DALLAPICCOLA, Luigi
Bianca Maria Antolini
Nacque a Pisino d'Istria il 3 febbr. 1904, da Pio, preside del locale liceo di lingua italiana, e da Domitilla Alberti; fu lo stesso D. a mettere in rilievo [...] salvo il periodo 1940-44 in cui tenne la cattedra di composizione). Negli anni '20 studiò a fondo Debussy e Ravel, e varie opere di I. Stravinskij, D. Milhaud, P. Hindemith; tra le varie esperienze musicali, rimase profondamente impressionato da una ...
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Musicista italiano (Venezia 1882 - Treviso 1973). Insieme a I. Pizzetti, O. Respighi e A. Casella, M. fece parte della generazione di musicisti che, in reazione al predominio assoluto del melodramma, contribuirono [...] si diplomò in composizione, nel 1904, con M. E. Bossi. Nel 1913, durante un soggiorno parigino, strinse amicizia con M. Ravel ed ebbe modo di assistere alla prima assoluta di La sagra della primavera di I. F. Stravinskij. Conobbe anche A. Casella e ...
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DE SABATA, Victor
Raoul Meloncelli
Nacque a Trieste il 10 apr. 1892 da Amedeo, maestro di canto d'origine friulana, e da Rosita Tedeschi, di famiglia israelita. Dal padre, maestro del coro all'Opéra [...] livello delle compagnie di canto: Otello di Verdi (con R. Vinay e G. Bechi, 1947), L'enfant et les sortilèges di M. Ravel (con S. Danco, 1948), Tristano e Isotta di Wagner (con K. Flagstadt, 1948), Il Trovatore di Verdi (con G. Bechi, O. Fineschi ...
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Galliano, Richard. – Fisarmonicista francese (n. Le Cannet 1950). Musicista precocissimo, ha appreso dal padre fisarmonicista le prime tecniche di questo strumento, studiando anche trombone, armonia e [...] O. Piazzolla e solista di eccezione, la sua discografia è ricchissima: si citano qui, tra i numerosi altri album, Joue Ravel & Debussy (1979), Chet Baker meets novos tempos salsamba (con C. Baker, 1980), Spleen (1985), New Musette (con A. Romano ...
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Filosofo francese (Bourges 1903 - Parigi 1985); prof. di filosofia morale dapprima all'univ. di Lilla e poi (dal 1952) alla Sorbona. Il suo pensiero, che si muove almeno in parte nell'atmosfera della filosofia [...] ). Notevoli anche i suoi studî storici: Bergson (1931), L'Odyssée de la conscience dans la dernière philosophie de Schelling (1933). Ha svolto inoltre attività di critico musicale, pubblicando libri su F. Chopin, C. Debussy, G. Fauré, M. Ravel, ecc. ...
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Musicista francese (Pamiers, Ariège, 1845 - Parigi 1924). Allievo di L. Niedermeyer e C. Saint-Saëns, fu poi organista a Rennes e a Parigi. Volontario di guerra nel 1870, al suo ritorno a Parigi insegnò [...] Mélodies per canto e pianoforte e molti brevi lavori pianistici. Il meglio della sua produzione è forse nella musica da camera, nella pianistica e nelle Mélodies. Furono suoi allievi diretti, tra gli altri, L. Aubert, A. Casella, M. Ravel. ...
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CORTESE, Luigi (Louis)
Sergio Martinotti
Nacque a Genova il 19 nov. 1899, primogenito di Andrea, agiato commerciante, e della francese Jeanne Constant, che aveva studiato pianoforte. Avviato molto presto [...] A Parigi, ove si stabilì per qualche anno, il C. studiò nel biennio 1924-26 armonia con A. Gédalge (già maestro di Ravel, Bloch, Ibert, Honegger e Milhaud), composizione con E. Lévy e pianoforte (per brevissimo tempo) con A. Cortot: ma fu soprattutto ...
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Vergani, Vera
Riccardo Martelli
Attrice teatrale e cinematografica, nata a Milano il 6 febbraio 1895 e morta a Procida (Napoli) il 22 settembre 1989. Negli anni Dieci e Venti fu una delle più note interpreti [...] rilievo, con i registi Roberto Roberti (padre di Sergio Leone), Camillo De Riso, Guglielmo Zorzi e il francese Gaston Ravel, avendo al fianco comprimari celebri come Tullio Carminati, Franz Sala, Gustavo Serena e Guido Trento. Diede tuttavia il ...
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FERRANTI, Giuseppe
Emanuele Carlo Mongiovì
Nacque a Piacenza il 29 giugno 1888 da Gaetano e da Maria Teresa Montanarini.
La vita e l'opera di questo compositore restano in gran parte sconosciute. Molto [...] della Société, la quale proponeva continuamente al pubblico le opere degli artisti più rappresentativi del momento (C. Debussy, M. Ravel, A. Schoenberg e I. Stravinskij). Presto però il F. si chiuse in appartato isolamento, pur continuando a comporre ...
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DAVICO, Vincenzo
Anna Bisconti
Nacque a Monaco (principato) il 14 gennaio del 1889 da Giuseppe e da Maria Accomasso. Iniziò i suoi studi a Torino con il maestro Giovanni Cravero e li terminò al conservatorio [...] di Debussy. "Eppure, si ritrovano in lui non soltanto i cascamidella concezione serica e nuvolosamente arabescata di Debussy, Ravel, Matisse e Valéry, ma anche le premesse della nuova concezione del suono" (G. Cogni).
Malgrado l'interesse suscitato ...
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tamburello2
tamburèllo2 s. m. [dim. di tamburo]. – 1. Strumento a percussione, detto anche tamburo basco, formato da una membrana tesa sopra un cerchio di legno (di 25-30 cm di diametro), nel quale sono inseriti dei campanelli o dei piccoli...
alborada
‹albℏoràdħa› s. f., spagn. (propr. «alba1»). – Tipo di composizione lirico-musicale che trae motivo dall’alba, analogo all’aubade francese e alla mattinata o albata italiana (es., l’Alborada del gracioso di M. Ravel).