Dottore ebreo (Ramerupt, Francia, 1100 circa - Troyes 1171). Fu la più alta autorità talmudica della sua epoca, e fu detto Rabbēnū tām "il nostro maestro perfetto". Tosafista, nipote di Rashī, sulle sue [...] spiegazioni si basano le Tōsāpōt del Talmūd babilonese. La sua opera principale è il Sēfer ha-yāshār ("Il libro del giusto"), con novelle e trattati talmudici e responsi. Scrisse inoltre poesie e un formulario ...
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Rabbino (n. metà del sec. 15º circa - m. Gerusalemme primi sec. 16º), vissuto a Città di Castello e poi (dal 1488) in Palestina. Scrisse in ebraico un commento alla Mishnāh, ampiamente basato su quello [...] di Rashī al Talmūd; inoltre un commento all'opera di Rashī sul Pentateuco, lettere di notevole interesse storico-geografico e poesie liturgiche sinagogali. ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] medicina e della biologia moderne.
Ben presto nacquero anche numerosi commentari dei testi talmudici. Il più famoso è quello di Rashī (Shelōmōh ben Yiṣhāq, 1040-1105), che a partire dalla prima edizione a stampa del Talmūd apparsa a Venezia nel 1520 ...
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ARCA DELL'ALLEANZA
G. Sed-Rajna
Oggetto sacro degli Israeliti, centro del culto divino, costruito in legno d'acacia rivestito di lamine d'oro e destinato a contenere le tavole della Legge.L'evocazione [...] , che verrà ricostruito in epoca messianica e di cui parlano i commenti di Shĕlōmō ben Yiṣhaq (noto con il nome di Rashī, 1040-1105) e di Maimonide (1135-1204). Il più antico esemplare conservato, un foglio proveniente da un codice eseguito in Egitto ...
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WAHHĀBITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo wahhābiyyah, al sing. wahhābī, è il nome che gli avversarî, seguiti dagli scrittori europei, diedero e dànno ai seguaci del movimento di rigorismo musulmano [...] dalla soggezione sa‛ūdiana costituendosi in emirato per opera di ‛Abd Allāh ibn ‛Alī ibn Rashīd, fondatore della dinastia degli Ibn Rashī?d nel 1250 eg., 1835, ch'ebbe per capitale Ḥā'il. L'emirato sa‛ūdiano, indebolito dalle lotte intestine e avente ...
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CHIARINI, Luigi
Fausto Parente
Nacque "nel piccolo castello di Valiano" (Notizia biogr., p. 7; ad Acquaviva, secondo il Capei, p. 134) in Val di Chiana da Antonio e da Stella Casagli il 26 apr. 1789. [...] préjugés, orgueil, haine etc.". La terza parte (II, pp. 121-402) considera il giudaismo nei commentatori della Bibbia (soprattutto Rashï) e (pp. 197 ss.) enumera i "moyens les plus propres à dessiller les yeux des Juifs", con indicazioni sullo stato ...
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LEONE III, papa, santo
Paolo Delogu
Romano di nascita, sebbene il nome del padre, Azuppio, abbia fatto pensare a un'origine orientale della famiglia, fu allevato fin dall'infanzia nel vestiario della [...] Oliveto, a Gerusalemme, su cui Carlomagno esercitava un patronato, grazie ai suoi buoni rapporti con il califfo Hārūn ar-Rashī῾d. Tornati a Gerusalemme essi vollero introdurre il Filioque nella recita del Credo, ma furono accusati di eresia e perfino ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] dalla Germania il primo manoscritto ebraico europeo giunto fino a oggi, datato al 1233. Si tratta del Commentario del Rashì (Monaco, Bayer. Staatsbibl., Hebr. 5) scritto da Salomone di Würzburg, formato da capitoli le cui parole iniziali sono ...
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rash
〈räš〉 s. ingl. (pl. rashes 〈rä′ši∫〉), usato in ital al masch. – Nel linguaggio medico, eruzione cutanea, a forma di macchie o di papule, che precede talora la comparsa dell’esantema caratteristico di alcune malattie infettive (varicella,...