Radiologo (Milano 1901 - ivi 1984); prof. univ. dal 1950, ha insegnato radiologia all'univ. di Pavia e all'univ. di Milano (dal 1956). Si è specificamente interessato alla diagnosi e terapia dei tumori; è autore inoltre di un trattato di Radiologia medica (1940; 6a ed. 1971) ...
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Negli ultimi dieci anni l'a. ha compiuto spiccati progressi, e nell'ambito fisiologico e in quello clinico. Da segnalare nel primo l'adeguata importanza che hanno assunto le ricerche concernenti il fattore [...] aree corticali, a stimoli acustici.
Al di là delle tecniche informative adottate inizialmente nella valorizzazione del metodo (L. Fiori-Ratti e G. B. Ricci 1964), in epoche recenti, grazie all'impiego di calcolatori elettronici, è stato possibile ...
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disinfestazióne Operazione avente per scopo la distruzione di piccoli animali, quali ratti, arvicole, ecc. (derattizzazione), di insetti (disinsettazione) o di vegetali che risultino dannosi o infestanti [...] (diserbatura); la d. integrale, mirante cioè alla simultanea distruzione dei piccoli animali e degli insetti, può essere effettuata ricorrendo a sostanze fumiganti ...
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OTORINOLARINGOLOGIA (XXV, p. 765; App. II, 11, p. 472)
Leopoldo FIORI-RATTI
Lo sviluppo dell'o. negli ultimi anni ha da un lato portato ad una più precisa individuazione e caratterizzazione per la peculiarità [...] e da rickettsie in otorinolaringologia, Relazione al 45° Congresso della Società italiana di otorinolaringologia, 1957; L. Fiori Ratti e T. Marullo, Viruses and malformation of the internal ear. Clinical and experimental considerations, in Italian ...
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TUMORE (XXXIV, p. 474)
Paolo BUFFA
Il problema del cancro, dal punto di vista teorico, ha superato i limiti della patologia per diventare uno dei problemi centrali della biologia generale, mentre dal [...] frequenza tumorale zero.
Oggi in tutto il mondo esistono circa settanta ceppi puri di topi, e, in misura minore, anche ceppi di ratti, cavie e polli; sono in corso di selezione pure ceppi di conigli e di cani, ma per questi animali le difficoltà sono ...
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Trichinella Genere di Nematodi Adenoforei Tricocefalidi con l’unica specie T. spiralis (v. fig.), detta trichina; parassita di vari Mammiferi (maiali, cani, gatti, orsi, ratti e uomo), allo stadio adulto [...] vive nella parete dell’intestino (i maschi sono lunghi 1 mm, le femmine 3-4 mm), dove si riproduce liberando una grande quantità di larve che raggiungono la muscolatura striata e si incistano; qui le larve ...
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Ipertensione arteriosa
CCesare Bartorelli e Alberto Zanchetti
di Cesare Bartorelli e Alberto Zanchetti
Ipertensione arteriosa
sommario: 1. Introduzione. 2. Classificazioni e terminologia. 3. Storia [...] l'interpretazione di Guyton. In primo luogo, gli esperimenti già citati di Dahl (v., 1972), che ha selezionato un ceppo di ratti in cui l'ipertensione si sviluppa con grande facilità se viene somministrato del sale, e un altro ceppo in cui invece l ...
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Località della Nigeria sud-occidentale dove fu individuata per la prima volta (1969) una malattia infettiva e contagiosa ad alta mortalità (febbre di L.), causata da un Arenavirus (virus di L.). Il ruolo [...] principale nella trasmissione dell’infezione è svolto da ratti infetti del genere Mastomys, che con le loro urine contaminano gli alimenti destinati all’uomo. Il danno istopatologico è principalmente a carico della struttura dei capillari, con ...
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Piccolo fiume che scorre in prossimità del confine tra la Corea del Nord e la Corea del Sud.
Virus di H. Virus a RNA, agente eziologico della febbre di Corea o febbre emorragica con sindrome renale, che [...] è trasmessa all’uomo da ratti silvestri, urbani e perfino di laboratorio. L’esordio della malattia è febbrile e si accompagna a marcati disturbi ipotensivi, manifestazioni emorragiche, proteinuria, nei casi più gravi insufficienza renale. Il decorso, ...
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Malattia infettiva e contagiosa dovuta a un microrganismo specifico, Yersinia pestis o cocco-bacillo di A. Yersin e S. Kitasato, dal nome dei ricercatori che lo scoprirono nel 1894.
La p., oltre all’uomo [...] inglesi per la p. tra il 1905 e il 1914. Esse appurarono che le epidemie di p. umana erano precedute da epizoozie tra i ratti (di chiavica o neri) dapprima e tra i topi comuni delle case poco dopo; e che la trasmissione dell’infezione da animale ad ...
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rattare
v. intr. [dal fr. rater «fare cilecca; non riuscire, fallire» (der. di rat «topo», nell’espressione idiomatica prendre un rat «fare cilecca» con un’arma da fuoco)] (aus. avere). – Nel gergo automobilistico, perdere colpi, riferito...