Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] e A. Libera e il contributo critico di E. Persico e G. Pagano.
Dal 1940 l’influenza delle cosiddette normative razionaliste si estese fuori dall’area dei paesi di grande sviluppo economico, sia come occasione di rinnovamento sociale delle condizioni ...
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SIWEK, Paolo
Ernesto Valentini
Studioso di psicologia razionale, nato a Trojanowice (Cracovia) il 21 gennaio 1893. Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1908 e compiuti gli studî universitarî ecclesiastici [...] 'America Settentrionale, a Parigi, e dal 1960 a Roma.
Le opere del S. vertono soprattutto su argomenti di psicologia razionale. Meritano di essere ricordati specialmente i seguenti voll.: La psychophysique humaine d'après Aristote, Parigi 1930; L'âme ...
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irrazionale
irrazionale [agg. Der. del lat. irrationalis "non razionale", comp. di in- neg. e rationalis "razionale"] [FAF] Non conforme a ragione; di tutto ciò che non possa essere penetrato, dimostrato, [...] , che non sono radici di tali equazioni (per es., il ricordato π). L'insieme dei numeri i. e di quelli razionali forma la classe dei numeri reali. ◆ [ALG] Superficie i.: quella tale che le coordinate dei suoi punti non possono essere espresse ...
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L'Ottocento: matematica. Meccanica analitica
Helmut Pulte
Meccanica analitica
La meccanica analitica è una branca della meccanica razionale la quale, dopo i primi passi compiuti nel XVII sec., ebbe [...] analitica intesa in questo modo ha come riscontro 'sintetico' la meccanica geometrica, sviluppata anch'essa come parte della meccanica razionale nel XIX sec. (Ziegler 1985). Grazie alla generalità e all'efficacia dei metodi in essa si ravvisa, già a ...
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Indirizzo di studi che, ponendosi il problema del sorgere e del configurarsi delle immagini divine e mitologiche al di fuori del razionale conseguimento dell’idea di Dio, fa risalire questa all’esperienza [...] del contatto con fenomeni naturali. Antecedenti del n. si hanno nel mondo classico o nel quadro dei tentativi di spiegare razionalmente l’apparente assurdità dei miti o nella pura e semplice indagine sull’origine della nozione di divinità; in età ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] originale sviluppo è in Giustino, che sotto l’evidente influsso delle idee platonico-stoiche concepisce il l. come il principio razionale che dirige il corso della storia e, rivelandosi per bocca di coloro che vissero secondo ragione come i profeti e ...
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razionalità Facoltà propria degli esseri dotati di ragione.
Economia
La r. è una caratteristica dell’homo oeconomicus. Nella teoria economica tradizionale e moderna si distinguono due approcci alla r.: [...] il primo requisito s’intende la caratteristica che una credenza o un insieme di credenze deve possedere perché sia razionale, di non implicare contraddizioni ed essere in accordo almeno con i principi fondamentali della logica elementare. Per quanto ...
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Filosofo cinese (n. Shangyu Xian, Zhejiang, 27 - m. 97 circa). Fu vicino al taoismo, del quale accettò il lato naturalistico, nella ricerca di un'interpretazione razionale del mondo. Delle sue numerose [...] opere ci rimangono i Lunheng ("Saggi critici") in 30 libri, summa delle discussioni religiose, filosofiche e scientifiche dell'epoca Han ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] Cielo», Cesi con l’uso del microscopio rivelò parti mai vedute di animali e vegetali. Con l’affermarsi del razionalismo cartesiano gran parte dell’orientamento empirico proprio dei Lincei e poi della scuola galileiana andrà perduto a vantaggio di una ...
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Razionalità
Antonio Rainone
Claudio Sardoni
Filosofia
di Antonio Rainone
È quasi un luogo comune la constatazione che la r. e i problemi a essa connessi costituiscano temi eterni della ricerca filosofica. [...] una prospettiva volta a generalizzare il modello weberiano si erano mosse le considerazioni di Popper (1967) sul 'principio di razionalità', il principio secondo cui un agente agisce in modo adeguato o appropriato date le circostanze in cui si trova ...
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razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...
razionale2
razionale2 s. m. [dal lat. rationalis «razionale», der. di ratio -onis «ragione, ragionamento»]. – 1. Nell’Antico Testamento, razionale o r. del giudizio (in latino rationale, in greco λογεῖον, in ebraico ḥōshen), rettangolo di...