di Tubinga. ◆ [ALG] Principio di H. della conservazione [...] delle proprietà formali: afferma che le proprietà formali definite per i numeri naturali valgono anche per i numeri razionali, reali e complessi. ◆ [ANM] Trasformata e trasformazione di H.: v. trasformazione integrale: VI 299 e. ...
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razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...
razionale2
razionale2 s. m. [dal lat. rationalis «razionale», der. di ratio -onis «ragione, ragionamento»]. – 1. Nell’Antico Testamento, razionale o r. del giudizio (in latino rationale, in greco λογεῖον, in ebraico ḥōshen), rettangolo di...