Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] non si è mai sognato di negare la verità dei fatti; […] ciò che esso ha solo sempre negato è la razionalità e il razionalismo» (p. 23). Ed è questo lo snodo concettuale che permette a Rensi di confutare la più classica delle obiezioni antiscettiche ...
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ragionamento
Margherita Zizi
Una fondamentale operazione della nostra mente
Se paragoniamo la mente umana a un computer e il pensiero a un processo di elaborazione di informazioni, potremmo dire che [...] è bassa posso presumere che non pioverà. È questo il procedimento mediante il quale si prende una decisione razionale in condizioni di incertezza.
Poiché i procedimenti induttivi si servono di ragionamenti in termini di probabilità, la logica ...
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Ferraris, Maurizio. − Filosofo italiano (n. Torino 1956). Allievo di G. Vattimo, influenzato da J. Derrida, ha esordito come teorico dell’ermeneutica prima di volgere il suo interesse verso il filone analitico. [...] de Il Sole 24 Ore e a la Repubblica; dirige la Rivista di estetica.
Storia dell’ermeneutica (1988); Estetica razionale (1997); Experimentelle Ästhetik (2001); L’altra estetica (in collab. con P. Kobau, 2001); Una ikea di università (2001); Il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tommaso d’Aquino
Gian Carlo Garfagnini
Tra i più grandi intellettuali del Medioevo la cui influenza è viva ancora oggi, come dimostra una bibliografia in perenne rinnovamento, Tommaso d’Aquino è stato [...] e di promulgarla. «Può così essere data una definizione precisa della legge, la quale non è altro che un certo ordinamento razionale finalizzato al bene comune, promulgato da chi ha la cura della comunità» (q. 90, a. 4 resp.). Rilevando altresì, con ...
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PADOVANI, Umberto Antonio
Enrico Castelli Gattinara
PADOVANI, Umberto Antonio. – Nacque il 27 novembre 1894 ad Ancona da Attilio e da Elisabetta Rossati, in una famiglia tradizionalmente patriarcale [...] corsi di Pietro Martinetti, il quale lo liberò subito da tutte le ingenuità positiviste e lo introdusse al razionalismo e all’idealismo trascendente, in una linea sostanzialmente atea. Ma il retaggio dell’educazione infantile e il forte attaccamento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] Philosophie des Rechts di Hegel) Silvio Spaventa scriveva sul «Nazionale» (nr. 41, 22 aprile 1848) che
l’idea è la razionalità della rivoluzione, imperocché la ragione sola governa il mondo ed ha un dritto infinito all’esistenza. La ragione è scopo a ...
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BERTINI, Giovanni Maria
Virginia Cappelletti
Nacque a Pancalieri (Torino) il 3 ag. 1818, da Giovanni Battista, agiato proprietario, e da Rosa Ruscazio. Intorno al 1827 si trasferì con la famiglia a [...] inizio un nuovo corso del suo pensiero.
Socrate gli apparve l'ideale del filosofo che considera la filosofia come scienza, come indagine razionale, come tale da condurre alla vera virtù, la quale altro non è che amore del sapere e della verità per se ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] Scienza e filosofia
Non è possibile segnare una netta cesura tra la maturazione del metodo sperimentale nel 17° sec., il razionalismo e l’empirismo da un lato, la gnoseologia illuministica dall’altro. Controverso è il ruolo del metodo e della fisica ...
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Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] 'idea. In tale concezione dialettica del rapporto tra l'essere, proprio di Dio, e l'esistere, proprio dell'uomo, fra il razionale e il reale, con cui G. rinnova in certo modo l'esperienza hegeliana, è d'altronde il punto essenziale della sua polemica ...
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Scienziato e filosofo (Clermont, od. Clermont-Ferrand, 1623 - Parigi 1662). Il padre, Étienne (v.), magistrato e buon matematico, orientò Blaise, secondogenito, in un ambiente scientifico, quello del circolo [...] : è del 1647 la sua polemica contro il predicatore cappuccino Jacques di Saint-Ange accusato da lui di tentare un'apologetica "razionale" del cristianesimo. Non si può tuttavia parlare ancora di "conversione" alla vita religiosa anche se in lui fu da ...
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razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...
razionale2
razionale2 s. m. [dal lat. rationalis «razionale», der. di ratio -onis «ragione, ragionamento»]. – 1. Nell’Antico Testamento, razionale o r. del giudizio (in latino rationale, in greco λογεῖον, in ebraico ḥōshen), rettangolo di...