Le culture popolari e l'impatto con le regioni
Pietro Clemente
Il punto di partenza
Culture popolari, l’impronta iniziale La storia che si cercherà di rappresentare ha i ritmi e i cambiamenti di scenario [...] , in collaborazione con la RAI) e da ricercatori che , acquistino carattere pubblico mediante il giornale, la radio, il libro, e formino così tradizione e vari fattori marcanti il finale del Novecento. Uno è degli anni Ottanta: la rilettura delle ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] in un ideale di arte romantica che costituisce uno dei tanti modelli messi in crisi dall' Rai-Nuova ERI, 1991.
P. Dorfles, Atlante della radio e della televisione 1991, Roma-Torino, Rai-ERI, 1991.
Id., Atlante della radio e della televisione 1992, Rai ...
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Costantino dopo i Lumière
L’imperatore cristiano nel cinema e nella televisione
Federico Ruozzi
Fin dalle origini del cinema, gli sceneggiatori hanno attinto dai racconti biblici soggetti che sono diventati [...] 1955 il primo telepredicatore della Rai:
Anche il meno studioso ragazzo dunque, come già aveva notato Amnon Linder in uno studio del 1975 sulla costruzione del mito di cfr. E. Menduni, I linguaggi della radio e della televisione, Bari-Roma 2002.
83 ...
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I giornali: ombra e riflesso
Mauro Forno
I giornali cattolici: un universo straordinariamente ampio e ben difficilmente circoscrivibile. Alcuni organi formalmente cattolici sono lontani da legami con [...] nell’ottobre 1863, a fondarne a Torino uno nuovo: «L’Unità cattolica»10.
dell’informazione (attraverso cui gestisce radio, cinema e la nascente televisione del «Giorno» e capocronista della sede Rai di Milano: Leonardo Valente.
Anche in questa ...
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Cinema e media: scenari del nuovo secolo
Giorgio De Vincenti
Enrico Carocci
Il cinema e gli altri mediadopo l’11 settembre
Diversità culturale e globalizzazione
Il 2001 segna una data epocale nella [...] infatti, non prende di mira un popolo o uno Stato (pur avendo costruito a questo fine, per giornalismo d’inchiesta di RAI 3), alla realizzazione pp. 51-58.
E. Menduni, I linguaggi della radio e della televisione. Teorie, tecniche, formati, Roma-Bari ...
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Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] pensare allo spazio assegnato dalla Rai alla predicazione di padre Mariano della campagna elettorale del 1948, ma anche uno dei promotori della fallita «operazione Sturzo» nel loro apostolato (la stampa prima, la radio, la televisione e la rete poi ...
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Sport, pubblicità e sponsor nella società moderna
Giorgio Triani
L'imporsi della pubblicità sulla scena sportiva
La pubblicità è ormai parte integrante, anzi costitutiva, dello sport. È infatti impensabile, [...] ampia attenzione da parte di giornali, radio e sponsor e ‒ si trattasse settembre 1944, quando grazie al contributo di uno sponsor, la Gillette Safety Razor Co., 7 settembre 1988.
I. Cipriani, 600 ore di Rai-Tv per lo 'sportivo seduto', in Sport e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Dal telefono alla radio (e ritorno?)
Gabriele Balbi
Due media, due idee
Telefono e telegrafia senza fili (abbreviata in Italia come tsf, ma conosciuta anche come wireless) comparvero a distanza di pochi [...] erano stati fruiti principalmente fuori casa.
Il telefono uno-a-molti come radio: l’Araldo telefonico
Fin dai primi anni di Radiofoniche) nel 1928 e infine in RAI nel 1944. Anche la scia del broadcasting uno-a-molti italiano, da quello radiofonico ...
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Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] sa di avere tra le mani una 'lingua morta', non già uno strumento vivo e parlato. Di qui il suo lungo cammino in dell'Istruzione e dell'Università, la RAI, la Società Dante Alighieri, l ben più diversificati. La radio e la televisione utilizzano una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
La sfida dello spazio
Claudio Censori
L’attività spaziale italiana dalla seconda metà del 20° sec. può suddividersi in una fase pionieristica (fino agli inizi degli anni Settanta), in cui convergono [...] che l’approvò nell’ottobre del 1961 (con uno stanziamento di 4,5 miliardi di lire in gamma di frequenze utilizzata nei grandi ponti radio terrestri negli anni Cinquanta e Sessanta, intorno con la partecipazione della RAI, la cui attività sperimentale ...
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RAI.
– 1. s. f. sigla di Radio Audizioni Italia, denominazione assunta dopo la seconda guerra mondiale dall’EIAR (società concessionaria dei servizî di radiodiffusione in Italia), ora correntemente usata per indicare l’ente che gestisce le...
servizio
servìzio s. m. [dal lat. servitium, propriam. «condizione di schiavo», der. di servus: v. servo]. – 1. non com. In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in partic., in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere...