Tecnica usata perlopiù nella cinematografia che consiste nella resa a rallentatore di una data scena. Grazie al progresso tecnologico, tale tecnica è andata via via affinandosi: i movimenti ripresi nelle varie fasi sono diventati sempre più fluidi. Per evitare l’effetto “a scatti” le cineprese più avanzate registrano fino a centinaia di frame al secondo (rispetto ai normali 24 fps). Un secondo metodo ...
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La chute de la maison Usher
Guglielmo Pescatore
(Francia 1928, colorato, 65m a 17 fps); regia: Jean Epstein; produzione: Les Films Jean Epstein; soggetto: da alcuni racconti di Edgar A. Poe; aiuto regia: [...] Usher risponde all'esigenza di realizzare un film 'astratto', in cui la struttura formale, esaltata dall'uso sistematico del ralenti, si libera dalle limitazioni dello psicologismo narrativo, alla ricerca di un cinema 'puro' realizzato però non con i ...
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In fotografia e cinematografia, ciascuna delle immagini fotografiche che si susseguono in una pellicola, negativa o positiva. Ogni singolo f. contiene una porzione di immagine, un frammento di azione, [...] (cadenza) dei f. per ciascun secondo (f./s) in fase di proiezione. Nel caso di sequenze accelerate o riprodotte al ralenti già in fase di ripresa, il numero di f./s nella ripresa può diminuire o aumentare. Sofisticate macchine da presa possono ...
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Mann, Michael
Simone Emiliani
Regista e produttore statunitense, nato a Chicago il 5 febbraio 1943. Autore dotato di una cifra stilistica fortemente connotata, ha ideato, assieme ad Anthony Yerkovich, [...] ) a Insider (1999; Insider ‒ Dietro la verità), per il quale ha avuto una nomination all'Oscar, e l'utilizzo del ralenti, sono i segni più riconoscibili di un cinema che aggiorna, ribaltandola continuamente, la struttura del noir e del western.
Dopo ...
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Entr'acte
Dominique Païni
(Francia 1924, bianco e nero, 16m a 18 fps); regia: René Clair; produzione: Rolf de Maré per Les Ballets Suédois; soggetto: Francis Picabia; sceneggiatura: René Clair; fotografia: [...] procede libero, sempre più veloce, aprendo la strada a un corteo di invitati all'inseguimento, che corrono ora in accelerato, ora al ralenti. Poi il carro si rovescia, scarica la bara e dalla bara esce un mago che con la sua bacchetta fa sparire uno ...
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Epstein, Jean
Valentina Pasquali
Regista e teorico cinematografico francese, nato a Varsavia il 25 marzo 1897, da padre francese e madre polacca, e morto a Parigi il 3 aprile 1953. Esponente di spicco [...] di rivoluzionare i fondamenti della cultura. Nella sua penultima opera filmata, Le tempestaire (1947), sperimentò la funzione sonora del ralenti; quindi concluse la sua attività con il documentario per l'ONU Les feux de la mer (1948). Gli ultimi ...
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The Wild Bunch
Roy Menarini
(USA 1969, Il mucchio selvaggio, colore, 148m); regia: Sam Peckinpah; produzione: Phil Feldman per Warner Bros./ Seven Arts; soggetto: Walon Green, Roy N. Sickner; sceneggiatura: [...] scontro, il dettaglio della sofferenza vengono per la prima volta isolati con gusto macabro e sensazionale. Il celebre uso del ralenti per la messa in scena delle sparatorie (poi imitato da decine di registi) serve a enfatizzare i momenti essenziali ...
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western Genere cinematografico d’avventura che, attraverso le vicende di pionieri, cowboy e fuorilegge, affronta il tema della ‘frontiera’ all’epoca della colonizzazione delle regioni occidentali (West) [...] S. Peckinpah, considerato l’ultimo grande regista del w., il cui stile, che raggela e moltiplica la violenza con il ralenti, suona come l’ultimo grandioso epitaffio del genere (Sfida nell’alta sierra, 1962; Il mucchio selvaggio, 1969; Pat Garret and ...
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Tempo
Daniela Angelucci
Il tempo nel cinema
Nel periodo della nascita del cinema venne messa in crisi, in seguito alle scoperte della fisica moderna e della riflessione filosofica, la nozione classica [...] da Quentin Tarantino, nel quale l'unità logico-narrativa viene definitivamente infranta attraverso l'uso di ellissi, dissolvenze, ralenti e soprattutto grazie a una sceneggiatura che dilata i tempi 'vuoti' del discorso contraendo quelli dell'azione ...
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Dulac, Germaine
Bruno Di Marino
Nome d'arte di Charlotte Elisabeth Germaine Saisset-Schneider, regista, produttrice e teorica cinematografica francese, nata ad Amiens il 17 novembre 1882 e morta a Parigi [...] in cui vive la protagonista (interpretata da una formidabile Germaine Dermoz) viene mostrata attraverso una serie di effetti (ralenti, doppie esposizioni ecc.) e tagli particolari di inquadrature: oltre alla soggettiva, notevole è l'uso del primo ...
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ralenti
〈ralãtì〉 s. m., fr. [part. pass. di ralentir «rallentare»]. – In cinematografia, l’effetto di rallentamento dell’azione ottenuto con l’impiego, in ripresa, del dispositivo detto rallentatore (v.); un analogo effetto, anch’esso detto...
rallentamento
rallentaménto s. m. [der. di rallentare]. – 1. L’azione, il fatto del rallentare, cioè del procedere o far procedere con moto più lento: il r. del passo, della corsa; a causa dei lavori sono previsti r. sull’autostrada; segnale...