Musicista francese (Ciboure, Pirenei Francesi, 1875 - Parigi 1937). Guidò, insieme a C. Debussy, l'innovazione musicale dei primi trent'anni del Novecento, in Francia e ben oltre i suoi confini, esprimendosi ai più alti vertici nelle composizioni per pianoforte e utilizzando con raffinata eleganza diverse espressioni musicali. L'arte di R., caratterizzata da una raffinata perizia compositiva, è segnata ...
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Ammiraglio francese (Ravel, Alvernia, 1729 - Parigi 1794). Nel 1758 partecipò alla spedizione delle Indie, dove fu catturato per due volte dagli Inglesi; al ritorno in patria fu nominato maresciallo di [...] campo e nel 1777 viceammiraglio dei mari d'Asia e d'America. Durante la guerra d'indipendenza americana operò più volte con successo sulle coste orientali e delle Antille. Conquistata l'isola di Grenada, ...
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Musicologo italiano (Torino 1909 - ivi 1967). Noto in Italia e all'estero per importanti saggi su M. Ravel, I. F. Stravinskij, P. Hindemith, A. Berg, ecc. Collaboratore della Rassegna musicale e direttore, [...] dal 1958, dell'Approdo musicale ...
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Compositore spagnolo (Barcellona 1893 - ivi 1987). Nel 1921 si stabilì a Parigi, dove assimilò lo stile di Debussy, Ravel e del Gruppo dei sei. La parte più cospicua, e più importante, della sua opera [...] è costituita dalle composizioni per voce, o per voce e pianoforte, spesso tratte dal folclore iberico ...
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Compositore e musicologo (Madrid 1890 - Città di Messico 1958). Studiò con B. Perez Casas, M. De Falla e M. Ravel. Critico musicale del giornale El Sol (1918-36); nel 1938 si trasferì a Città di Messico. [...] È autore di numerosi scritti musicologici, tra cui La música moderna (1945) e La música en la sociedad europea (4 voll., 1946). Ha composto prevalentemente musica da camera ...
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Nome d'arte del musicista Roland-Aléxis-Manuel Lévy (Parigi 1891 - ivi 1966). Studiò con A. Roussel e M. Ravel; dal 1947 prof. di estetica al conservatorio nazionale di musica a Parigi. Compose musica [...] teatrale, vocale-strumentale e strumentale, musica per film; apprezzato critico musicale, scrisse lavori su A. Honegger e M. de Falla ...
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Musicologo francese (Pont-de-Roide, Doubs, 1886 - Parigi 1966). Autore di volumi sulla notazione musicale medioevale, su Bruckner (1946), su Ravel (1947), su Frescobaldi (1952) e su Guillaume de Machault [...] (1955) ...
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Musicista (Strasburgo 1891 - Richmond, Virginia, 1968). Apprezzato direttore d'orchestra (notevoli soprattutto le sue interpretazioni di Roussel, Fauré, Debussy e Ravel), ha svolto una fortunata carriera [...] in Francia e altri paesi d'Europa e d'America. Dal 1949 al 1962 è stato direttore dell'orchestra sinfonica di Boston ...
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Compositore (Mosca 1892 - Parigi 1954). Studiò con N. N. Čerepnin e M. O. Štejnberg al conservatorio di Pietroburgo, poi con M. Ravel a Parigi, dove si stabilì nel 1917. Il suo principale lavoro è Le livre [...] de la vie, vasta composizione d'intonazione mistica, con singolari esperimenti armonici e strumentali. È anche autore di scritti teorici ...
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Musicista francese (Parigi 1909 - ivi 1987). Ha studiato al conservatorio di Parigi, e si è perfezionata poi con R. Casadesus e R. Serkin. Raffinata interprete di Ravel, dal 1928 ha svolto un'applaudita [...] attività internazionale di concertista di pianoforte ...
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tamburello2
tamburèllo2 s. m. [dim. di tamburo]. – 1. Strumento a percussione, detto anche tamburo basco, formato da una membrana tesa sopra un cerchio di legno (di 25-30 cm di diametro), nel quale sono inseriti dei campanelli o dei piccoli...
alborada
‹albℏoràdħa› s. f., spagn. (propr. «alba1»). – Tipo di composizione lirico-musicale che trae motivo dall’alba, analogo all’aubade francese e alla mattinata o albata italiana (es., l’Alborada del gracioso di M. Ravel).