GUI, Vittorio
Nadia Carnevale
Nacque a Roma il 14 sett. 1885 da una famiglia originaria della Savoia. Dopo aver ricevuto i primi insegnamenti musicali dalla madre, una pianista che era stata allieva [...] dell'Alceste di Gluck, alle prime esecuzioni in Italia dell'Arianna a Nasso di Strauss e l'Heure espagnole di M. Ravel, nonché a due nuove prime esecuzioni assolute (Madonna Imperia di Alfano, e Sette canzoni di G.F. Malipiero). Sempre in quegli ...
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RUSSOLO, Luigi Carlo Filippo
Pierfranco Moliterni
Nicola Zito
RUSSOLO, Luigi Carlo Filippo. – Nacque il 30 aprile 1885 a Portogruaro (Venezia) da Domenico, orologiaio, organista e direttore della schola [...] dei «rumoristi futuristi italiani» assistettero Darius Milhaud, Alfredo Casella, Stravinskij, Arthur Honegger, Manuel de Falla, Maurice Ravel, Djagilev e Piet Mondrian; quest’ultimo ne diede conto nell’articolo De ‘bruiteurs futuristes italiens’ en ...
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DE MURO LOMANTO, Vincenzo
Mauro Bucarelli
Nacque a Canosa di Puglia (Bari) l'11 apr. 1902 da Gennaro e Maria Lomanto; discendente da nobile famiglia, nel 1914 entrò nel seminario di Molfetta dove cominciò [...] 1938 quale protagonista de Iracconti di Hoffmann di J. Offenbach, e alla Fenice di Venezia per L'heure espagnole di M. Ravel e Gianni Schicchi di G. Puccini (17 genn. 1939), la partecipazione alla prima napoletana della Filanda magiara di Z. Kodaly ...
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VANONI, Ezio
Antonio Magliulo
VANONI, Ezio. – Nacque a Morbegno (Sondrio), in Valtellina, il 3 agosto 1903, da Teobaldo, segretario comunale e geometra, e da Luigia Samaden, diplomata maestra e collaboratrice [...] risultato conforme a un principio di reciprocità intergenerazionale.
Il 15 gennaio 1942 il ministro delle Finanze Thaon di Ravel affidò all’Istituto nazionale di finanza corporativa il compito di studiare un progetto di riforma del sistema tributario ...
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ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] rivolse particolare attenzione ai russi (Čajkovskij, Prokof’ev, Skrjabin, Rachmaninov), poi ai francesi (Berlioz, Bizet, Ravel, Debussy), ad autori del Novecento storico (Hindemith, Bartók, la Scuola di Vienna, soprattutto Berg), oltre ai ...
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PIZZETTI, Ildebrando
Fiamma Nicolodi
PIZZETTI, Ildebrando. – Nacque a Parma il 20 settembre 1880 da Odoardo, insegnante di pianoforte e maestro di coro, e da Teresa Fava, primo di cinque fratelli, di [...] impegnato nel conciliare la tradizione con la musica europea coeva a lui più congeniale (Ernest Bloch, Debussy, Ravel); l’incomprensione manifestata per le tendenze più avanzate (Scuola di Vienna, neoclassicismo, musica elettronica, avanguardie degli ...
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ROTA, Giovanni
Raffaele Pozzi
ROTA, Giovanni (detto Nino). – Nacque a Milano il 3 dicembre 1911.
Il padre, Ercole (1872-1922), socio in affari con il fratello Giovanni, fu contabile finanziario e insegnò [...] anche il pastiche e la citazione. mostrò una convergenza spontanea e personale con quel côté del modernismo che va da Maurice Ravel a Stravinskij, da Casella a Kurt Weill. La sua produzione, acclamata dal pubblico, indicò, attraverso il ricorso alla ...
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CLAUSETTI
Michelangelo Pascale
Famiglia di compositori, organizzatori, registi, critici ed editori musicali.
Carlo nacque a Varallo Sesia (Vercelli) il 16 ag. 1762 da Giovan Battista e Maria Capra. [...] ; L'Heure espagnole (Milano, teatro La Scala, 1929, testo di Franc-Nohain) e L'Enfant et les sortilèges (testo di Colette) di M. Ravel.
Pietro morì a Roma l'8 apr. 1963.
Bibl.: G. M. Ciampelli, La Scala e la Casamusicale Ricordi, Milano 1928, ad Ind ...
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PETRASSI, Goffredo
Raffaele Pozzi
PETRASSI, Goffredo. – Nato il 16 luglio 1904 a Zagarolo (Roma) da Eliseo ed Erminia Calzoletti.
Fu ultimo di sette figli di una modesta famiglia rurale: prima di lui [...] rapprendersi che non a spiegarsi. Vi si colse, peraltro, una chiara assonanza con L’Heure espagnole di Maurice Ravel, compositore assai ammirato da Petrassi. L’intento dichiarato di volersi distanziare mediante un intermezzo comico dagli orrori della ...
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CIMAROSA (Cimmarosa), Domenico
Ariella Lanfranchi
Nacque ad Aversa (Napoli) il 17 dic. 1749 in un'umile casetta sita in Vico II Trinità. La sua era una famiglia poverissima: il padre Gennaro (e non [...] L. Chailly, IlMatrim. segreto, Milano 1949; Peril bicentenario di D. C., Aversa 1949; Stendhal [H. Beyle], Rossini, a cura di B. Ravel, Milano 1949, passim;F. Schlitzer, Annali delle opere di C., Napoli 1950;Id., Goethe e C., Siena 1950; W. Dean, The ...
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tamburello2
tamburèllo2 s. m. [dim. di tamburo]. – 1. Strumento a percussione, detto anche tamburo basco, formato da una membrana tesa sopra un cerchio di legno (di 25-30 cm di diametro), nel quale sono inseriti dei campanelli o dei piccoli...
alborada
‹albℏoràdħa› s. f., spagn. (propr. «alba1»). – Tipo di composizione lirico-musicale che trae motivo dall’alba, analogo all’aubade francese e alla mattinata o albata italiana (es., l’Alborada del gracioso di M. Ravel).