L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] rivela la difficoltà di gestione della frase nella lingua delle origini, dove dilatati rapportidi coordinazione denunciano la , nella Penisola, i vettori sociopolitici unificanti.
Il lavorodi selezione sulla lingua è stato avviato da Dante stesso ...
Leggi Tutto
La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] restringendosi: nel 1891 il rapporto sarebbe stato di 25.380 a 32.245); più equilibrato il rapporto tra i licei: nel 1. Rifl. Dondolarsi, Consumare il tempo senza far nulla. Invece dilavorare sta lì a dondolarsi. Non ti dondolar tanto; non ti ...
Leggi Tutto
La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] è mediazione, e la nozione di segno è fondata su rapportidi carattere inferenziale. Nel contrapporre codice [...] tanto che Chien Shiung Wu, un fisico di notevole valore che lavora alla Columbia University, ha commentato che Dio dev’essere ...
Leggi Tutto
CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] le amicizie con letterati e uomini di cultura. Al raffreddamento dei rapporti col Monti (a cui concorse anche Epistolario, a cura di F. Moroncini, Firenze 1934-1941, ad Indicem; F. Forti, L'"eterno lavoro" e la convers. linguistica di A. Manzoni, in ...
Leggi Tutto
Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] , ma anche che le due parti del segno esprimevano il rapporto tra l'essere che agiva e l'azione intrapresa. Le comportamentali e fisiologiche nella ricezione di una lingua attraverso la vista e l'udito. Il lavorodi Doreen Kimura (1993) mostra ...
Leggi Tutto
Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] l’uso di Firenze, il cosiddetto «Giorgini-Broglio», dal nome dei due manzoniani che si accollarono il lavoro. Il vocabolario veneziano di Boerio, quello milanese di Cherubini e quello piemontese di Sant’Albino. Capitolo a parte è quello del rapporto ...
Leggi Tutto
Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] cultura laica il dibattito sulla lingua era da tempo incentrato sul rapporto tra latino e volgare e, sebbene provocate da cause e da leggersi durante le celebrazioni liturgiche. Il lavorodi traduzione di entrambi i testi, che comportò ovviamente ...
Leggi Tutto
L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] : quelle con significato più concreto come con e per sono più diffuse e generalizzate di a, di, che segnalano solo rapporti grammaticali (lavora a casa con famiglia «lavora come domestica presso una famiglia»; io scritto ber Farid «ho scritto a Farid ...
Leggi Tutto
L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo, p. 92)
(7) Il carcere duro significa essere obbligati al lavoro, portare la l’infinito si rapporti al nome reggente come il complemento diretto al verbo corrispondente: il desiderio di non tornare (« ...
Leggi Tutto
L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] rapporto diretto con il valore modale (reale o irreale; ➔ modalità) della subordinata: spiacere, ad es., è un verbo che presuppone che lo stato di 58) essendo partito Davide, ho ripreso il lavoro
I due costrutti, tuttavia, hanno proprietà grammaticali ...
Leggi Tutto
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...
rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: un r. esatto della situazione commerciale;...