I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] (Morgan 1871). D’altronde, il sistema dei rapporti familiari è di tale rilevanza nella nostra generale organizzazione confronti le relazioni potevano esser regolate sia dallo statuto giuridico dell’agnatio (ovvero della patria potestas) sia dai ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] ecc. Nel linguaggio burocratico (➔ burocratese; ➔ giuridico-amministrativo, linguaggio) si riscontra la predilezione per le e quello poetico] risiede senz’altro nella messa in rapporto dei fenomeni di similarità, che nel testo poetico presiedono ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] di un’espressione e il suo valore come termine tecnico ci sono rapporti scalari, all’interno dei quali si distinguono almeno i seguenti tipi:
lessicali vincolanti. Si vedano in tal senso anche testi giuridici come, per es., il testamento, dove, se ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] visita lampo
in cui uno dei due nomi modifica l’altro, in un rapporto di determinato-determinante.
(18) nome + preposizione + nome
a. tavoletta dell’economia. Ma è soprattutto nel linguaggio giuridico e medico (cfr. ricorrere in giudizio; accusare ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] il funzionamento e i regolamenti della vita sociale (➔ giuridico-amministrativo, linguaggio). Per contro, gli usi linguistici (➔ lingua scritta), cioè caratterizzato dall’assenza di un rapporto diretto tra mittenti e destinatari, distanti nel tempo e ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] con registri molto alti, ad es. in campo giuridico (➔ giuridico-amministrativo, linguaggio), si individuano fenomeni di transizione da variabilità interpersonale, condizionata in primo luogo dal rapporto sociale che il parlante intende istituire con l ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] testo, a piè di pagina»). E all’uso giuridico latino rimandano pure coppie quali locatario-locatore, donatario : il contributo dell’analisi linguistica alla definizione del rapporto fra amministrazione e cittadino, in La comunicazione di interesse ...
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Gli aggettivi qualificativi sono la maggior parte degli ➔ aggettivi e formano al tempo stesso una lista che può essere illimitatamente arricchita. Hanno le seguenti proprietà:
(a) in funzione di ➔ attributo, [...] a una persona transgender (di sesso maschile dal punto di vista giuridico, femminile dal punto di vista biologico):
(9)
a. Era loro significato ‘non graduabile’ oppure del loro stretto rapporto col nome che modificano, non sono suscettibili di ...
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Con il termine walser (contrazione di Walliser «vallesano») si intendono sia le popolazioni alemanniche emigrate in epoca medievale dal Vallese (Svizzera), e poi stabilitesi in numerose colonie lungo tutte [...] coloni, che si potevano così affrancare. Lo statuto giuridico dei walser in epoca medievale, contadini ma liberi, qui il walser entra in competizione solo con l’italiano, in un rapporto prima di bilinguismo, poi di diglossia e ora di dilalìa.
Per ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] , o nodo, o groviglio, di rapporti fisici e metafisici (la distinzione ha valore d’espediente). Ogni rapporto è sospeso, è tenuto in equilibrio nel »); infine termini del lessico intellettuale o giuridico, che si fanno particolarmente fitti quando ...
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rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: un r. esatto della situazione commerciale;...
giuridico
giurìdico agg. [dal lat. iuridĭcus, comp. di ius iuris «diritto» e tema di dicĕre «dire»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di diritto, relativo al diritto: norma g.; l’ordinamento g. di uno stato; considerare una questione sotto l’aspetto g.;...