BOUCHERON, Raimondo
Giovanna Piscitelli Gonnelli
Nacque a Torino il 15 marzo 1800 da Michele e da Anna Maria Bertolone. Iniziò gli studi musicali con il padre, avvocato e buon musicista dilettante, [...] musicale di Milano alcuni brani principali del suo trattato Filosofia della musica,o estetica applicata a quest'arte, che vi furono pubblicati dal maggio al novembre 1842 (l'opera completa apparve stampata a Milano dal Ricordi nello stesso anno ...
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BONELLO (Bonnel), Matteo
Silvano Borsari
Appartenente a una famiglia di origine francese, la cui presenza in Sicilia è attestata sin dalla fine del sec. XI e probabilmente figlio o nipote di Guglielmo, [...] , e che aveva cominciato a diffondersi in quella regione, vi si rafforzasse, entrò in rapporto con gli avversari dell'ammiraglio Clemenza di Catanzaro, figlia, come pare, del conte Raimondo. Maione fu informato della congiura ordita contro di lui, ...
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ACCIAIUOLI, Angelo
Arnaldo D'Addario
Nacque a Firenze il 15 apr. 1349 da Iacopo di Donato e da Bartolomea di Bindaccio da Ricasoli. Canonico di Patrasso in giovane età, il 3 dic. 1375 fu nominato da [...] 'Apologeticus libellus contra transalpinos Senatores de Urbani VI electione)e, contrapponendosi (1389) all'attività intimamente ai Durazzeschi, contribuì a scoprire la congiura dell'arcivescovo Raimondo di Arles e, come legato papale nel Regno (dal 21 ...
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Scrittore francese (castello di Montaigne, Périgord, 1533 - ivi 1592). Uscito di collegio a tredici anni, studiò giurisprudenza a Tolosa e a Bordeaux; entrò poi (1554) nella magistratura, in cui coprì [...] pubblicò a Parigi la traduzione della Theologia naturalis di Raimondo di Sebond. Le ampie e riposate letture cui si scorgere l'occasione letteraria degli Essais di M.: i primi vi appartengono ancora, derivando dai libri antichi una sentenza e legando ...
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Umanista e teologo (Étaples 1455 circa - Nérac 1536).
Considerato talora fautore del luteranesimo, talora rivalutato nei suoi intenti di riformatore cattolico, è uno dei più caratteristici esponenti di [...] ecclesiastica, può essere intesocome riformismo luterano; in realtà non vi fu in Le F. volontà di rottura con la tradizione filosofi e mistici medievali (Riccardo di S. Vittore, Raimondo Lullo, ecc.), diffuse la traduzione ficiniana (rivista) del ...
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Uomo politico (n. 1170 circa - m. 1250 circa). Connestabile e per venti anni gran siniscalco di Raimondo Berengario IV, conte di Provenza. Alla morte del suo signore (1245) fu reggente e procurò il matrimonio [...] della figlia di Raimondo, Beatrice, con Carlo d'Angiò, matrimonio ricco di conseguenze per la monarchia francese. Non fu dunque affatto quel povero romeo che vorrebbe una leggenda raccolta da Dante (Par., VI 127-142) e da Giovanni Villani nella sua ...
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Erudito (Verona 1698 - ivi 1769), sacerdote. Canonista, fece parte dell'ambasceria inviata dalla repubblica veneta a Roma per la questione del patriarcato di Aquileia (1748) ed ebbe da Benedetto XIV l'incarico [...] di s. Zenone (1739), della Summa theologica di s. Antonino (1740-41) e della Summa di s. Raimondo di Peñafort (1744). Polemizzò (De vi ac ratione primatus romanorum pontificum, 1766) contro il Febronio. Nella sua opera di editore ebbe a collaboratore ...
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Figlia (n. 1077 - m. Saldaña 1126) di Alfonso VI. Succedette al padre nel regno di Castiglia (1109), dopo aver sposato Alfonso I d'Aragona (una volta rimasta vedova di Raimondo di Borgogna); volendo governare [...] da sola il suo regno, entrò in lotta col marito. Rinchiusa in Castellar, riuscì a fuggire. Sconfitta (1111) a Sepúlveda, poté, con l'aiuto d'un esercito galiziano, costringere Alfonso ad abbandonare la ...
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Figlio (Digione 1057 circa - Astorga 1112 circa) di Enrico duca di Borgogna, si stabilì nella penisola iberica (1094) e fu al servizio di Alfonso VI di León contro i musulmani, ottenendo con il titolo [...] ad Alfonso, lottando contro Alfonso I d, marito di Urraca, erede legittima, e più tardi contro il loro figlio Alfonso Raimondo. Non poté estendere i suoi dominî, ma favorì con la sua azione l'affermarsi delle tendenze separatiste del Portogallo. ...
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Figlio (m. 1082) di Raimondo Berengario I, cui successe, col fratello gemello Berengario Raimondo II; effettuò un'ardita spedizione a Murcia, alleato col sovrano di Siviglia al-Mutamid. Venne ucciso dal [...] fratello, il quale continuò a regnare, finché, vinto in un duello giudiziario davanti ad Alfonso VI di Castiglia, partì (1096) per la Terrasanta, dove morì. ...
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