Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] Filippo IV, 2). L’autore ottiene così un linguaggio elevato, aspro e duro, per il quale fu criticato da Ranieride’ Calzabigi e da ➔ Melchiorre Cesarotti, che gli rimproverarono la mancanza di naturalezza e scorrevolezza, causata, tra i tanti fattori ...
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L’➔imperativo con negazione si esprime, in italiano moderno (a differenza che in altre lingue romanze; ➔ lingue romanze e italiano), con due forme diverse per persona: per la seconda persona singolare, [...] possibile anche l’imperativo, non temi, che ➔ Vittorio Alfieri usava ma per il quale veniva tuttavia contestato da Ranieride’ Calzabigi: cfr. Sorella 1993: 780, e Mauroni 2006: 251).
È tuttavia frequente, specie dall’Ottocento in avanti, anche il ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] , sottolinearne gli affetti (Bianconi 1986). Ancora nel Settecento RanieriCalzabigi scriveva:
Non si agita, non si commove, non descritti sul modello della voce umana, Giovanni Pizzati (La scienza de’ suoni e dell’armonia, Venezia, Gatti, 1782, p. ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...