DESDERI, Ettore
Sergio Martinotti
Nato ad Asti in un'antica famiglia piemontese, da Giuseppe, generale di cavalleria e da Emilia Vagnone, il 10 dic. 1892, si laureò in architettura al politecnico di [...] rintracciabile nelle Umoresche e negli Intermezzi per pianoforte pubblicati a Parigi nel 1930 (erano state peraltro colte influenze di Ravel e di Roussel) e nella citazione di una canzone natalizia piemontese ("Gesù Bambin l'è nato") che appare nella ...
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GUARNIERI (de Guarnieri)
Raoul Meloncelli
Famiglia di musicisti, il cui capostipite, Luigi, nato ad Adria, in Polesine, il 21 maggio 1842, fu apprezzato contrabbassista. Per difficoltà economiche si [...] riprese sino al 1920, presentando programmi che spaziavano dal repertorio classico e romantico sino ad autori quali C. Debussy, M. Ravel, G. Fauré, A. Smareglia, O. Respighi, G. Martucci, V. De Sabata, J. Sibelius, G.F. Malipiero, I. Stravinskij. Nel ...
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BELLEZZA, Vincenzo
Raoul Meloncelli
Nato a Bitonto (Bari) il 17 febbr. 1888, apprese i primi elementi di teoria musicale dal padre e iniziò giovanissimo lo studio del violino vincendo una borsa di studio [...] oltre ad un memorabile Mefistofele di A. Boito con Nellie Melba e F. Chaliapin, diresse anche L'Heure espagnole di M. Ravel e, notato dall'impresario G. Gatti Casazza, gli fu offerta una scrittura per il Metropolitan di New York, ove nel 1926 esordi ...
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PICK-MANGIAGALLI, Riccardo
Johannes Streicher
PICK-MANGIAGALLI, Riccardo. – Nato il 10 luglio 1882 a Strakonitz (Strakonice, nell’attuale Repubblica Ceca) da padre boemo e madre italiana.
Nel 1884 la [...] nel 1927, si avvertono echi della Burleske di Richard Strauss, ma le sonorità devono molto anche a Paul Dukas e Maurice Ravel, in una sintesi tanto d’effetto quanto bizzarra e originale. Nello stesso 1918 andò in scena alla Scala Il carillon magico ...
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CASAGRANDE, Alessandro
Clara Gabanizza
Nacque a Terni l'11 apr. 1922 da Giovanni e Margherita Michelini: i genitori erano entrambi musicisti. Il padre, violoncellista nel complesso "Stanislao Falchi", [...] gli stimoli che potevano venirgli dalle varie scuole e dalle nuove correnti, si attenne soprattutto al classico nitore di Ravel, manifestando però un'assoluta autonomia e libertà di espressione.
Leggiamo in una sua lettera del giugno 1964: "Oggi si ...
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ALDERIGHI, Dante
M. Giovanna Ruffini
Nacque a Taranto il 7 luglio 1898 da Raffaello e Maria Cardellicchio. La grande passione da lui mostrata per la musica fin dalla prima infanzia determinò il trasferimento [...] concisione e schematicità, tali da farlo avvicinare alle forme costruzionistiche del "Gruppo dei sei" francese e di Ravel. Si vedano ad esempio la Toccata per pianoforte, basata su brevi sezioni melodiche in progressione cromatica, il Preludio ...
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DE MURO LOMANTO, Vincenzo
Mauro Bucarelli
Nacque a Canosa di Puglia (Bari) l'11 apr. 1902 da Gennaro e Maria Lomanto; discendente da nobile famiglia, nel 1914 entrò nel seminario di Molfetta dove cominciò [...] 1938 quale protagonista de Iracconti di Hoffmann di J. Offenbach, e alla Fenice di Venezia per L'heure espagnole di M. Ravel e Gianni Schicchi di G. Puccini (17 genn. 1939), la partecipazione alla prima napoletana della Filanda magiara di Z. Kodaly ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] Prima guerra mondiale. In Francia C. Debussy sviluppò un linguaggio profondamente originale alternativo al wagnerismo, e musicisti come M. Ravel, E. Satie, D. Milhaud e A. Honegger, reagirono alla crisi con l’ironia e la raffinatezza. A Vienna la ...
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WALZER (voce tedesca, da walzen "rigirarsi"; fr. valse; sp. vals; ingl. waltz)
Gastone ROSSI-DORIA
Danza diffusasi dal principio del sec. XIX. Piuttosto arbitrarî appaiono i richiami, tentati da alcuni [...] La Bella dormente nel bosco), J. Brahms (Liebesliederwalzer, cantati), E. Chabrier, J. Sibelius (Valse triste), F. Schmitt, M. Ravel (Valses nobles et sentimentales, il poema sinfonico La Valse, ecc.), I. Stravinskij (nella 1ª Petite suite per pianof ...
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ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] rivolse particolare attenzione ai russi (Čajkovskij, Prokof’ev, Skrjabin, Rachmaninov), poi ai francesi (Berlioz, Bizet, Ravel, Debussy), ad autori del Novecento storico (Hindemith, Bartók, la Scuola di Vienna, soprattutto Berg), oltre ai ...
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tamburello2
tamburèllo2 s. m. [dim. di tamburo]. – 1. Strumento a percussione, detto anche tamburo basco, formato da una membrana tesa sopra un cerchio di legno (di 25-30 cm di diametro), nel quale sono inseriti dei campanelli o dei piccoli...
alborada
‹albℏoràdħa› s. f., spagn. (propr. «alba1»). – Tipo di composizione lirico-musicale che trae motivo dall’alba, analogo all’aubade francese e alla mattinata o albata italiana (es., l’Alborada del gracioso di M. Ravel).