BENEDETTI MICHELANGELI, Arturo
Piero Rattalino
Pianista fra i più celebri, ammirati e mitizzati del Novecento, nacque a Brescia il 5 gennaio 1920, primogenito di Giuseppe e di Angela (detta Lina) Paparoni.
Fu [...] e l’op. 33 n. 4, eseguite a Monaco di Baviera il 5 giugno 1992 come bis dopo il Concerto in Sol di Ravel. Osserva Gian Paolo Minardi (Variazione continua, in Il suono ritrovato… 1999, p. 35): «le ultime riprese di alcune mazurche, della Berceuse, di ...
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PELLICCIA, Arrigo
Renato Ricco
PELLICCIA, Arrigo. – Nacque a Viareggio il 20 febbraio 1912 da Apsido e da Emilia Veronesi.
Arrigo Pelliccia fu avviato agli studi musicali dal padre, violinista stimato [...] al teatro Eden nella città d’origine: un recital virtuosistico con musiche di Lalo, Ries, Paganini, Debussy e Ravel. Questo primo, grande successo fu coronato con la donazione al talentuoso adolescente di una viola appartenuta al violinista e ...
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CASELLA, Alfredo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Torino il 25 luglio 1883 da Carlo e Maria Bordino. Negli anni trascorsi nella città natale (fino al 1896) non frequentò, neanche saltuariamente, scuole o [...] , op. 17 (non oltre il 1911); A la manière de..., 2a serie, op. 17 bis (non oltre il 1913: in collaborazione con M. Ravel); Nove pezzi, op. 24 (1914): In modo funebre, In modo barbaro, In modo elegiaco, In modo burlesco, In modo esotico, In modo di ...
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MALIPIERO, Riccardo
Virgilio Bernardoni
Nacque a Milano il 24 luglio 1914, figlio del violoncellista Riccardo e di Maria Pezzutti. Compì studi musicali di pianoforte, diplomandosi al conservatorio di [...] parte a C. Debussy di Fêtes e al Bolero di M. Ravel, dall'altra al neoclassicismo di A. Casella e I. Stravinskij. "L'enfant et les sortilèges", "La valse", "Daphnis et Chloé" di Ravel, ibid. 1948; "Pelléas et Mélisande" di Debussy, Brescia 1949; "Le ...
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DALLAPICCOLA, Luigi
Bianca Maria Antolini
Nacque a Pisino d'Istria il 3 febbr. 1904, da Pio, preside del locale liceo di lingua italiana, e da Domitilla Alberti; fu lo stesso D. a mettere in rilievo [...] salvo il periodo 1940-44 in cui tenne la cattedra di composizione). Negli anni '20 studiò a fondo Debussy e Ravel, e varie opere di I. Stravinskij, D. Milhaud, P. Hindemith; tra le varie esperienze musicali, rimase profondamente impressionato da una ...
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DE SABATA, Victor
Raoul Meloncelli
Nacque a Trieste il 10 apr. 1892 da Amedeo, maestro di canto d'origine friulana, e da Rosita Tedeschi, di famiglia israelita. Dal padre, maestro del coro all'Opéra [...] livello delle compagnie di canto: Otello di Verdi (con R. Vinay e G. Bechi, 1947), L'enfant et les sortilèges di M. Ravel (con S. Danco, 1948), Tristano e Isotta di Wagner (con K. Flagstadt, 1948), Il Trovatore di Verdi (con G. Bechi, O. Fineschi ...
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CORTESE, Luigi (Louis)
Sergio Martinotti
Nacque a Genova il 19 nov. 1899, primogenito di Andrea, agiato commerciante, e della francese Jeanne Constant, che aveva studiato pianoforte. Avviato molto presto [...] A Parigi, ove si stabilì per qualche anno, il C. studiò nel biennio 1924-26 armonia con A. Gédalge (già maestro di Ravel, Bloch, Ibert, Honegger e Milhaud), composizione con E. Lévy e pianoforte (per brevissimo tempo) con A. Cortot: ma fu soprattutto ...
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FERRANTI, Giuseppe
Emanuele Carlo Mongiovì
Nacque a Piacenza il 29 giugno 1888 da Gaetano e da Maria Teresa Montanarini.
La vita e l'opera di questo compositore restano in gran parte sconosciute. Molto [...] della Société, la quale proponeva continuamente al pubblico le opere degli artisti più rappresentativi del momento (C. Debussy, M. Ravel, A. Schoenberg e I. Stravinskij). Presto però il F. si chiuse in appartato isolamento, pur continuando a comporre ...
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DAVICO, Vincenzo
Anna Bisconti
Nacque a Monaco (principato) il 14 gennaio del 1889 da Giuseppe e da Maria Accomasso. Iniziò i suoi studi a Torino con il maestro Giovanni Cravero e li terminò al conservatorio [...] di Debussy. "Eppure, si ritrovano in lui non soltanto i cascamidella concezione serica e nuvolosamente arabescata di Debussy, Ravel, Matisse e Valéry, ma anche le premesse della nuova concezione del suono" (G. Cogni).
Malgrado l'interesse suscitato ...
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FERRARA, Franco
Giuseppe Rossi
FERRARA, Franco (all’anagrafe Francesco)
Nacque a Palermo il 4 luglio 1911 da Giovanni e Marianna Pagano, entrambi di origine siciliana, terzo di quattro figli. Il padre, [...] Forza del destino, e in quello romano del 2 maggio 1943, quando fu invece costretto a ritirarsi dopo il Boléro di Ravel che apriva il programma.
Nei teatri cominciarono a diffondersi voci sulla sua incapacità di sostenere gli impegni assunti, e nel ...
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tamburello2
tamburèllo2 s. m. [dim. di tamburo]. – 1. Strumento a percussione, detto anche tamburo basco, formato da una membrana tesa sopra un cerchio di legno (di 25-30 cm di diametro), nel quale sono inseriti dei campanelli o dei piccoli...
alborada
‹albℏoràdħa› s. f., spagn. (propr. «alba1»). – Tipo di composizione lirico-musicale che trae motivo dall’alba, analogo all’aubade francese e alla mattinata o albata italiana (es., l’Alborada del gracioso di M. Ravel).