Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] istituisce tra l'uomo e le cose, ove l'uomo sappia appunto cogliere nelle cose il senso loro ultimo, la radice razionale e divina. Se nettissima è la difesa della magia come vertice del conoscere filosofico, altrettanto chiara e precisa la polemica ...
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Filosofo e teologo (Pallet, in Bretagna, 1079 - monastero di Saint-Marcel-sur-Saône 1142). Considerato, con Anselmo d'Aosta, come uno degli iniziatori del "metodo scolastico", la sua opera teologica lo [...] Bibbia. Giacché a fondamento dei dati rivelati - oggetto di fede - è quella stessa verità che fonda il lavoro razionale-filosofico: di qui la continuità tra fede e ragione, approfondimento questa di quella e preparazione alla piena contemplazione ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] tornio" (ibidem, III, 5).
Da qui ha origine l'inganno degli Antichi per cui il fittizio orizzonte della Natura del razionalismo greco non ha nulla a che fare con quello che Cosma definisce come "nostro ordine naturale". Mosè, invece, ha ricevuto da ...
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TOMMASO d'Aquino, Santo
E. Simi Varanelli
Filosofo e teologo, nato a Roccasecca (prov. Frosinone) intorno al 1224-1225 dalla famiglia dei conti di Aquino e morto nel 1274.
T. entrò come oblato nel monastero [...] 'intera impresa teologica, dalla cognizione di Dio in sé e quale principio e fine delle creature (prima parte), al ritorno razionale dell'uomo al suo creatore e fine ultimo (seconda parte), che si compie attraverso l'umanità di Cristo (terza parte ...
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DI CAPUA, Leonardo
Silvano Scalabrella
Nacque a Bagnoli Irpino (prov. Avellino) il 10 ag. 1617, da famiglia agiata. Nella sua Vita di Lionardo di Capoa, l'Amenta ci dice che il D. si dedicò agli studi [...] e la cultura tradizionale fu il Parere.
L'opera è del 1681. Con essa, affrontando il problema della filosofia naturale e razionale, il D. si proponeva di dimostrare "quanto vana, quanto priva d'ogni salda dottrina fosse la filosofia di Aristotele" (p ...
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ALTIERI (Paluzzi degli Albertoni), Paluzzo
Aldo Stella
Discendente dalla famiglia romana degli Albertoni, che non era di prim'ordine e nemmeno ricca, ma nel novero della vecchia nobiltà, nacque l'8 [...] ., che provvide pure ad arricchirne la biblioteca con un gran numero di libri e di manoscritti, affidandone il razionale riordinamento al dotto Cartari, archivista di Castel S. Angelo, e lasciandola aperta al pubblico. Si calcola che complessivamente ...
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GUANELLA, Luigi
Alejandro M. Dieguez
Nacque il 19 dic. 1842 a Fraciscio di Campodolcino, vicino Sondrio, da Lorenzo e da Maria Bianchi. La famiglia, di tipo patriarcale e di fede tenace, lo avviò agli [...] dell'agronomo genovese S. Solari, che sostenevano la possibilità di risolvere la questione agraria attraverso una "coltivazione razionale" capace di mettere il contadino italiano sullo stesso livello di quelli europei e americani. Il lavoro di ...
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GERARDO di Csanád (Gerardus Moresenae "Aecclesiae" seu Csanadiensis episcopus)
Luigi Canetti
Di origine veneziana o veneta, nacque sul finire del X secolo; le notizie storicamente accertabili sul suo [...] tradizionale esegesi simbolico-allegorica di ambiente monastico, che si opponeva ai primi tentativi di applicazione del metodo razionale all'analisi del dato rivelato. La compiaciuta veste retorico-stilistica e il linguaggio criptico, ricchissimo di ...
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panteismo
Raffaele Savigni
La fede in una forza divina che pervade l’Universo
In alcune tradizioni religiose, soprattutto in Oriente, la divinità è concepita come il Tutto, una forza che pervade l’Universo [...] movimenti come Scientology pongono al centro della loro proposta la liberazione della mente, teorizzando il superamento della razionalità scientifica e tecnologica, prevalente in Occidente, in nome di una visione più profonda e unitaria dell’uomo ...
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BONERBA, Raffaele
Francesco Cagnetti
Nacque nel 1600 c. a San Filippo Argirense (od. Agira in prov. di Enna). Nell'Ordine degli eremiti agostiniani dal 1616 c., dal 1618 al '24 studiò teologia a Palermo, [...] adeguato della logica non è il concetto, ma il sillogismo, in quanto esso contiene formalmente o materialmente ogni atto razionale e lo stessa "modum cognoscendi"; il verbo non è formalmente, ma solo materialmente termine della proposizione; e la ...
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razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...
razionale2
razionale2 s. m. [dal lat. rationalis «razionale», der. di ratio -onis «ragione, ragionamento»]. – 1. Nell’Antico Testamento, razionale o r. del giudizio (in latino rationale, in greco λογεῖον, in ebraico ḥōshen), rettangolo di...