Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Felicità pubblica
Stefano Zamagni
Felicità e vita sociale
Secondo la celebre tesi di Hans Baron (1955) e di Eugenio Garin (1947), l’Umanesimo ha conosciuto due stagioni, quella dell’Umanesimo civile [...] necessario per acquisire i beni posizionali (si pensi al tempo che il lavoro sottrae ai rapporti familiari e di amicizia). Dal combinarsi dei due effetti discende che, al di là di una certa soglia, l’aumento del reddito pro capite non solamente non ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Previdenza sociale
Onorato Castellino
Delimitazione del tema e cenni storici
La previdenza sociale è un aspetto - si può dire, il più importante - della sicurezza sociale, e ha per fine la tutela dei [...] variabilità tra paesi, dal 10 al 35 per cento della retribuzione. Al termine di una carriera senza interruzioni, il rapporto medio tra la pensione e la retribuzione dell'ultimo anno dilavoro si collocava tra il 50 e il 70 per cento nei sistemi più ...
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Concentrazione industriale
William J. Baumol
Introduzione
L'espressione 'concentrazione industriale' o 'concentrazione di mercato' generalmente indica la percentuale delle vendite realizzate in un settore [...] Marx, il quale ipotizza che il tasso di profitto tenda a diminuire a causa dell'aumento progressivo del rapporto fra capitale costante e capitale variabile, cioè del rapporto capitale/lavoro. È vero che agli albori della rivoluzione industriale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Corporativismo
Daniela Parisi
In linea generale, corporazione sta a indicare qualsiasi ‘società parziale’, detta anche ‘corpo intermedio’, che si costituisce attorno a interessi particolari, contrastando [...] corporativa garantisce che attraverso il contratto collettivo dilavoro si risolvano i casi particolari non previsti future work che riguardano Thorstein B. Veblen, la rilevanza del rapporto tra economia, psicologia e in genere le scienze sociali e ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] .
L'avvicinamento alla dittatura cominciò intorno al 1926, con il varo della legge Rocco sulla disciplina giuridica dei rapportidilavoro. Pur senza rinunciare ai traguardi peculiari del suo laburismo nazionale - cioè a un'ipotesi "sociale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giusto prezzo
Oreste Bazzichi
In queste pagine verrà individuato il substrato etico-economico a cui i pensatori medioevali e tardomedioevali hanno attinto per formulare, con una certa organicità, le [...] ferro allo scopo di fare strumenti dilavoro e utensili vari, il guadagno è pienamente giustificato dal valore del lavoro aggiunto (G. a più di quanto valgono o comprate a meno; se si possa stabilire il prezzo di una cosa in rapporto al valore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Meridionalismo
Adriano Giannola
All’origine del dualismo
Vi è ampio dibattito su quale fosse il divario Nord-Sud al momento dell’Unità. Certamente per molti aspetti le due aree erano significativamente [...] che non determinino un radicale mutamento dei rapportidi classe della società meridionale e, più in Costabile, A. Giannola, Norme sociali e distribuzione dei posti dilavoro. Una parabola della corruzione nell’Italia meridionale, in Istituzioni ...
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Finanza dei derivati
Paolo Savona
di Paolo Savona
Finanza dei derivati
sommario: 1. Definizione, finalità e proprietà dei contratti derivati. 2. Caratteristiche strumentali e funzionali dei derivati. [...] di sette anni dilavoro, l'opzione di sposare la di lui figlia Rachele. Non essendoci quelli che oggi chiamiamo 'organi di cui il sottostante non sia la quotazione di un titolo, ma un tasso dell'interesse, un rapportodi cambio o un altro derivato.
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Titoli di credito
Gianni Bonaiuti
Principî generali
Un sistema economico che intenda sfruttare al meglio le potenzialità di una data disponibilità di fattori (materie prime, capitale, lavoro e tecnologia) [...] l'esistenza di un rapportodi credito pari all'ammontare dell'importo dell'assegno e di durata pari di credito si rivela particolarmente utile in occasione di spostamenti per motivi dilavoro o turistici, in quanto permette il regolamento di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Solidarietà e sussidiarietà
Ivo Colozzi
Una definizione dei concetti
La parola solidarietà ha alla base l’espressione del latino giuridico in solidum, che indicava l’obbligo da parte di un individuo [...] law perché rendeva appetibile la condizione di assistito rispetto a quella dilavoratore e approva la riforma inglese del come realtà concorrenziale imperfetta e l’idea che il rapporto tra politica di piano e mercato possa essere «deideologizzato» e ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...
rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: un r. esatto della situazione commerciale;...