Filosofo (Cento 1550 - Padova 1631); insegnò (dal 1590) all'università di Padova per molti anni. Collega a Padova di Galilei, C. non volle, sembra, prender mai in considerazione le sue ipotesi né compiere [...] muove come fine, causalità dei cieli - retto ciascuno da un'anima informante - che agiscono attraverso il calore, anima razionale come forma informante e quindi mortale, al di sopra della quale sta un principio d'intelligibilità incorporeo e unico ...
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Astronomia
L. del tempo medio Curva a forma di otto, luogo dei punti dove si trova l’ombra dell’estremità dello gnomone di una meridiana all’istante del mezzogiorno medio.
Matematica
Nome di varie curve.
L. [...] è uguale al quadrato della semidistanza d dei 2 punti; è un caso particolare delle ovali di Cassini; è una quartica razionale bicircolare con un punto doppio nodale a tangenti ortogonali nel punto medio del segmento AB; ha equazione
(x2 + y2)2 = 2 ...
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Storico delle religioni ed ebraista (West Chester, Pennsylvania, 1851 - Cambridge, Massachusetts, 1931), prof. di ebraico e storia delle religioni all'Andover theological seminary, poi di teologia e storia [...] Nelle sue opere M. segue un indirizzo eminentemente filologico; sulle sue interpretazioni storiche influì quella tendenza a un teismo razionale e moralistico, cui aderì soprattutto verso la fine della vita. Tra le sue opere: Commentary on the Book of ...
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BONAVENTURA da Bagnoregio, santo
Raoul Manselli
Nacque a Civita di Bagnoregio, nella Tuscia romana, da un medico di elevata condizione familiare, Giovanni di Fidanza, e da Maria di Ritello. Battezzato [...] Onde diciamo che nulla è del tutto semplice se non Dio" (InHexaëmeron, vis. I, coll. I, ed. Delorme, p. 54).
Così anche l'anima razionale è un hoc aliquid capace di esistere e agire per sé e ha in sé "un principio materiale da cui ha l'esistere e un ...
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ragione
Marta Cristiani
Termine usato correntemente da D. con una serie di significati diversi, conformi ora al linguaggio comune, ora al linguaggio filosofico. Cfr. un'enumerazione dei significati [...] (v.), buono in sé perché fornito dalla natura a tutti gli esseri viventi (in quanto cioè ogni animale, sì come elli è nato, razionale come bruto, se medesimo ama, e teme e fugge quelle cose che a lui sono contrarie, e quelle odia, Cv IV XXII 5 ss ...
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equazione algebrica
equazione algebrica equazione che, eventualmente dopo opportune trasformazioni che utilizzano le proprietà dei numeri reali, assume forma polinomiale, cioè del tipo p(x1, …, xn) = [...] la somma delle radici cambiata di segno; q il loro prodotto.
Quando a, b, c (oppure p e q) sono razionali, le radici saranno numeri razionali soltanto se Δ è un quadrato perfetto. Se nell’equazione ax 2 + bx + c = 0 il coefficiente b è nullo ...
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COACCI (Coaci)
Luigi Ficacci
Famiglia di argentieri di origine marchigiana, attivi fra il XVIII e XIX sec. Di essi Vincenzo, figlio di Giovanni Battista, nacque a Montalboddo (oggi Ostra, in provincia [...] modello la logica settecentesca dell'oggetto viene infranta nell'estrapolazione dei singoli elementi poi ricomposti in una nuova e razionale sintassi che prevede tra l'altro il traforo del nodo in un'edicola circolare cupolata e retta da colonne ...
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KRAL, Giulio
Luca Dell'Aglio
Nato a Trieste il 26 luglio 1901, da Vittorio e Aurelia Gatti, svolse gli studi universitari presso il Politecnico di Milano, dove si laureò in ingegneria civile nel 1923, [...] in matematica presso l'Università di Roma, sotto la guida di Tullio Levi-Civita. Fu poi assistente alla cattedra di meccanica razionale di tale università, dove tenne anche, per supplenza, dal 1928, il corso di fisica matematica e, per incarico, dal ...
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Vailati
Vailati Giovanni (Crema, Cremona, 1863 - Roma 1909) matematico, filosofo e storico della scienza italiano. Laureatosi a Torino in ingegneria (al Politecnico, 1884) e in matematica (1888), nel [...] fu assistente di geometria proiettiva (1895-96) e, dal 1896 al 1898, di V. Volterra nel corso di meccanica razionale. Durante questo triennio tenne un corso libero di storia della meccanica, del quale furono pubblicate le tre prolusioni: Importanza ...
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Modernità
David Frisby
Sebbene il concetto di m. abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del 19° sec., lo studio delle caratteristiche della struttura e dei processi [...] lo sviluppo storico di essa (visto in larga misura in termini di sviluppo di sistemi e sottosistemi dell'agire razionale orientato allo scopo). Sul piano sociologico l'analisi del ruolo della razionalizzazione nella m. condotta da Habermas rivela una ...
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razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...
razionale2
razionale2 s. m. [dal lat. rationalis «razionale», der. di ratio -onis «ragione, ragionamento»]. – 1. Nell’Antico Testamento, razionale o r. del giudizio (in latino rationale, in greco λογεῖον, in ebraico ḥōshen), rettangolo di...