Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] teologico, in Hobbes e Spinoza troviamo una netta separazione di f. e teologia, perché la teologia concerne nozioni non soggette all’analisi razionale e perché ha come oggetto la fede, il cui scopo è l’obbedienza e la pietà, e non la verità, che è ...
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suggestione Fenomeno della coscienza per cui un’idea, una convinzione, un desiderio, un comportamento sono imposti dall’esterno, da altre persone, o anche da fatti e situazioni valutati non obiettivamente, [...] e da impressioni e sensazioni soggettive non vagliate in modo razionale e critico. La forma estrema della s. si ha nella s. ipnotica, nella quale l’ipnotizzatore, suggerendo all’ipnotizzato un certo complesso di rappresentazioni e di desideri (➔ ...
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RESPIGHI, Lorenzo
Gaspare Ambrosini
Astronomo, nato a Cortemaggiore (Piacenza) il 9 ottobre 1824, morto a Roma il 10 dicembre 1889. Laureato ad honorem in matematica nel 1847 all'università di Bologna, [...] due anni dopo veniva nominato lettore di meccanica razionale presso la stessa università e nel 1854, a soli 27 anni, vi otteneva la cattedra di astronomia e quindi la direzione dell'annesso osservatorio astronomico. Nel 1865, dopo la morte dell' ...
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R
R (insieme dei numeri reali) insieme numerico, denotato con il simbolo R, che comprende tutti i numeri che è possibile scrivere in forma decimale, con parte decimale finita, infinita periodica o infinita [...] o più in generale reali converge a un numero reale. Per costruzione, inoltre, ogni numero reale è limite di una successione di numeri razionali; da ciò segue che, a meno di isometrie, R è il minimo campo completo contenente Q, vale a dire R è il ...
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Q
Q (insieme dei numeri razionali) insieme numerico, indicato con il simbolo Q (da «quoziente») che estende l’anello Z dei numeri interi. Se a e b sono numeri interi, con b ≠ 0, non sempre è definito [...] totale (sempre indicato con il simbolo ≤) che estende quello definito in Z e definito come segue:
Se x e y sono due numeri razionali, si scrive allora x < y (o equivalentemente y > x) se y − x > 0; la relazione < è l’ordinamento stretto ...
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OEEC
Sigla di Organization for European economic cooperation. Organismo europeo di coordinamento dei programmi di produzione, esportazione e investimenti dei Paesi contemplati dal piano Marshall. Costituito [...] nel 1948, con sede a Parigi, allo scopo di utilizzare nel modo più redditizio e razionale l’aiuto americano alla ricostruzione europea è rimasto in vigore, come organo di coordinamento tra le politiche economiche dei Paesi dell’Europa occidentale, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il sistema tecnico dei Greci
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con l’affermarsi dei sistemi filosofici della Ionia, [...] pochi semplici strumenti, dei quali si serve per abbattere gli alberi, tagliare il legno e unire il tutto in modo razionale; con il repertorio di utensili propri del falegname, un’ascia, un martello, una sega e della colla di pesce, materiali ...
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Ludovico IV il Bavaro, imperatore
Enrico Pispisa
Con L. è stato identificato dal Davidsohn il cinquecento diece e cinque di Pg XXXIII 43. Lo studioso, presi in esame i vv. 37-45, ha tentato di dare [...] loro una spiegazione razionale, affermando innanzi tutto che cinquecento diece e cinque ha il doppio senso della cifra e della sigla: si ha quindi la parola Dux e il numero 515. Considerato il Dux come erede dell'aquila, la fuia come la Chiesa e il ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] strumento per il raggiungimento dei principî morali e il culto è svalutato come inadeguato a quella religiosità strettamente razionale che K. assume come ideale.
Rimanevano esclusi dalla considerazione "critica" di K. una serie di problemi che la ...
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In filosofia, nella sua accezione generale, il termine è stato usato per indicare le varie forme che nella storia del pensiero ha assunto la polemica contro la ragione intesa come facoltà che procede per [...] soprattutto in sede polemica, il termine si è caricato di significati diversi, in rapporto al diverso valore dato a ragione, intelletto, razionalità ecc. Più in particolare, tra Otto e Novecento, è servito a indicare la filosofia di F.W. Nietzsche, l ...
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razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...
razionale2
razionale2 s. m. [dal lat. rationalis «razionale», der. di ratio -onis «ragione, ragionamento»]. – 1. Nell’Antico Testamento, razionale o r. del giudizio (in latino rationale, in greco λογεῖον, in ebraico ḥōshen), rettangolo di...