ANZILOTTI, Dionisio
Gian Paolo Nitti
Nacque a Pescia (Pistoia) il 20 febbr. 1867 da Giubano e da Isolina Allegretti.
Laureatosi in diritto internazionale privato presso l'università di Pisa, insegnò [...] Anche nell'ambito del diritto internazionale pubblico le sue concezioni giuridiche furono informate, oltre che allo stesso bisogno di revisione in tutta la sua portata e investigando il rapporto, che non era stato ancora approfondito, della posizione ...
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ACERBI, Giovanni
Enzo Piscitelli
Nacque a Castelgoffredo (Mantova) l'11nov. 1825, da Giovambattista. Era nipote di Giuseppe Acerbi. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza nell'università di Pavia, [...] d'Italia. Dopo lo scontro di Mentana sollecitò il governo italiano per il riconoscimento giuridico del plebiscito, effettuatosi il 4 novembre (cfr. il Rapporto o relazione sommari a... delle cose operate dal gen. Acerbi, diretto al gen. Garibaldi ...
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Schmitt, Carl
Filosofo e giurista tedesco (Plettenberg 1888-ivi 1985). Professore a Monaco e poi a Berlino presso la Scuola superiore di amministrazione, durante il nazismo fu nominato consigliere di [...] concetto di politico in quanto tale, e lo lega strettamente al rapporto amico-nemico. Secondo S. il fenomeno politico sorge in seno i «nemici». Da questo punto di vista l’ordinamento giuridico – la Costituzione – grazie al quale tale comunità prende ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] da Ludovico, che sognava per il figlio una carriera giuridico-umanistica, il ragazzo verso i dodici anni si esercitava Condivi nel 1553 e poi ripresa dal Vasari nel 1568.
I rapporti tra Michelangelo e Giulio II furono discontinui e difficili dal primo ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] quello di bene, poiché a proposito dei negozi giuridici si presentano in evidenza gli interessi privati, cioè messo in luce l’importanza delle prime fasi dello sviluppo proprio in termini di rapporti con gli o. (si parla di o. buoni, cattivi e di o. ...
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L’atto e il modo di scoprire e spiegare quanto in uno scritto o discorso appare oscuro od oggetto di controversia, di attribuire un significato a ciò che si manifesta o è espresso in modo simbolico, attraverso [...] . funzionale: lex dixit plus quam voluit).
L’i. dei negozi giuridici ha invece a oggetto gli atti di autonomia privata: centrale è, i suoi sogni. Scopo dell’i. è chiarire i rapporti inconsci e rendere possibile l’integrazione della personalità. È una ...
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Medico e psicanalista statunitense di origine ungherese (Budapest 1891 - Los Angeles 1964). Elaborò una propria metapsicologia e fu il primo a definire il concetto di malattia psicosomatica. Nel 1932 fondò [...] di una collaborazione volta a correlare l'aspetto giuridico, psicologico e sociologico dei fenomeni della devianza e del comportamento umano sarebbero l'espressione integrata del rapporto tra organismo biologico, strutture psicologiche e ambiente ...
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Nome latinizzato del filosofo e giurista Christian Thomas (Lipsia 1655 - Halle 1728). Docente nell'univ. di Halle, che era stata fondata nel 1693 e che diventò ben presto, per opera di T., il centro più [...] . La distinzione fra diritto e morale ha un'importante conseguenza in rapporto ai poteri dello stato: lo stato deve garantire l'ordinamento giuridico con il potere coercitivo, mentre il comportamento morale (e quindi anche religioso) esce dalla ...
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Giurista (Breslavia 1838 - Strasburgo 1918). Laureatosi a Breslavia nel 1858 con una tesi in diritto romano, prof. nelle univ. di Königsberg (dal 1866) e di Strasburgo (dal 1872), è stato, insieme a C.F. [...] von Gerber e a G. Jellinek, il massimo esponente del positivismo giuridico tedesco (Diritto costituzionale). La sua opera fondamentale è Das Staatsrecht stato, della natura e del contenuto del rapporto d'impiego pubblico, sull'essenza dei diritti ...
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Giurista (Lipsia 1868 - Obergrainau, Baviera, 1946), prof. di diritto internazionale nelle univ. di Lipsia (1899-1900), Tubinga (1900-09), Kiel (1909-13), Berlino (dal 1913). Di formazione positivista [...] rigorosamente separati (concezione dualista o pluralista), ma che lo stesso sistema giuridico internazionale non è in realtà unitario, essendo possibile differenziarlo in rapporto ai diversi accordi che legano tra loro distinti gruppi di stati. Opere ...
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rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: un r. esatto della situazione commerciale;...
giuridico
giurìdico agg. [dal lat. iuridĭcus, comp. di ius iuris «diritto» e tema di dicĕre «dire»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di diritto, relativo al diritto: norma g.; l’ordinamento g. di uno stato; considerare una questione sotto l’aspetto g.;...