Giornalista e uomo politico italiano (Lodi 1901 - Roma 1988), direttore, dal 1927 al 1960, del quotidiano cattolico L'Avvenire d'Italia, e collaboratore di varî periodici. Nel 1946 fu eletto all'Assemblea Costituente con la lista della Democrazia cristiana, e poi deputato al parlamento per lo stesso partito dalla I alla III legislatura; fu sottosegretario alla presidenza nel gabinetto Scelba (1954); ...
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GIORNALE e Giornalismo (lat. diurnalis da diurnus "giornaliero"; fr. journal e journalisme; sp. diario, periódico e periodismo; ted. Zeitung e Zeitungswesen; ingl. newspaper e journalism)
Francesco FATTORELLO
Giulio [...] 'Avvenire d'Italia. - Cattolico, fondato nel 1895 col titolo L'Avvenire diretto primamente da Cesare Algranati, oggi da RaimondoManzini.
Bolzano. - Alpenzeitung. - Quotidiano in lingua tedesca che si pubblica dal 1° marzo 1926 ed è diretto da Silvio ...
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DALLA TORRE DEL TEMPIO DI SANGUINETO, Giuseppe
Francesco Malgeri
Nacque a Padova il 19 marzo 1885 dal conte Paolo e da Elisabetta Soranzo. Educato nell'ambiente profondamente religioso della sua famiglia [...] per cui il D. ritenne opportuno non creare imbarazzi al nuovo segretario di Stato. Gli successe alla direzione del giornale RaimondoManzini. Il Tardini lo nominò direttore emerito e il papa gli conferì l'onorificenza di cavaliere di gran croce dell ...
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9 maggio 1978: lo schiaffo a Paolo VI. Storia e fallimento della mediazione vaticana per la liberazione di Aldo Moro
Miguel Gotor
Le tre cerimonie, i due corpi del re
Il modo migliore per raccontare [...] che nel covo di via Monte Nevoso a Milano era stata trovata copia dattiloscritta di una missiva di Moro «a RaimondoManzini, amico di Moro ed ex direttore dell’Osservatore romano», di cui ancora oggi, ufficialmente, non vi è traccia44.
Un terzo ...
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I giornali: ombra e riflesso
Mauro Forno
I giornali cattolici: un universo straordinariamente ampio e ben difficilmente circoscrivibile. Alcuni organi formalmente cattolici sono lontani da legami con [...] mondo contemporaneo. Oltre a Giuseppe Dalla Torre (1920-1960), tra i suoi direttori va segnalato soprattutto RaimondoManzini (1960-1978), giunto cinquantanovenne alla prestigiosa carica per volere di Giovanni XXIII, dopo le positive prove fornite ...
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] cattolico, come «L’Eco di Bergamo», diretto da don Andrea Spada, «L’Avvenire d’Italia» a Bologna, diretto da RaimondoManzini, «L’Ordine» a Como, diretto da don Giuseppe Brusadelli, l’«Italia» a Milano e «Il Cittadino» di Genova2. Altrettanto ...
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FAVA, Pietro Ercole
Donatella Biagi Maino
Nacque a Bologna il 21 sett. 1669 dal conte Alessandro e dalla nobildonna Argia de' Ghisilieri. Avviato dapprima, ai consueti studi spettanti al suo rango, [...] anche Benassi, 1988, p. 107) e nel 1719 fu direttore di figura (Zanotti, I, p. 63). Nell'anno del principato di RaimondoManzini, il 1723, fu da questo scelto quale viceprincipe (Ibid., I, p. 69) mentre nell'anno del principato di Donato Creti (1729 ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] Milano 1917, I, nn. 1, 53 segg. e in Enciclopedia giuridica; V. Manzini, Commento ai codici penali militari, Milano 1928, I, n. 1 segg.; I. Gregorio IX (1227-1241), il suo cappellano Raimondo di Pennafort ne compilò una raccolta completa, denominata ...
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CRESPI, Daniele
Giulio Bora
Figlio di Gaspare, discendente da una famiglia di pittori originaria di Busto Arsizio e imparentato con il Cerano (Milani, 1970, pp. 37 ss.), nacque probabilmente a Milano [...] Alla serie nota è da aggiungere uno schizzo per il Raimondo Diocrès conservato al Castello Sforzesco (Bora, 1984) e uno stor. lomb., s.5, V (1918), pp. 285, 288; P. L. Manzini, Chiesa di S. Alessandro, Milano 1922, pp. 43 s.; N. Tarchiani, Il ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] sarebbe odor d'eresia, che sente l'influenza di Raimondo Lullo. Reduce d'uno scontro frontale come quello dell' è inafferrabile, non è agguantabile per punirlo. Sinché dissertano un Manzini e un Angeli non c'è pericolo s'abbozzi un pensiero ...
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