Handicap
Giancarlo Urbinati
Olga Capirci
Paolo Casini
Handicap deriva dal nome di un gioco d'azzardo (hand in cap, "la mano nel cappello") con monete che si estraevano a sorte da un cappello. Il termine [...] i lusus naturae e i mirabilia, quali i reperti fossili irriducibili alle forme note; gli Anfibi, al confine tra gli esseri valori c'erano i demoni e i mostri, oggetti di rappresentazioni orride e apotropaiche. Dal punto di vista del gusto classico, ...
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Nuovi modelli dell’abitare
Maurizio Vitta
Continuità e mutamento
Il 20° sec. ha pensato l’abitare riassumendolo nella figura sociologica dell’abitazione. Il modello della ‘casa’ come diritto sociale, [...] fatta di istinti, pulsioni, sentimenti e comportamenti irriducibili agli schematici rigori della ragione. È stato spetta ancora alla ‘sala’, che ha conservato il suo ruolo rappresentativo, teatrale, spazio di recita e di interpretazione, più o meno ...
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Lo sport e la fotografia
Pier Francesco Frillici
Le origini della fotografia sportiva
La prima fotografia di genere sportivo è datata 1855: di provenienza ignota, è conservata presso la Royal Library [...] anni dopo. Le Olimpiadi di Londra del 1908 rappresentano infatti una stagione d'avanguardia nella storia dello le traversate transoceaniche a bordo di aeroplani rudimentali, esplodono le irriducibili battaglie a cavallo delle due ruote o a bordo di ...
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Croce, Gramsci e il comunismo
Fabio Frosini
Sulla questione del comunismo esiste tra Croce e Antonio Gramsci un intreccio che non si riduce all’esistenza di una comune problematica, sia pure diversamente [...] fino al 1933, a prendere atto della sostanziale novità rappresentata dai nuovi regimi postliberali; esattamente come, dopo il 1945 (p. 290), fanno la loro comparsa altri due tipi, irriducibili e opposti al primo: il socialismo delle classi contro la ...
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Sistemi, teoria dei
Francesco Pardi
Introduzione
Il termine sistema rientra negli usi tradizionali sia del linguaggio ordinario che di quello di molte discipline, quali la matematica e la filosofia. [...] problemi conoscitivi e operativi particolarmente caotici, irriducibili a imputazioni esplicative monocausali. Il quello di assicurare l'ordine, rende anche possibile la rappresentazione della limitatezza dei sistemi e talvolta utilizza la paura, ...
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Neurologia delle emozioni
Alberto Oliverio
L’emozione tra biologia e fenomenologia
Riguardo alla natura delle emozioni, esistono due posizioni prevalenti: quella naturalistica e quella fenomenologica. [...] a una serie qualitativa di stati fra loro irriducibili? Per esempio, le modifiche fisiologiche che corrispondono altro (piuttosto che evadere il fisco), ‘te’ comporta poter rappresentare la vittima come un individuo, ‘io’ sottende la nozione di ...
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Marginalità sociale
Costanzo Ranci
Introduzione
La nozione di marginalità sociale riflette l'idea che l'organizzazione della società sia fondata non solo sulla disuguaglianza riguardo all'accesso alle [...] instabile tra elementi o sottosistemi eterogenei e fondamentalmente irriducibili l'uno all'altro.
Forme storiche
Nelle , al pari della periferia delle metropoli moderne, è così rappresentata da "questa zona di grandi incertezze e tensioni dove le ...
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Croce e la religione
Filippo Mignini
Il tema della religione è stato tanto poco studiato in modo sistematico e formale quanto costante e significativa ne è la presenza in tutta l’opera crociana, dai [...] a superiori implicite verità, anche forme di mito irriducibili a esse.
Ma torniamo alla Logica. Per l produce una scissione incolmabile tra la pretesa universalità delle sue rappresentazioni e l’origine economica dell’atto che le produce ...
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FRANCESCA Bussa (Francesca Romana), santa
Arnold Esch
Nacque nel 1384 a Roma, figlia del nobilis vir Paolo di Giovanni Bussa (morto nel 1401), residente nel rione Parione nella parrocchia di S. Agnese [...] nessun esponente dei Ponziani e dei Bussa fu fra i più irriducibili oppositori del pontefice: come appare da quanto accadde durante l 1384 e nel 1396, e che appare come il tipico rappresentante di quel ceto di imprenditori agricoli - i "bovattieri" ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Agli albori del XIX secolo Parigi decreta il successo del Caio Gracco di Vincenzo [...] ) e Kaiser Octavianus (1803) di Tieck sono praticamente irriducibili alla prassi spettacolare del loro tempo e la stessa Caterina di Heilbronn, pur essendo l’opera di Kleist più rappresentata nel corso dell’Ottocento, approda ai teatri in versioni ...
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neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...
fattore
fattóre s. m. [lat. factor -ōris, der. di facĕre, part. pass. factus]. – 1. letter. Chi fa, facitore, creatore: i f. dell’unità italiana, coloro che più hanno contribuito a farla; si dice in partic. di Dio (cfr. il più com. creatore):...