Farmacologo (Bautzen 1820 - Giessen 1879); prof. a Dorpat (1849) e a Giessen (1867), diede alla farmacologia l'indirizzo sperimentale che doveva essere più ampiamente sviluppato dal suo discepolo O. Schmiedeberg. [...] Nel Lehrbuch der Arzneimittellehre (1876) tentò un raggruppamento razionale dei farmaci secondo le loro proprietà chimiche e farmaco-dinamiche. ...
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MARCOLONGO, Fernando
Francesca Farnetani
Nato a Messina il 28 ag. 1905 da Roberto e da Maria Santi, dall'età di 3 mesi si stabilì a Napoli, ove il padre era stato chiamato a dirigere la cattedra universitaria [...] di meccanica razionale. Nel capoluogo partenopeo, superati gli studi liceali, si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia: allievo interno nell'istituto di patologia generale diretto da V. Scaffidi nel 1927, si laureò con la lode il 12 luglio ...
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Attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera come esterna a sé.
Orientamenti e sviluppi teorici
Il termine p. abbraccia tutta una serie di processi [...] cognitivi e di attività psichiche superiori: p. razionale, caratterizzato dall’impiego di procedimenti di tipo deduttivo-induttivo; p. intuitivo, che procede in maniera non sequenziale, afferrando la situazione senza essere in grado di descrivere i ...
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Filosofo, medico e giurista ebreo (Cordova 1135 - Il Cairo 1204). Il pensiero di M. rappresenta il più alto livello raggiunto dalla speculazione ebraica medievale. Nella sua opera Dalāla al-ḥā'irīm ("Guida [...] Guida dei perplessi, infine, M. tende a dimostrare (fondandosi su Aristotele) che non esiste un contrasto tra la filosofia razionale e gli insegnamenti della religione, potendo filosofia e religione combinarsi in armonica unità. L'esistenza di Dio è ...
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Medico (Boldekow, Pomerania, 1766 - Halle 1833), nipote di Christian Konrad; dal 1795 prof. ordinario di patologia generale a Halle. Studioso delle lingue classiche e semitiche, è soprattutto noto per [...] una storia della medicina (Versuch einer pragmatischen Geschichte der Arzneikunde, 5 voll., 1792-99), la prima organica e razionale, che ebbe varie edizioni, fu tradotta in più lingue e più volte in italiano, con varie aggiunte attinenti alla ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le origini della neurofisiologia
Guido Cimino
Franco A. Meschini
Le origini della neurofisiologia
La tradizione classica, medievale e rinascimentale
di [...] e i modi segreti del funzionamento dell'anima sensitiva. Nel capitolo X afferma che "il cervello è sede primaria dell'anima razionale nell'uomo, e di quella sensitiva negli animali bruti [...]. Le altre facoltà di quest'anima, come il senso e il moto ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La formazione dei medici
Kenneth M. Ludmerer
La formazione dei medici
Fin dai tempi degli antichi sciamani, gli uomini hanno sempre [...] aspirato a vivere in buona salute; di conseguenza tutte le culture hanno cercato di spiegare in modo razionale i misteri della malattia e di offrire qualche tipo di terapia. Gli abitanti dell'America coloniale ottenevano cure mediche da persone che ...
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Medico (Ragusa di Dalmazia 1668 - Roma 1707). Lavorò a Firenze con R. Bellini e a Bologna fu allievo di M. Malpighi; dal 1696 (o 1695) prof. di chirurgia e anatomia alla Sapienza di Roma, passando poi [...] 'impostazione astratta di indirizzi medici ancora prevalenti, richiamandosi al principio ippocratico dell'osservazione diretta e razionale del malato (De praxi medica, 1696), tentando talora anche spiegazioni meccaniche - di ispirazione iatrofisica ...
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Farmacologia
Pietro Di Mattei
di Pietro Di Mattei
Farmacologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Posizione concettuale della farmacologia nel Novecento. 3. I temi della farmacologia nel Novecento. 4. I [...] anche nei riguardi delle azioni dei farmaci sull'organismo vivente. Il concetto di meccanismo d'azione soddisfaceva la razionalità moderna dei farmacologi, fissando un chiaro rapporto fra cause ed effetti dei farmaci. Si deve a questa impostazione ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] dell’autarchia e dell’indifferenza, in quanto vide nel mondo stesso il divino e nell’accadere il realizzarsi di un fato razionale, che nulla poteva alterare e di fronte a cui non restava se non la virtù dell’accettazione. Col neoplatonismo si ebbe ...
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razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...
razionale2
razionale2 s. m. [dal lat. rationalis «razionale», der. di ratio -onis «ragione, ragionamento»]. – 1. Nell’Antico Testamento, razionale o r. del giudizio (in latino rationale, in greco λογεῖον, in ebraico ḥōshen), rettangolo di...