RELIQUIARIO
V.H. Elbern
Con il termine r. si indica la custodia per la conservazione e l'esposizione di reliquie, vale a dire resti corporei o secondari e ricordi di personaggi 'santi', oggetto di venerazione.Il [...] reliquie, ottenute mediante sancta rapina o laudabile furtum (RateriodiVerona, Invectiva de translatione s. Metronis; PL, CXXXVI, col. 451), dunque per mezzo di furti, non di rado con la promessa di una venerazione maggiore che nel luogo d'origine ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le arti meccaniche e la scienza dal VI all'XI secolo
Robert Halleux
Le arti meccaniche e la scienza dal VI all'XI secolo
Il problema [...] progressi compiuti sotto Diocleziano e Costantino I. L'Epitome era presente in diverse biblioteche monastiche e RateriodiVerona ne raccomandava la lettura.
Meno conosciuto, ma estremamente importante per la trasmissione delle conoscenze greche nel ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] ; O. Panvinio, Antiquitatum Veronensium libri VIII, Padova 1647-1658; L. Moscardo, Historia diVerona, Verona 1668; Historia translationis Sancti Zenonis, in PL, XI, coll. 207-212; Raterio, Opera, ivi, CXXXVI, coll. 9-768; B. Dal Pozzo, Le vite de ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] realistica diVerona, degli edifici principali (ognuno identificato dalla scritta), del fiume con il pons marmoreus e del theatrum (l'arena) di età romana, si giustifica ipotizzandola come una iniziativa personale del vescovo Raterio, che ...
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TEODORICO
S. Lusuardi Siena
Re degli Ostrogoti, nato intorno al 451-454 da Teodemiro, della stirpe degli Amali, ed Erelieva.
In tenera età T. fu dato in ostaggio a Costantinopoli, dove rimase fino al [...] a un perduto codice di argomento veronese attribuito al vescovo Raterio (sec. 10°), 1878, pp. 265-391.
Letteratura critica. - C. Cipolla, L'antichissima iconografia diVerona secondo una copia inedita, MemALincei 8, 1900, pp. 49-60; G. Pfeilschifter ...
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UTENSILI LITURGICI
M. Di Berardo
Ampia categoria di suppellettili mobili connesse, in senso lato, allo svolgimento di un rito liturgico - intendendo per questo l'insieme delle cerimonie, dei gesti, [...] ad presbyteros (6; PL, CXXXVI, col. 559) diRaterio, vescovo diVerona.Come conseguenza venne quindi definendosi nel tempo la necessità di racchiudere tale vaso sacro all'interno di un piccolo cofanetto mobile, il propitiatorium, antecedente in senso ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio X Venetia et Histria: Verona
Giuliana Cavalieri Manasse
Verona
Importante città romana della Venetia, sita in posizione strategica sulle due rive dell’Adige.
Le [...] di argomento veronese attribuito al vescovo Raterio (X sec.), ma per la quale di recente si è proposta la derivazione da un archetipo di 102 (1994), pp. 195-205.
M. Bella, L’Iseo e Serapeo diVerona, in E. Arslan (ed.), Iside. Il mito, il mistero, la ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia: Verona
Cristina La Rocca
Veronaperiodo tardoantico e altomedievale
di Cristina La Rocca
A differenza di molte città [...] proviene probabilmente infatti il cosiddetto “ritmo della città diVerona” (inizi IX sec.), il quale presenta la città , disegno intitolato Civitas Veronensis depicta, commissionato dal vescovo Raterio (m. 974), oggi noto da una copia realizzata ...
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