Antico recitatore professionale dell’epica greca.
Omero usa il nome di aedo (ἀοιδός «cantore») sia per il poeta sia per il recitatore; solo dal 5° sec. a.C. è usato il termine ῥαψῳδός, inteso poi dai moderni [...] gilda e si chiamarono Omeridi; poi dal 5° sec. a.C. andarono errabondi di paese in paese prendendo parte agli agoni rapsodici nelle feste (per es., nelle Panatenee), in cui recitavano Omero in modo drammatico, accompagnando il canto, e i gesti, col ...
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Rapsodo seguace di Omero (la parola è già in Platone), che recitava o imitava i suoi poemi.
In senso stretto, gli Omeridi furono una società di ordinamento gentilizio di Chio che si diceva discendente [...] di Omero; si trasmettevano di padre in figlio la professione di rapsodo. ...
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COLANTUONI, Alberto
Paolo Petroni
Nacque a Trieste il 25 apr. 1874 da Faustino, discendente da nobile famiglia irpina originaria di Dentecane in provincia di Avellino, e da Adele Bugno.
Trascorse la [...] avana, in La Nuova Stampa, 31 ott. 1951; E. Q., Un sigaro avana, in Stampa Sera, 31 ott. 1951; C. Terron, Rapsodia eroica, in Corr. lombardo, 18 sett. 1952; Nota biografico-critica, in A. Colantuoni, La guarnig. incaten., Roma 1954; R. Simoni, Trenta ...
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rapsodo
rapsòdo s. m. [dal gr. ῥαψῳδός, comp. di ῥάπτω «cucire, saldare» e ᾠδή «canto»]. – 1. Recitatore e anche cantore, nell’antica Grecia, di componimenti poetici (e a volte prosastici) di carattere epico, sia proprî sia di altri autori...
rapsodia
rapsodìa s. f. [dal gr. ῥαψῳδία]. – 1. L’arte, la tecnica e l’attività del rapsodo, e la composizione stessa recitata o cantata: la r. fu praticata nell’antica Grecia; le r. omeriche. Per estens., letter., componimento poetico di...