GREGORI, Romeo
Francesca Franco
Nacque a Carrara il 4 genn. 1900, figlio primogenito di Francesco e Rosi Alceste. Nel 1915 si iscrisse all'Accademia di belle arti della sua città, dove ebbe come maestro [...] la Cooperativa artieri alabastro di Volterra, cui egli fornì, in stretto rapporto con l'Ente nazionale Il Tevere, 30 giugno 1937).
Il 1939 fu un anno di intenso lavoro e di soddisfazioni. Il G. ottenne una sala personale alla III Quadriennale ...
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CALANDRA, Giovanni Battista
Ludovica Mazzola
Nacque a Vercelli nel 1586 dal sarto Francescoe da Andrietta Crevola; iniziò ben presto l'attività artistica, probabilmente sotto la guida del pittore Raffaello [...] Novara, erano collocati vicino ad una fontana in una specie di atrio progettato dal Ferrabosco nell'ambito del lavoridi ristrutturazione dell'entrata ai palazzi vaticani in rapporto alla nuova facciata di S. Pietro (Egger, pp. 103 s.). L'anno dopo ...
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CALÒ, Osvaldo (Aldo)
Anna Mavilla
Nacque a San Cesario di Lecce il 24 giugno 1910 da Augusto e Vincenza Capone. Frequentò l'istituto d'arte di Lecce e completò la sua formazione scolastica presso il [...] del lavoro quotidiano, di una conoscenza profonda delle qualità morfologiche ed estetiche dei materiali e di una sicura innesto fra materie e modalità formative distinte, in favore di un rapporto dialettico che, nell'interno stesso dell'opera, si ...
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FRANCESCO da Città di Castello (detto Tifernate)
Paolo Di Paola
Nacque a Città di Castello, nell'Alta Valle del Tevere, probabilmente attorno al 1485-1487, come si desume dal Titi (1686, p. 447) e dal [...] a Raffaello giovane e ritenuta dal Mancini (1987, pp. 166 s.) lavorodi un anonimo artista locale, presenta su un lato la Crocifissione, secondo una Comunque quest'opera sembrerebbe essere in rapporto con la Trinità di Raffaello in S. Severo a ...
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CERVI, Bernardo (Bernardino)
Adalgisa Lugli
Non è possibile trovare conferma documentaria alla tradizionale data di nascita del pittore, fissata al 1586. Le fonti antiche, primo il Vedriani (1662), non [...] rapporto non discontinuo, provato nel 1625 da una pala d'altare ordinatagli dall'infanta Isabella di Savoia, principessa ereditaria di Modena, e dal pagamento, nel 1628, di duomo, il pittore lavorò per la chiesa della Confraternita di S. Sebastiano, ...
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LIMONGELLI, Alessandro
Gianluca Ficorilli
Scarse sono le notizie relative al primo periodo di vita di questo architetto che nacque a Il Cairo il 7 luglio 1890, da una famiglia di origine pugliese. Giunto [...] ricerca di semplificazione degli stili architettonici a lui contemporanei, necessaria per stabilire un rapporto più all'Ufficio piano regolatore del Governatorato di Roma, dove lavorò ad alcune proposte di sistemazione per l'area centrale della ...
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JENNI, Adolfo
Simona Carando
Nacque a Modena il 3 maggio 1911, figlio unico di Giovanni (Hans), svizzero tedesco del Cantone di Berna, e di Maria Barbieri della provincia modenese.
Il padre, venuto [...] concretezza ai tanti aspetti del suo lavoro, ai problemi derivanti dal rapporto con un mondo indifferente all'arte e a quelli che nascono nella solitudine interiore. Ma lo J. non si distacca dal suo soggettivo modo di sentire e attribuisce a Saverio ...
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DARIO (Daria), Giovanni Antonio
Elisabeth Heller-Winter
Mancano notizie sulle origini, sulla data di nascita e sulla formazione di questo architetto e scultore operoso al servizio del principe arcivescovo [...] del duomo, anche qui il D. rivela una sicura sensibilità al rapporto dell'edificio con l'ambiente che lo circonda. È molto dubbio consisteva in 200 fiorini. Per la fornitura di venti colonne e per il lavoro all'altar maggiore aveva già ricevuto 5.837 ...
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GIOVANNI di Bartolomeo
Maura Picciau
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo fonditore e scalpellino attivo a Firenze nel XV secolo.
Fratello minore di Maso (nato nel 1406), scultore [...] un rapporto fiduciario con i Provvisori operai della cattedrale che nel tempo gli affidarono commissioni vieppiù importanti; nel 1461 infatti gli commissionarono di restaurare, racconciare e rinettare i telai della porta della sagrestia, lavoro molto ...
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CORTELLA, Carlo Giuseppe
Luciano Tamburini
Si ignorano gli anni di nascita e di morte, e la sua attività (circoscritta al periodo 1676-99) è documentata quasi unicamente dal breve regesto cronologico [...] conoscere lo stile con il quale il C. s'affaccia alla ribalta, di valutarlo in rapporto con quello del Recchi (col quale lavorò ancora successivamente) e tentare una cauta delineazione del suo gusto. Una prima osservazione (valida anche per quanto è ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...
rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: un r. esatto della situazione commerciale;...