´q Letterato arabo (M'sila, Costantina, 1000 - Mazara, Sicilia, 1064). Compose fra l'altro un trattato di arte poetica (Kitāb al-῾umda "Libro della colonna"), che ha goduto grande favore nella critica letteraria araba e si distingue per sistematicità e chiarezza ...
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Califfo abbaside (766-809 d. C.). Successe al fratello al-Hādī nel 786. Ebbe per ministro e consigliere il Barmecide Yaḥyà ibn Khālid, che (803) cadde repentinamente in disgrazia con tutta la sua famiglia (v. Barmecidi). Sotto il suo califfato si ebbero lunghe guerre con i Bizantini, risoltesi favorevolmente per i musulmani. H. fu monarca bigotto e crudele, ma la sua figura abbellita dalla leggenda ...
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Dottore ebreo (Troyes 1040 - ivi 1105), detto Rashī dalle iniziali delle parole Rabbī Shĕlōmōh Yṣḥāqī, o, con adattamento italiano, Salomone Isaacide. Dopo aver studiato in Renania, fondò nella sua città [...] natale un'accademia, che fu cospicuo centro di studî ebraici. Svolse la maggiore attività nei campi dell'esegesi biblica e di quella talmudica, commentando quasi tutto l'Antico Testamento e il Talmūd babilonese. ...
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Dottore ebreo (Ramerupt, Francia, 1100 circa - Troyes 1171). Fu la più alta autorità talmudica della sua epoca, e fu detto Rabbēnū tām "il nostro maestro perfetto". Tosafista, nipote di Rashī, sulle sue [...] spiegazioni si basano le Tōsāpōt del Talmūd babilonese. La sua opera principale è il Sēfer ha-yāshār ("Il libro del giusto"), con novelle e trattati talmudici e responsi. Scrisse inoltre poesie e un formulario ...
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Rabbino (n. metà del sec. 15º circa - m. Gerusalemme primi sec. 16º), vissuto a Città di Castello e poi (dal 1488) in Palestina. Scrisse in ebraico un commento alla Mishnāh, ampiamente basato su quello [...] di Rashī al Talmūd; inoltre un commento all'opera di Rashī sul Pentateuco, lettere di notevole interesse storico-geografico e poesie liturgiche sinagogali. ...
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ABRAHAM ben Garton
Anita Mondolfo
Ebreo, iniziatore della notevole produzione tipografica ebraica, che ebbe il suo centro in Italia nel '400 e alla quale parteciparono, in minor misura, la Spagna, il [...] viveva una colonia ebraica, licenziava per la stampa il 5 febbr. 1475 il Commentum in Pentateuchum di Salomone Isaacide, detto Rashi, opera largamente diffusa in manoscritto. È la prima stampa ebraica con data certa. Il nome di A. figura nel colofone ...
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BOMBERG, Daniel
Alfredo Cioni
Nacque ad Anversa non prima del 1483, primogenito di un Cornelius, ricco mercante di quella città. Come era consuetudine nelle famiglie dell'alta borghesia fiamminga e [...] varianti occidentali e orientali di Ben Asher e Ben Naftali. Il Pentateuco ha il Targum (traduzione del testo aramaico) e i commenti di Rashī e Ibn Ezra; seguono tutti gli altri libri e i "cinque rotoli" con i commenti dei "definitori della massürāh ...
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DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] . 112 s. (traduz. M. Salzman, The Chronicle of Ahimaaz, New York 1924, pp. 61 s., 65 s.; Starr, pp. 114-117 nn. 49 s.); Rāshī, in Bēṣah 33a e ‛Erūbīn 56a, a cura di S. Gandz, The Origin of the planetary week or the Planetary week in Hebrew literature ...
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BARTOLOCCI, Giulio
Giovanni Garbini
Nacque a Celleno (Viterbo) il 10 apr. 1613. Entrò nell'Ordine dei cisterciensi nel 1632, assumendo il nome di "Iulius a Sancta Anastasia". Si dedicò agli studi ebraici, [...] ebraici è dimostrata, oltre che dal generale riconoscimento dei moderni, dal fatto che cinque delle sue biografie di rabbini (Rashì, Ibn Ezra, David Qúnchi, Gersonide e Abrabanel) furono riprodotte da Adriano Reland nella sua opera Analecta rabbinica ...
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rash
〈räš〉 s. ingl. (pl. rashes 〈rä′ši∫〉), usato in ital al masch. – Nel linguaggio medico, eruzione cutanea, a forma di macchie o di papule, che precede talora la comparsa dell’esantema caratteristico di alcune malattie infettive (varicella,...