ARMELLINI, Carlo
Renzo De Felice
Nacque a Roma nel 1777 da famiglia benestante, e, compiuti gli studi giuridici alla Sapienza, si avviò alla carriera legale. Sin dal 1798-99, durante la prima Repubblica [...] guerra all'Austria (7 agosto) e relatore del rapporto per l'abolizione dei tribunali e delle commissioni straordinarie, ed opponendosi alle tesi estreme in nome del buon senso e dello spirito giuridico.
Dopo l'uccisione di P. Rossi e la fuga del papa ...
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Magna Charta
Marzia Ponso
Il primo documento a garanzia delle libertà individuali
Il 15 giugno 1215 il re d’Inghilterra Giovanni Senzaterra fu costretto dai baroni inglesi a riconoscere una serie di [...] .
Il re, infatti, aveva violato i principi del rapporto feudale (feudalesimo), imponendo tasse gravose ai sudditi in occasione al re e ai baroni, costituiva il terzo sistema giuridico dell’Europa medievale, accanto al diritto romano e al diritto ...
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ACERBI, Giovanni
Enzo Piscitelli
Nacque a Castelgoffredo (Mantova) l'11nov. 1825, da Giovambattista. Era nipote di Giuseppe Acerbi. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza nell'università di Pavia, [...] d'Italia. Dopo lo scontro di Mentana sollecitò il governo italiano per il riconoscimento giuridico del plebiscito, effettuatosi il 4 novembre (cfr. il Rapporto o relazione sommari a... delle cose operate dal gen. Acerbi, diretto al gen. Garibaldi ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] termini prevalentemente economici; sul piano politico e giuridico-costituzionale, il problema fondamentale non è quello , con l’impostazione teorica e legislativa data al problema dei rapporti fra Stato e mercato da W.H. Beveridge in Gran Bretagna ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] la Istoria civile del regno di Napoli (1723) la s. giuridica e costituzionale. Sociale è l’interesse di L.A. Muratori, K. Burdach, già negli anni 1910-13, per il rapporto Medioevo-Rinascimento), della periodizzazione (K. Heussi), del ruolo della ...
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servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] (18-46 anni); i seniores (47-60) potevano essere arruolati per i s. territoriali. Complicate e protette da numerosi istituti giuridici erano le operazioni di leva; in caso di improvvisa necessità i magistrati potevano fare la leva senza l’osservanza ...
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Diritto
S. del contribuente Legge ordinaria (l. 212/2000) le cui disposizioni esprimono i principi generali dell’ordinamento tributario, riconducibili agli art. 3, 23, 53 e 97 Cost., che dovrebbero essere [...] da un lato si rivolgono alla tutela del lavoratore nel rapporto di lavoro e, dall’altro, sostengono l’organizzazione e hanno interpretato come rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico.
Lo s. regionale dopo la l. cost. n ...
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Il complesso delle persone che hanno comunanza di origine, di lingua, di storia e che di tale unità hanno coscienza, anche indipendentemente dalla sua realizzazione in unità politica.
N., nazionalità, [...] questioni – peraltro già ampiamente dibattute nel passato – del rapporto tra élite nazionali e masse popolari e del nesso d’ ’entità federale di dimensioni continentali.
Aspetti giuridici
Dal punto di vista giuridico-costituzionale, invece, la n. è ...
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Il governo esercitato da un principe; il territorio soggetto alla giurisdizione di un principe o di un sovrano assoluto.
Il p. dell’antica Roma
Con riferimento all’esperienza giuridico-politica di Roma [...] le maggiori entità territoriali in cui si articolarono i regni di Francia e Germania a partire dall’età postcarolingia; il rapporto tra il ‘principe’ (nome generico dato a signori che in realtà erano duchi, conti, marchesi, per indicare il loro ruolo ...
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Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...] mentre i successivi sono più specificamente relativi ai problemi giuridici nell'ambito del diritto internazionale.
"1) Le nel 1919. A questi vanno aggiunti le testimonianze e i rapporti dei diplomatici stranieri di grande ausilio per far luce sulle ...
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rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: un r. esatto della situazione commerciale;...
giuridico
giurìdico agg. [dal lat. iuridĭcus, comp. di ius iuris «diritto» e tema di dicĕre «dire»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di diritto, relativo al diritto: norma g.; l’ordinamento g. di uno stato; considerare una questione sotto l’aspetto g.;...