È in origine l'atto dell'apprendere, e di riflesso anche l'atto dell'insegnare; ma il termine "disciplina" passò a significare a un tempo l'oggetto stesso dell'apprendere e dell'insegnare, quella che fu [...] e abbaziali, e anche fuori di esse, la pratica di una disciplina ottenuta per mezzo di oscure minacce e di gravi punizioni corporali: caratteristico, fra l'altro, è il titolo di una grammatica composta da Raterio, vescovo diVerona (m. 974), e ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] realistica diVerona, degli edifici principali (ognuno identificato dalla scritta), del fiume con il pons marmoreus e del theatrum (l'arena) di età romana, si giustifica ipotizzandola come una iniziativa personale del vescovo Raterio, che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] Lobiense, da questi visitato, non avesse per caso rintracciato documenti relativi a Raterio e alla storia veronese, proponendogli di pubblicarli a suo nome a Verona: «non avesse discaro che queste opericciole (che tali le suppongo) fossero stampate ...
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TEODORICO
S. Lusuardi Siena
Re degli Ostrogoti, nato intorno al 451-454 da Teodemiro, della stirpe degli Amali, ed Erelieva.
In tenera età T. fu dato in ostaggio a Costantinopoli, dove rimase fino al [...] a un perduto codice di argomento veronese attribuito al vescovo Raterio (sec. 10°), 1878, pp. 265-391.
Letteratura critica. - C. Cipolla, L'antichissima iconografia diVerona secondo una copia inedita, MemALincei 8, 1900, pp. 49-60; G. Pfeilschifter ...
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Livio, Tito
Antonio Martina
La città diVerona, per due volte soggiorno di D., rappresenta un anello fondamentale per la trasmissione di L.: nel periodo di transizione dall'età carolingia al risveglio [...] XII è da collocare Raterio (ca. 887-974), per tre volte vescovo diVerona, il cui merito più grande deriva dall'esemplare della I Deca di L. (il Laurenziano 63 19), scritto postillato e corretto nello scrittoio della cattedrale diVerona, e di cui un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Temi escatologici alla fine del millennio
Armando Bisogno
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I temi escatologici, relativi alle "ultime [...] , e alla sua moralità. La corruzione, in particolare la simonia, spinge, ad esempio, Attone e Raterio, vescovi rispettivamente di Vercelli e diVerona nel X secolo, a indicare rimedi per evitare che questa decadenza dei costumi faccia marcire, dalle ...
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INVESTITURE
Giovanni Soranzo
La lotta per le investiture rappresenta l'epilogo d'una crisi nella storia della Chiesa. Già nell'età delle dominazioni barbariche papi e concilî avevano riconosciuto, o [...] idee San Pier Damiano.
Invece già nel sec. X il lorenese Raterio, vescovo diVerona, riaffermava il principio della suprema autorità della Chiesa come base fondamentale dei rapporti di questa con lo Stato e della riforma stessa; più nettamente ancora ...
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UTENSILI LITURGICI
M. Di Berardo
Ampia categoria di suppellettili mobili connesse, in senso lato, allo svolgimento di un rito liturgico - intendendo per questo l'insieme delle cerimonie, dei gesti, [...] ad presbyteros (6; PL, CXXXVI, col. 559) diRaterio, vescovo diVerona.Come conseguenza venne quindi definendosi nel tempo la necessità di racchiudere tale vaso sacro all'interno di un piccolo cofanetto mobile, il propitiatorium, antecedente in senso ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio X Venetia et Histria: Verona
Giuliana Cavalieri Manasse
Verona
Importante città romana della Venetia, sita in posizione strategica sulle due rive dell’Adige.
Le [...] di argomento veronese attribuito al vescovo Raterio (X sec.), ma per la quale di recente si è proposta la derivazione da un archetipo di 102 (1994), pp. 195-205.
M. Bella, L’Iseo e Serapeo diVerona, in E. Arslan (ed.), Iside. Il mito, il mistero, la ...
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PACIFICO da Verona
Cristina La Rocca
PACIFICO da Verona. – Visse a Verona tra la fine dell'VIII e la prima metà del IX secolo ed era originario di Quinzano, località nella periferia nordoccidentale [...] perché essi riprendevano alla lettera tratti di un iudicatum del vescovo Raterio, posteriore di circa un secolo (Ballerini, Venturini, Ricerche paleografiche intorno all'arcidiacono Pacifico diVerona, Verona 1929; A. Da Lisca, L'arcidiacono ...
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