ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] monumentale strumento dilavoro e la prova che l'A. era uno dei maggiori competenti in un campo irto di estreme . G. Parodi, in Il Marzocco, 27 genn. 1907; G. Mazzoni, Rapporto dell'anno accad. 1906-07 letto dal Segretario G. M. con la commemorazione ...
Leggi Tutto
Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] legami sociali instaurati da alcuni individui e non da altri (rete delle amicizie, dei rapportidilavoro, di vicinato, sportivi, ecc.).
Nelle ricerche quantitative effettuate col modello laboviano (cfr. Wolfram 1969; Trudgill 1974) è spesso emerso ...
Leggi Tutto
Nell’accezione moderna, con soprannome s’intende un elemento onomastico aggiunto al nome personale (➔ antroponimi; ➔ cognomi). Può essere riferito a un individuo o a una famiglia intera; in determinati [...] , è funzionale all’identificazione dei rapporti parentali e alla condivisione di interessi (Angelini 1997: 374, per lo più inteso come un soprannome di uso limitato, in famiglia, nell’ambiente dilavoro o riferito a forme vezzeggiative del nome ...
Leggi Tutto
La paraipotassi è un fenomeno sintattico tipico dell’italiano delle origini (➔ sintassi; ➔ origini, lingua delle), che consiste in una combinazione tra il meccanismo sintattico della coordinazione (➔ paratassi) [...] connettore che instaura un rapporto sintattico di coordinazione). Se ne possono invece trovare casi sporadici nel registro colloquiale (➔ colloquiale, lingua), come in (6):
(6) Se presentiamo un’ipotesi dilavoro, e poi allora dobbiamo controllarla ...
Leggi Tutto
Per convenevoli s’intende un insieme di atti e formule verbali che denotano un comportamento formalmente cortese e che si ripetono in maniera rituale in determinate circostanze. Espressioni quali come [...] quasi costretto ad accettare (tranne quella relativa al rapporto tra convenevoli e buona educazione):
(5) di interessamento più o meno ravvicinato per la vita, il lavoro, gli affari, la famiglia, la situazione interazionale. Nei colloqui dilavoro ...
Leggi Tutto
Fra le diverse tipologie del prestito (➔ prestiti), il calco (nella sua accezione linguistica il termine è usato la prima volta in Francia alla fine del XIX secolo, ma furono poi A. Meillet e Ch. Bally [...] risolto in un fraseologismo: il ted. Arbeitsgeber in datore dilavoro, l’ingl. brainwashing in lavaggio del cervello, summit falco «guerrafondaio» sull’ingl. hawk. Il rapportodi motivazione tra le diverse accezioni semantiche del modello alloglotto ...
Leggi Tutto
L’espressione concordanza dei tempi (che corrisponde in parte alla consecutio temporum della grammatica latina) designa il rapporto tra il tempo del verbo della frase principale (o reggente) e quello del [...] il lavoro per domani.
Quando la subordinata è al congiuntivo o al condizionale, nella lingua standard si hanno le seguenti possibilità (Dardano & Trifone 1997: 430):
(a) se il verbo della subordinata è in un rapportodi contemporaneità ...
Leggi Tutto
La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] di nomi di strumento: dai nomi designanti grandi e piccoli attrezzi del lavoro e della casa (sabbiera, bistecchiera), a quelli didi nomi di strumento, oltre che di agente. Dei due, però, il primo predilige l’uscita agentiva, con un rapportodi circa ...
Leggi Tutto
I gerghi di mestiere o di categoria condividono, storicamente, con quelli della malavita un nucleo lessicale comune (➔ gergo) cui va aggiunto, come specificità, un lessico tecnico proprio delle diverse [...] comune ai malandrini d’ogni singola nazione».
Il rapporto tra i due tipi di gergo e le reciproche influenze è una questione a di strade e di piazze che vivono di attività illecite, sia i gruppi dilavoratori, soprattutto migranti, che si spostano di ...
Leggi Tutto
Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] . Quando l’intero testo è in corsivo, il rapporto è tuttavia invertito e le funzioni citate sono svolte di lingua, di grafia, di interpunzione nell’allestimento dell’edizione critica, in La critica del testo. Problemi di metodo ed esperienze dilavoro ...
Leggi Tutto
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...
rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: un r. esatto della situazione commerciale;...