FEDERICO II Gonzaga, duca di Mantova e marchese del Monferrato
Gino Benzoni
Gonzaga, A lungo sospirato dai genitori, il marchese di Mantova Francesco e Isabella d'Este, relativamente allietati, nei [...] Portrait Index..., a cura di W. Coolidge Lane-N. E. Browne, Washington 1906, p. 594; E. Solmi, G. Contarini alla Dieta di Ratisbona..., in Nuovo Arch. veneto, n. s., VII (1906), 1, pp. 11 s. n.; P. D'Archiardi, Sebastiano del Piombo..., Roma 1908, ad ...
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ADRIANO I, papa
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno [...] da A. in una lettera indirizzata a quell'episcopato: ma da Carlomagno e dagli ecclesiastici raccolti intorno a lui a Ratisbona, nei primi mesi del 792, Felice, vescovo di Urgel, terra occupata dai Franchi, il quale aveva aderito all'eresia, fu ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] viveva i suoi ultimi giorni come legato di Bologna, emarginato dalla Curia dopo che nel colloquio di religione di Ratisbona aveva corso l’imperdonabile rischio di avallare la politica religiosa di Carlo V. E l’urgenza dello scontro dottrinale ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] º ag. 1034 (ne riferisce Donizone, Vita Mathildis, pp. 37-39). Tale campagna, preparata probabilmente nel convegno tenutosi a Ratisbona il 14 apr. 1034, ove non è documentato intervenisse B., fu una vera mobilitazione dei grandi ecclesiastici e laici ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] numerose. Nella miniatura si sviluppò, a partire dalla prima metà del sec. 13° e in particolare nelle botteghe di Ratisbona, quello che viene denominato Zackenstil. Si tratta di un'espressione stilistica molto diversa da quella delle corti francesi e ...
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Gli stranieri e la città
Donatella Calabi
Una "patria" ospitale
"Una stantia frequentata da molte genti d'ogni lingua e paese" e forse anche per questo "nobilissima et singolare": nel 1581 Francesco [...] un francese, Nicolas Jenson, che aveva carpito a Magonza i segreti di quell'attività; nel 1471 arrivarono Cristoforo Valdarfer di Ratisbona, Franz Renner di Heilbronn e poi, due anni dopo, come suo socio, il ricco mercante di libri Nicolò di ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] di culto ai luterani sudditi di principi cattolici.
Con l'azione svolta dal cardinale Morone nella Dieta di Ratisbona (1572), e dal cardinale Cristoforo Madruzzo alla Dieta di Augusta (1582) furono evitati cedimenti dell'imperatore. Madruzzo riuscì ...
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PONTE
V. Galliazzo
Le strutture di attraversamento note con il nome generico di p. possono assumere forme, caratteristiche e aspetti molto diversi tra loro, offrendo la possibilità di essere indagate [...] ; a Bingen (Assia) il p. sul fiume Nahe, del sec. 11°, con sette archi su poderose pile e con una cappella; a Ratisbona il p. sul Danubio (Steinerne Brücke), eretto fra il 1135 e il 1146 con allineamento lievemente spezzato, torri ai capi e sulla ...
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VIABILITÀ, REGNO D'ITALIA E REGNO DI GERMANIA
TThomas Szabó
Federico II aveva ereditato un Impero che si estendeva dal Mare del Nord fino alla Sicilia e dalla contea di Borgogna e dalla Provenza fino [...] che procurava finanziamenti per i ponti non con i pedaggi bensì tramite pie donazioni. Il ponte in pietra di Ratisbona che risale al 1135, per esempio, fu costruito probabilmente grazie a pie donazioni e ad altre sovvenzioni. In seguito ...
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corridoio politico
loc. s.le m. Spazio riservato alle relazioni e alle trattative politiche. ◆ Diventa quantomeno imbarazzante tacciare un fesso di essere pollo, deridere uno stolto dandogli del bue o invitare un vile a essere meno pecorone....