Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] hunt (1956; L'ultima caccia) di Richard Brooks, le terre gialle e polverose di The tall men (1955; Gli implacabili) di RaoulWalsh, le rocce rosa rosse e ruggine della Monument Valley a cui John Ford ritorna per The searchers (1956; Sentieri selvaggi ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] si segnalano i restauri di Johnny Guitar (1954) di Nicholas Ray e di Pursued (1947; Notte senza fine) di RaoulWalsh, grazie ai quali è stato possibile rivedere nelle sale cinematografiche di tutto il mondo due film ormai relegati alla sola fruizione ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] dei primi talkies valorizzando in alcuni passaggi la dimensione del rumore; e vi era perfino chi, come il regista RaoulWalsh per il western In old Arizona (1929; Notte di tradimento), codiretto con Irving Cummings, sfidava le difficoltà determinate ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] Lang avevano fatto della scenografia una grandiosa protagonista Giovanni Pastrone con la sua colossale Cabiria (1914), e in seguito RaoulWalsh con The thief of Bagdad (1924; Il ladro di Bagdad), le cui scene sofisticate e imponenti erano opera del ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] quello di Giancarlo Bartolini Salimbeni (offerto a Jean Delannoy, Robert Aldrich, Victor Tourjansky), Enzo Bulga-relli (per RaoulWalsh, Joseph L. Mankiewicz, Carol Reed), D. Cecchi, costumista in Italia di Lattuada, Camerini, Blasetti, ma anche di ...
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Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] dal 1939, l'espressione effetti speciali era stata coniata per designare i modellini meccanici utilizzati nel film di RaoulWalsh What price glory? (1926; Gloria) e, prima dell'avvento dell'era digitale, era rimasta relegata prevalentemente agli ...
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Formato
Dario Tomasi
Nel lessico cinematografico, il termine formato designa da un lato la larghezza della pellicola, indicata in millimetri e in maniera ellittica, dall'altro, in modo estensivo, le [...] Fox Film Corporation (Happy days, 1930, Giorni felici, di Benjamin Stoloff; The big trail, 1930, Il grande sentiero, di RaoulWalsh), l'anno successivo, della Real Life della Metro Goldwyn Mayer (Billy the kid, 1930, di King Vidor) e del Vitascope ...
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Sequenza
Michel Marie
La s. designa genericamente una serie o successione di elementi disposti uno dopo l'altro in un certo ordine. Nel cinema, ove venne utilizzata a partire dagli anni Dieci, indica [...] un'evoluzione verificatasi in un lasso di tempo piuttosto lungo: in Gentle-man Jim (1942; Il sentiero della gloria) RaoulWalsh rappresenta in questo modo le vittorie sempre più clamorose del pugile Jim Corbett, mescolando alle immagini di pugili ...
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