Scrittore francese (n. Orange, Vaucluse, 1947). Consapevole delle ricerche formali condotte nell'ambito del nouveau roman, E. gioca sapientemente con i generi letterari e le tecniche retoriche, raccogliendo [...] premio Goncourt). Ha scritto in seguito: Jérôme Lindon (2001; trad. it. Il mio editore, 2008); Au piano (2002; trad. it. 2008); Ravel (2005; trad. it. 2007); Courir (2008; trad. it. 2009); Des éclairs (2010; trad. it. 2012); 14 (2012: trad. it. 2014 ...
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Astronomia
La fase di passaggio dalla notte al giorno, in cui si manifesta il primo chiarore del mattino, prima dell’apparire del Sole. Se la Terra fosse priva di atmosfera il passaggio si svolgerebbe [...] vocale e strumentale), l’ aubade francese e l’ alborada spagnola, usate soprattutto dal sec. 19° come titolo di composizioni strumentali (per es. l’Alborada del gracioso di M. Ravel, 1912 e l’Aubade per pianoforte e 18 strumenti di F. Poulenc, 1929). ...
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Musicista francese (Pamiers, Ariège, 1845 - Parigi 1924). Allievo di L. Niedermeyer e C. Saint-Saëns, fu poi organista a Rennes e a Parigi. Volontario di guerra nel 1870, al suo ritorno a Parigi insegnò [...] Mélodies per canto e pianoforte e molti brevi lavori pianistici. Il meglio della sua produzione è forse nella musica da camera, nella pianistica e nelle Mélodies. Furono suoi allievi diretti, tra gli altri, L. Aubert, A. Casella, M. Ravel. ...
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CORTESE, Luigi (Louis)
Sergio Martinotti
Nacque a Genova il 19 nov. 1899, primogenito di Andrea, agiato commerciante, e della francese Jeanne Constant, che aveva studiato pianoforte. Avviato molto presto [...] A Parigi, ove si stabilì per qualche anno, il C. studiò nel biennio 1924-26 armonia con A. Gédalge (già maestro di Ravel, Bloch, Ibert, Honegger e Milhaud), composizione con E. Lévy e pianoforte (per brevissimo tempo) con A. Cortot: ma fu soprattutto ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] -Saëns.
All’inizio del 20° sec., si arrivò a valori universali tanto nel teatro quanto nella sinfonia con C. Debussy e M. Ravel. Alla loro arte sottile e aggraziata si contrappose, nel primo dopoguerra, il Gruppo dei Sei, tra i quali A. Honegger, D ...
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Vergani, Vera
Riccardo Martelli
Attrice teatrale e cinematografica, nata a Milano il 6 febbraio 1895 e morta a Procida (Napoli) il 22 settembre 1989. Negli anni Dieci e Venti fu una delle più note interpreti [...] rilievo, con i registi Roberto Roberti (padre di Sergio Leone), Camillo De Riso, Guglielmo Zorzi e il francese Gaston Ravel, avendo al fianco comprimari celebri come Tullio Carminati, Franz Sala, Gustavo Serena e Guido Trento. Diede tuttavia il ...
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GUI, Vittorio
Musicista, nato a Roma il 14 settembre 1885. Studiò presso il Liceo musicale (oggi Conservatorio) di S. Cecilia in Roma, sotto la guida di G. Setaccioli e di S. Falchi. Esordì quale direttore [...] la prima rappresentazione italiana dell'Arianna a Nasso di R. Strauss, delle Sette canzoni di G.F. Malipiero, dell'Heure espagnole di M. Ravel, e riportando alle scene l'Alceste di C.W. v. Gluck e tutta una serie di opere di G. Rossini che poi furono ...
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JONES, Richard
Elvio Giudici
Regista di opera lirica e teatrale inglese, nato a Londra il 7 giugno 1953. Come tutti i grandi registi anglosassoni, presenta una spiccata tendenza a centrare i propri [...] Komische Opera di Berlino (Wozzeck di Berg), l’Opéra di Parigi (Julietta di Bohuslav Martinů, L’enfant et les sortilèges di Ravel e Der Zwerg di Alexander von Zemlinsky).
Si è dedicato anche al teatro di prosa curando molte produzioni, sia nei teatri ...
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PELLY, Laurent
Elvio Giudici
Regista di prosa e di opera lirica francese, nato a Parigi il 14 gennaio 1962. Tra i più prolifici registi di area francese, mostra una spiccata personalità di uomo di spettacolo, [...] e ombre profonde.
Sia nel repertorio francese – Les Boréades di Jean-Philippe Rameau a Lione nel 2004; L’heure espagnole di Maurice Ravel a Parigi nel 2004; Le roi malgré lui di Emmanuel Chabrier a Lione nel 2006; Cendrillon di Jules Massenet a Santa ...
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FERRANTI, Giuseppe
Emanuele Carlo Mongiovì
Nacque a Piacenza il 29 giugno 1888 da Gaetano e da Maria Teresa Montanarini.
La vita e l'opera di questo compositore restano in gran parte sconosciute. Molto [...] della Société, la quale proponeva continuamente al pubblico le opere degli artisti più rappresentativi del momento (C. Debussy, M. Ravel, A. Schoenberg e I. Stravinskij). Presto però il F. si chiuse in appartato isolamento, pur continuando a comporre ...
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tamburello2
tamburèllo2 s. m. [dim. di tamburo]. – 1. Strumento a percussione, detto anche tamburo basco, formato da una membrana tesa sopra un cerchio di legno (di 25-30 cm di diametro), nel quale sono inseriti dei campanelli o dei piccoli...
alborada
‹albℏoràdħa› s. f., spagn. (propr. «alba1»). – Tipo di composizione lirico-musicale che trae motivo dall’alba, analogo all’aubade francese e alla mattinata o albata italiana (es., l’Alborada del gracioso di M. Ravel).