CRESCENZI, Alessandro Cosimo
Irene Polverini Fosi
Nacque a Roma il 12 sett. 1607 (il Moroni pone la nascita nel 1603) da Giovanni Battista e da Anna Massimo, nella nobile famiglia romana, legata durante [...] ... e son di pessimo esempio e gli Heretici se li prendono per stabilimento della loro perfidia e gli chiamano lupi rapaci, ma molto più per riuscirmi quasi impossibile la correttione per haverli trovati hostinati nelli lor viti e per non haver ...
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DA PONTE, Nicolò
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 15 febbr. 1574, ultimo dei figli maschi di Pietro di Alvise e di Soretta, o Fiordamor, Da Mosto di Gian Alvise di Domenico. Nulla sappiamo della [...] nomi, cifre. Ancor oggi il quadro delle "afflittioni incomparabili di quei sudditi", taglieggiati da una nobiltà violenta e da funzionari rapaci, non manca di far presa sul lettore: a maggior ragione ne furono colpiti in Senato, per cui si decise che ...
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DELLA CORNIA, Corniolo
Paolo Viti
Le notizie sulla vita del D. sono scarse, nonostante la sua appartenenza ad una famiglia perugina che già nella prima metà del secolo XIV aveva acquistato un certo [...] anch'essi alfabeticamente): prima quelli "che sono da nutricare in villa" (a lungo si parla delle api), e poi quelli rapaci. Nel decimo e ultimo libro si danno insegnamenti e consigli per una proficua coltivazione dei campi mese per mese a cominciare ...
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Dostoevskij, Fëdor Michajlovič
Guido Carpi
Lo scrittore che voleva risolvere l'enigma uomo
Sin dall'adolescenza Fëdor Michajlovič Dostoevskij si scontra con la realtà opprimente e brutale della Russia [...] Cristo per la loro capacità di amore e di sacrificio; altri rappresentano invece le estreme conseguenze dell'egoismo, sono uomini rapaci, dominati da un cinismo freddo e disperato che culmina nell'omicidio, nel suicidio, nella follia: non a caso le ...
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FOSCARARI (Foscherari), Francesco
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno all'anno 1333 da Simone di Gualmacco, abitante nella cappella di Santa Maria de' Carrari. Lo aveva preceduto di qualche anno [...] inviati via via al patibolo o all'esilio. Una parte della fazione debellata degli Scacchesi, che prese il nome di raspanti (rapaci) cercò - e in parte ottenne - di imporre la propria supremazia all'interno della città. Il ritorno del papa a Roma agli ...
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GUIDI, Guido Novello (Guido Novello il Giovane, Guido Novello di Raggiolo)
Marco Bicchierai
Figlio del conte Federico (Federico Novello) ed Elena di Ugolino degli Ubaldini, una parentela, quella materna, [...] nobiliari come la caccia - nel 1316 concede a un fedele di Raggiolo una casa in cambio della custodia di due rapaci - e, più colto di molti altri signori feudali, doveva apprezzare la letteratura e la lirica cortese, visto che ebbe anche ...
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DA MULA, Marcantonio
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 12 febbr. 1506, secondogenito di Francesco di Alvise, del ramo a S. Giovanni Decollato, e di Laura Michiel di Lorenzo, che diede al marito altri [...] forti dell'animo e del corpo, disciplinabili, atti alla campagna, al cammino, alli assalti, alle difese, ma sono tanto insolenti e rapaci della roba e dell'onor delli uomini, che è dubbio se questa brava gente abbia dato più utile o più danno ai suoi ...
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CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Terzo dei tre figli maschi di Nicolò (1563-1648) di Bertuzzi, del ramo contariniano detto (per i ferrei battenti della porta d'ingresso del palazzo in salizzada di S. [...] scriteriato, continua imperterrito a far "dorare e abbellire" la reggia. Pessima l'amministrazione ché i "ministri" sono "rapaci", malversatori; "rilassata e corrotta" la giustizia, specie per la corriva indulgenza degli "alcadi" nei confronti degli ...
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GRIMANI, Marino
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, il 1° giugno 1532, dal futuro cavaliere e procuratore Girolamo di Marino, del ramo a S. Luca, e da Donata Pisani di Ermolao "dal banco", ricchissimo [...] indebitati, perseguitandoli con pretesti "per inobedienza". Qualcosa fece, il G., intervenendo sia nei confronti dei funzionari più rapaci, sia nel Consiglio cittadino, dove riuscì a frenare "li insolenti", i quali "facevano deliberar quello che più ...
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BUGLIO, Ludovico (in cinese, Li Lei-ssu e Tsai-k'o)
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Mineo (Catania) nel gennaio 1606, forse il 26, da Mario, barone di Burgio, Bifara e Favarotta e da Antonia Gravina Isfar [...] a falchi e sparvieri, al fine di poter essere meglio ragguagliato sui metodi praticati in Occidente per la caccia con tali rapaci. A tale compito si accinse il B., che in breve tempo lo condusse a termine con grande soddisfazione dell'imperatore. L ...
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rapace
agg. [dal lat. rapax -acis, der. di rapĕre «rapire»]. – 1. Avido di rapire, di sottrarre ad altri con la forza o con l’inganno roba, denaro, beni varî: uomini naturalmente vaghi di pecunia e r. (Boccaccio); ladri r.; amministratori...
rapacita
rapacità s. f. [dal lat. rapacĭtas -atis]. – Il fatto, la caratteristica e la qualità di essere rapace: la r. del lupo, dell’aquila; regioni impoverite dalla r. degli invasori; la r. del fisco; l’amministratore era odiato per la sua...