Biblista (Sulzbach, Baviera, 1793 - Augusta 1873), appartenente a famiglia d'origine piemontese. Sacerdote nel 1816, insegnò lingue orientali, esegesi e archeologia biblica a Landshut (1821) e Monaco (1826-35); [...] fu poi canonico a Ratisbona e prevosto della cattedrale di Augusta (1838); deputato al Landtag bavarese (1850 e 1852-1853). La sua traduzione tedesca della Bibbia (dalla Volgata) ebbe larghissima diffusione. ...
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Benedettino (n. in Svevia 924 circa - m. Pupping 994). Studiò a Reichenau e nella scuola cattedrale di Würzburg; resse la scuola di Treviri, ritirandosi successivamente a Einsiedeln e divenendo prete (968), [...] poi vescovo di Ratisbona (972), di cui è il patrono, e abate della locale abbazia di S. Emmerano. Svolse intensa attività nella sua vastissima diocesi provvedendo a costruire villaggi, fondare chiese e monasteri; per facilitare l'evangelizzazione del ...
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Gesuita (Innsbruck 1572 - Unken, Salisburgo, 1632); prof. di teologia, insegnò a Monaco, a Ingolstadt, a Praga e a Vienna. Di vasta dottrina, è considerato uno dei maggiori teologi tedeschi della Controriforma. [...] Partecipò ai colloquî di Ratisbona (1601), di cui stese un'efficace relazione; compilò la confutazione della Confessione di Augusta; nella Defensio Ecclesiae libertatis (1607) prese le parti della Chiesa nella controversia giurisdizionale fra Paolo V ...
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Cardinale e diplomatico (Milano 1509 - Roma 1580), figlio di Girolamo. Studiò a Padova ed ebbe da Clemente VII il vescovato di Modena (1529); ricoprì molti e importanti incarichi diplomatici: nunzio in [...] Germania nel 1536, partecipò ai colloquî di religione di Worms (1541), Ratisbona (1541), Spira (1542). Cardinale nel 1542, fu tra i maggiori esponenti della Controriforma e presiedette il Concilio di Trento. Favorito dai papi Paolo III e Giulio III, ...
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Pittore e incisore tedesco (Bromberg 1865 - Schlachtensee, Berlino, 1908). Allievo di M. F. Gude, fu amico dello scrittore G. Hauptmann, svolgendo anche una limitata attività letteraria. Partecipò alla [...] Secessione berlinese e collaborò alla rivista Pan. Nei suoi dipinti (Ratisbona, Ostdeutsche Galerie; Berlino, Berlin Museum; ecc.), nei disegni d'arte applicata, nelle illustrazioni, protagonista è sempre il paesaggio che assume, dopo le prime ...
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Musicologo canadese (n. Toronto 1932). Formatosi alle università di Toronto, Bonn, Berlino e Vienna, ha insegnato in quelle di Los Angeles (1963-67) e Durham (1967-82). Profondo conoscitore del Rinascimento [...] italiano, dal 1983 ha diretto l'Istituto di musicologia di Ratisbona, della cui univ. è prof. emerito. I suoi più importanti saggi riguardano gli esordî dell'opera in musica e il madrigale cinquecentesco. Di grande rilievo le sue opere sulla musica ...
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Condottiero e costruttore militare (Arezzo 1600 - Corfù 1656). Su invito imperiale collaborò alla costruzione delle fortificazioni di Nassau, Holstein e Vienna e partecipò alle battaglie di Lützen e di [...] Nordlingen. Giunse a grande fama per il suo intervento, risolutivo, nell'assedio di Ratisbona (1634). Fu successivamente a capo dell'esercito toscano nella guerra di Castro (1641-43), poi al servizio di Filippo IV di Spagna, che nel 1646 lo nominò ...
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Figlio (Graz 1608 - Vienna 1657) dell'imperatore Ferdinando II e di Maria Anna di Baviera, fu incoronato, vivente il padre, re d'Ungheria (1626) e di Boemia (1627). Nemico di Albrecht von Wallenstein, [...] alla morte di questi ebbe il comando dell'esercito imperiale, meritandosi buon nome con la presa di Ratisbona e la vittoria di Nördlingen (1634). Re dei Romani nel 1636 e successore del padre nell'Impero (1637), indirizzò la sua politica verso la ...
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Cardinale (Venezia 1483 - Bologna 1542); nominato cardinale da Paolo III nel 1535, dopo aver reso importanti servigi politici e diplomatici a Venezia, fu il più deciso tra i fautori di una riforma interna [...] e studiare le basi della riforma, stese la relazione Consilium de emendanda Ecclesia. Il suo sforzo di conciliazione a Ratisbona (1541), con la sua formula ambigua sulla giustificazione, fu sconfessato dalla curia e da Lutero. Fu protettore di B ...
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Capo dell'adozianismo spagnolo (717-807 circa); arcivescovo di Toledo (755), contro la dottrina sabelliana di Migezio difese nel Concilio di Siviglia (782) la sua dottrina secondo la quale Cristo, in quanto [...] uomo, è figlio adottivo, non naturale di Dio. Condannato in diversi concilî (Ratisbona, 792; Francoforte, 794; Roma, 798; Aquisgrana, 800), decisamente refutato da Paolino II di Aquileia e da Alcuino, non ritrattò mai la propria dottrina. ...
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corridoio politico
loc. s.le m. Spazio riservato alle relazioni e alle trattative politiche. ◆ Diventa quantomeno imbarazzante tacciare un fesso di essere pollo, deridere uno stolto dandogli del bue o invitare un vile a essere meno pecorone....