Fermat, ultimo teorema di
MMassimo Bertolini
di Massimo Bertolini
SOMMARIO: 1. Introduzione. ▭ 2. Storia: il lavoro di Kummer. ▭ 3. Estensioni abeliane di Q. ▭ 4. Estensioni esplicite di campi e funzioni [...] per riduzione di E modulo ciascun divisore primo del conduttore N è un nodo. La rappresentazione ρE,p associata ai punti di p-torsione di E (v. sopra, cap. 5) è irriducibile (v. sopra, cap. 6): questo è affermato dal teorema di Barry Mazur, che sarà ...
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Il Rinascimento. Le arti matematiche
Eberhard Knobloch
Ivo Schneider
Le arti matematiche
Il concetto di scienze matematiche
di Eberhard Knobloch
Il Rinascimento riprese dal Medioevo il concetto delle [...] François Viète riuscì a risolvere il caso irriducibile delle equazioni cubiche usando un'identità trigonometrica. o un certo tipo di lettere erano state usate soltanto per rappresentare le incognite, ma Viète le usò sistematicamente per indicare sia ...
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Logica matematica
Abraham Robinson
*La voce enciclopedica Logica matematica è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un’introduzione di Gabriele Lolli e un saggio di Beppo [...] , la proprietà di un polinomio di essere irriducibile), è necessario fornire anche un metodo concreto quadrata di −1 nel nuovo sistema. Un numero complesso α=(a, a′) può essere rappresentato da un punto di un piano, con coordinate x=a e y=a′. Questa ...
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Numeri, teoria dei
LLarry Joel Goldstein
di Larry Joel Goldstein
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) argomenti fondamentali; b) la teoria dei numeri nel XVII e XVIII secolo; c) Gauss. □ 2. Teoria algebrica [...] di non unicità nella fattorizzazione. Un elemento α di ℴF è detto ‛irriducibile' se non è né zero né un'unità e i soli fattori di norma di A. Inoltre ζ(V, s) ha una rappresentazione mediante il prodotto euleriano:
dove il prodotto è esteso a tutti ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] rapporto di uno a uno. Ogni segno impresso seguitò quindi a rappresentare allo stesso tempo il concetto dell'oggetto contato (orcio d' di un sistema di segni costituisce il primo e irriducibile nucleo del concetto di scrittura. Conosciamo un primo ...
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L'Ottocento: matematica. Analisi complessa
Jeremy Gray
Analisi complessa
Lo sviluppo dell'analisi complessa è una delle caratteristiche salienti della matematica del XIX secolo. Lo studio di funzioni [...] cercò di amalgamare senza molto successo: quale oggetto definito da una equazione irriducibile tra le variabili complesse s e z di gradi n in s e m in z; e come oggetto rappresentato da un rivestimento T a n fogli del piano della variabile z. Le ...
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PROBABILITÀ
Italo Scardovi
Giorgio Dall'Aglio
Misura della probabilità
di Italo Scardovi
La probabilità come numero reale
Nel parlar comune, 'probabilità' è parola che esprime incertezza, ora per [...] le sue proposizioni con una risolutezza così sicura e irriducibile da parere abbia interamente deposto ogni tema d'errore. risultati deterministici, erano inadeguate in molti casi a rappresentare i fenomeni studiati. Si arrivò così a formulare ...
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L'Ottocento: matematica. Le origini della teoria dei gruppi
Jeremy Gray
Le origini della teoria dei gruppi
La teoria di Galois e la soluzione algebrica delle equazioni algebriche
La teoria di Galois [...] associata alla decomposizione 6=1+1+1+1+1+1 di fatto non si presenta, perché il numero delle rappresentazioniirriducibili è uguale al numero delle classi di coniugio del gruppo, che in questo caso è 3 (l'identità, le tre permutazioni ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria dei numeri
Catherine Goldstein
Teoria dei numeri
Le tappe più significative dello sviluppo di un settore della scienza o dell'arte si accordano raramente con la suddivisione [...] problemi, già studiato da Fermat, era quello di pervenire a una rappresentazione di un numero intero n per mezzo di una forma, vale fungono da unità. Un numero complesso primo (oggi diremmo 'irriducibile') è un numero divisibile solo per sé stesso e ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] scrittura simbolica (o 'ideografia') da lui elaborata, "atta a rappresentare tutte le idee di Logica". Quel linguaggio 'ideografico' gli permette giudizio sintetico a priori come affermava Kant. È 'irriducibile alla logica' e, anzi, offre l'esempio ...
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spezzato
agg. e s. m. [part. pass. di spezzare]. – 1. agg. a. Che non è intero o continuo, per essere stato diviso in due o più pezzi o parti: pane s.; legna s. e accatastata. In usi fig.: orario s., orario di lavoro non continuato, ma diviso...
neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...