BONTEMPELLI, Massimo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Como il 12 maggio 1878, da Alfonso e da Maria Cislaghi. Rimase nella città natale solo pochi mesi. Infatti il padre, ingegnere costruttore nelle ferrovie, [...] Scarlatti o Palestrina, sia (con una prontezza d'eco anch'essa non comune) nei confronti di musicisti contemporanei come Ravel o Malipiero" (cfr. recensione), si è rivelato durevolmente felice e convincente il saggio su Verdi, dal B. definito "il ...
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GARA, Eugenio
Rossella Pelagalli
Nato a Genova il 6 luglio 1888 da Luigi e Angela Lardera, mostrò ben presto spiccate attitudini letterarie: già nel 1910 debuttò con la raccolta di versi, edita a Napoli, [...] personaggi della musica e del teatro (tra gli altri si ricordano i nomi di A. Catalani, R. Strauss, G. Puccini, I. Pizzetti, M. Ravel, P. Mascagni, F. Busoni).
Il G. morì a Milano il 6 ag. 1985.
Apprezzato per la finissima sensibilità e per il rigore ...
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CANGIULLO, Francesco
Ugo Piscopo
Nacque a Napoli il 17 genn. 1884 da Gennaro e Concetta Pennino, primo di dieci figli.
Discendeva, per linea paterna, da affermati intagliatori in legno: il nonno, Francesco, [...] 1916 compose il "grottesco coreografico" Il giardino zoologico per i balletti russi di Diagilev, che doveva essere musicato da M. Ravel. Intanto, veniva a contatto con Cocteau, Prokofev, Apollinaire e con il gruppo del cabaret Voltaire di Zurigo (in ...
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tamburello2
tamburèllo2 s. m. [dim. di tamburo]. – 1. Strumento a percussione, detto anche tamburo basco, formato da una membrana tesa sopra un cerchio di legno (di 25-30 cm di diametro), nel quale sono inseriti dei campanelli o dei piccoli...
alborada
‹albℏoràdħa› s. f., spagn. (propr. «alba1»). – Tipo di composizione lirico-musicale che trae motivo dall’alba, analogo all’aubade francese e alla mattinata o albata italiana (es., l’Alborada del gracioso di M. Ravel).