tamburello musica Strumento musicale a percussione, detto anche tamburo basco, formato da una membrana tesa sopra un cerchio di legno, nel quale sono inseriti dei campanelli o dei piccoli dischi di bronzo [...] , a partire dall’Ottocento è stato introdotto in orchestra da vari compositori (H. Berlioz, N.A. Rimskij Korsakov, M. Ravel, M. De Falla ecc.). sport Gioco di origine antichissima (molto in voga nel Rinascimento), ma le cui modalità attuali risalgono ...
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Danza aulica diffusa specialmente nei paesi latini dall’inizio del 16° sec. a tutto il 17°. La musica è in movimento solenne, ritmo pari con inizio dattilico. Se ne trovano esempi fin verso la metà del [...] 18° sec., quando già la p. non era più ballata. In epoca moderna sono celebri la Pavane pour une infante défunte e la Pavane de la Belle au bois dormant (da Contes de ma Mère l’Oye) di M. Ravel. ...
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In musica, composizione strumentale, spesso solistica, nella quale più temi, quasi sempre di origine popolare, vengono svolti in forma libera, con significati epici o di esaltazione etnica e nazionale, [...] esempi F. Liszt (Rapsodie ungheresi), J. Brahms, E. Lalo (Rapsodia norvegese), A. Dvořák (Rapsodie slave), C. Saint-Saëns (Rapsodia d’Alvernia), M. Ravel (Rhapsodie espagnole), C. Debussy (Rhapsodies), G. Gershwin (Rhapsody in Blue, 1924). ...
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Giornalista, regista e autore televisivo italiano (Roma 1931 – ivi 2012). Dopo una breve esperienza radiofonica è passato alla televisione, curando con V. Veltroni il primo telegiornale italiano. Dedito [...] TG2. Negli anni G. ha ideato programmi quali Odeon – Tutto quanto fa spettacolo (1976-78, insieme con E. Ravel) e Pronto, Raffaella? (1983-85), mostrando un’instancabile apertura a nuove formule televisive (preserale, rotocalco, varietà, sceneggiati ...
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Ballerino e coreografo (New York 1919 - ivi 2004). Allievo di M. Fokin, L. Schollar, A. Vilzak, studiò presso la School of american ballet, divenendo in seguito membro dell'American ballet theatre (1942-46), [...] di J. M. Damase, 1952) e della Scala di Milano (Le sacre du printemps, di I. F. Stravinskij, 1972; Dafnis et Cloé, di M. Ravel, 1975). Maestro di ballo del New York city ballet (1959-84) e direttore associato dell'American ballet theatre (1984-90). ...
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MUSICA (XXIV, p. 124)
Fredegando d'Anversa
Il quindicennio 1934-49, per la sua posizione di mero prolungamento e sviluppo (talora di seppellimento) delle tendenze affermatesi nel quindicennio 1910-25, [...] ma lasciò all'estro dell'"illuminazione" la chiave di volta dell'architettura.
Ma la riprova maggiore è fornita da M. Ravel; il quale, senza rinunciare a quasi nessuna delle proposte di Debussy, ha lentamente innervato il linguaggio impressionista di ...
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TANSMAN, Alexandre
Alberto PIRONTI
Musicista, nato a Łódź il 12 giugno 1897. Studiò al conservatorio di Łódź con Wojciech Gawronski ed al conservatorio di Varsavia con Piotr Rytel. Nel 1921 si trasferì [...] compositore, è autore di musiche scritte in un raffinato stile neoclassico, nel quale l'influenza di Stravinskÿ e di Ravel viene a contatto con un lirismo personale lievemente malinconico.
Figurano nella sua produzione le opere La nuit kurde (1937 ...
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Pianista nato a Nyon (Svizzera) il 26 settembre 1877. Studiò al Conservatorio di Parigi. Iniziata la sua carriera nei concerti Lamoureux, si recò poi in Germania. È direttore e propagandista della nuova [...] e raffinato soprattutto per le sue esecuzioni di musica romantica (Chopin, Schumann e i Francesi specialmente) e moderna (Debussy, Ravel e i contemporanei), esecuzioni nate da una seria preparazione culturale. E di questa preparazione il C. ha dato ...
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trio Composizione musicale in più movimenti per tre strumenti. Le formazioni più comuni sono il t. con pianoforte (cui si aggiungono violino e violoncello) e il t. d’archi (violino, viola e violoncello). [...] Scrissero t. di grande importanza W.A. Mozart, L. van Beethoven, F. Schubert, R. Schumann, F. Mendelssohn, J. Brahms, M. Ravel e numerosi altri.
Nello scherzo o nel minuetto delle composizioni sonatistiche e sinfoniche il t. è la sezione inserita a ...
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Musicista, nato a Torino il 25 luglio 1883. Studiò a Parigi con Diémer (pianoforte) e Fauré (composizione). Ha vissuto lungamente all'estero sino al 1915: soprattutto a Parigi, dove fu anche insegnante [...] indagatore del fenomeno musicale, egli ha lottato, come pianista e come critico, successivamente per Debussy e per Mahler, per Ravel e per Stravinskij, per Schönberg e per i neo-classici; come compositore ci presenta il segno delle diverse influenze ...
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tamburello2
tamburèllo2 s. m. [dim. di tamburo]. – 1. Strumento a percussione, detto anche tamburo basco, formato da una membrana tesa sopra un cerchio di legno (di 25-30 cm di diametro), nel quale sono inseriti dei campanelli o dei piccoli...
alborada
‹albℏoràdħa› s. f., spagn. (propr. «alba1»). – Tipo di composizione lirico-musicale che trae motivo dall’alba, analogo all’aubade francese e alla mattinata o albata italiana (es., l’Alborada del gracioso di M. Ravel).