Filosofo e teologo (Breslavia 1768 - Berlino 1834); formatosi in ambiente pietistico, attraversò una fase illuministica quando nel 1787 s'iscrisse all'univ. di Halle per studiarvi teologia. Dopo essere [...] . In tal modo, S. abbandonava sia la concezione positiva e storica della rivelazione, sia la sua fondazione a opera della teologia razionale, e poneva al centro della religione la fantasia come ciò che vi è di più alto e di più originario nell'uomo ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] l'arte dei suoni mediante il canto o l'uso di qualche strumento, bensì chi si sforza di dare un'interpretazione razionale dei fatti musicali (I, 34), interpretazione che però non dev'essere fine a se stessa. La musica infatti, a differenza delle ...
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FOGGINI, Pier Francesco
Marina Caffiero
Nacque a Firenze il 2 apr. 1713 da Giovanni Battista, scultore e architetto; non si conosce il nome della madre. All'età di dodici anni entrò nel seminario arcivescovile [...] polemica e una vera e propria battaglia, protratta fino alla metà degli anni Cinquanta.
Nello scritto, seguendo l'esempio razionale e scientifico del Lami, che già aveva messo in discussione l'autenticità della vita di s. Zanobi e svalutato gli ...
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BUCCELLA (de Buccellis), Niccolò
Domenico Caccamo
Nato a Padova, in data imprecisabile, di modesta origine borghese - suo padre era libraio e fornitore dello Studio patavino -, il B. fu l'unico della [...] ha avuto alcun fondamento demonstrativo e ragion viva contra la quale non vi era risposta". Egli insiste sulla sostanza razionale della religione: proprio il suo carattere intelligibile fa in modo che tutti possano comprendere qual è la vera fede ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] di Grozio muovono dall’affermazione di una g. naturale fondata sul riconoscimento di tendenze ed esigenze della personalità empirica e razionale dell’uomo; a essa contrappongono la g. civile che si origina da un patto di rinuncia totale o parziale ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] Ne consegue che raramente è dato di vedere nelle opere dei filosofi indiani un così esteso e sofisticato uso dell'argomentazione razionale come in colui che è il campione stesso dell'autorità dei Veda, cosa che gli viene severamente rimproverata dal ...
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TIPOLOGIA
J.P. Deremble
Il termine t., dal gr. týpos, 'impronta', identifica il sistema concettuale consistente nel decrittare il marchio o 'tipo' originariamente impresso da Cristo, che ne è l'archetipo, [...] che imponevano di recitare per i moribondi una sequenza di exempla salutis, alcuni esemplari offrono una strutturazione razionale dello spazio scolpito. Essi dimostrano che gli artisti sapevano organizzarvi la t. secondo un sistema, giovandosi delle ...
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MAGLI, Pasquale Arcangelo
Cesare Preti
Nacque il 25 giugno 1720 a Martina Franca da Nicola, contabile del duca Francesco Caracciolo, e da Maria Maddalena Marinosci.
Poco è noto degli anni giovanili: [...] e fornirebbe la norma principale del suo agire, consistente nella conformità con la propria natura razionale.
Il desiderio di seguire la stampa dell'opera e la necessità di ottenere i permessi necessari furono per il M. occasione per un ulteriore ...
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PERRONE, Giovanni
Luciano Malusa
PERRONE, Giovanni. – Nacque a Chieri (Torino) l’11 marzo 1794 da Francesco ed Elisabetta Chiandana.
Studiò teologia nel seminario di Torino e il 10 novembre 1815 entrò [...] di una filosofia razionalistica assoluta. L’abbandono della visione realistica, basata su un equilibrio tra esperienza ed esame razionale delle prove sensibili e percettive, portò al trascendentalismo e quindi all’errore scettico, da un lato, e agli ...
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Ordine monastico originato verso la fine dell’11° sec. dal distacco dall’ordine cluniacense di una corrente rigorista. L’iniziatore fu Roberto di Molesme, che nel 1098 fondò a Citeaux (Cistercium) un nuovo [...] Germania (Himmerod, fondata nel 1135), in Austria (Heiligenkreuz, Zwettl). Le influenze stilistiche c. giunsero anche in Ungheria (Egres) e in Polonia (Sulejow). Per la razionale sistemazione modulare degli ambienti dei complessi abbaziali ➔ abbazia. ...
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razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...
razionale2
razionale2 s. m. [dal lat. rationalis «razionale», der. di ratio -onis «ragione, ragionamento»]. – 1. Nell’Antico Testamento, razionale o r. del giudizio (in latino rationale, in greco λογεῖον, in ebraico ḥōshen), rettangolo di...